Skip to main content

Art.51.(Procedimento disciplinare e notizia del fatto)

LEGGE 31 dicembre 2012, n. 247 Nuova disciplina dell'ordinamento della professione forense. (GU n.15 del 18-1-2013) Entrata in vigore dal: 02/02/2013

Art. 51.(Procedimento disciplinare e notizia del fatto)

1. Le infrazioni ai doveri e alle regole di condotta dettati dalla legge o dalla deontologia sono sottoposte al giudizio dei consigli distrettuali di disciplina.

2. È competente il consiglio distrettuale di disciplina del distretto in cui è iscritto l'avvocato o il praticante oppure del distretto nel cui territorio è stato compiuto il fatto oggetto di indagine o di giudizio disciplinare. In ogni caso, si applica il principio della prevenzione, relativamente al momento dell'iscrizione della notizia nell'apposito registro, ai sensi dell'articolo 58.

3. La notizia dei fatti suscettibili di valutazione disciplinare è comunque acquisita. L'autorità giudiziaria è tenuta a dare immediata notizia al consiglio dell'ordine competente quando nei confronti di un iscritto:

a) è esercitata l'azione penale;

b) è disposta l'applicazione di misure cautelari o di sicurezza;

c) sono effettuati perquisizioni o sequestri;

d) sono emesse sentenze che definiscono il grado di giudizio.

___________________________________________________________

Documenti collegati:

Giudizio disciplinare e giudizio penale – Cass. n. 9547/2021Giudizio disciplinare e giudizio penale – Cass. n. 9547/2021
Avvocato e procuratore - giudizi disciplinari - procedimento - Giudizio disciplinare e giudizio penale - Rapporti - Competenza territoriale del procedimento disciplinare - Applicabilità delle disposizioni del codice di procedura penale - Esclusione - Fattispecie. In tema di procedimento...
Il procedimento disciplinare è attivabile anche su esposto anonimoIl procedimento disciplinare è attivabile anche su esposto anonimo
Il procedimento disciplinare è attivabile anche su esposto anonimo - Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 85 del 23 settembre 2019 Ai sensi degli artt. 50 e 51 L. n. 247/2012 (già art. 38 R.D.L. n. 1578/33), il Consiglio territoriale ha il potere dovere di promuovere d’ufficio l’azione...
Illecito disciplinare a forma libera o “atipico”: la violazione dei doveri di probità, dignità e decoro non è esclusa dalla sanzionabilitàIllecito disciplinare a forma libera o “atipico”: la violazione dei doveri di probità, dignità e decoro non è esclusa dalla sanzionabilità
Illecito disciplinare a forma libera o “atipico”: la violazione dei doveri di probità, dignità e decoro non è esclusa dalla sanzionabilità - Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 50 del 16 luglio 2019 Il principio di stretta tipicità dell’illecito, proprio del diritto penale, non trova...
Illecito disciplinare a forma libera o “atipico”: la violazione dei doveri di probità, dignità e decoro non è esclusa dalla sanzionabilitàIllecito disciplinare a forma libera o “atipico”: la violazione dei doveri di probità, dignità e decoro non è esclusa dalla sanzionabilità
Illecito disciplinare a forma libera o “atipico”: la violazione dei doveri di probità, dignità e decoro non è esclusa dalla sanzionabilità - Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 41 del 12 giugno 2019 Il principio di stretta tipicità dell’illecito, proprio del diritto penale, non trova...
Doveri di probità, dignità e decoro- Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 18 dicembre 2017, n. 207Doveri di probità, dignità e decoro- Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 18 dicembre 2017, n. 207
Illecito disciplinare a forma libera o “atipico”: la violazione dei doveri di probità, dignità e decoro non è esclusa dalla sanzionabilità Il nuovo sistema deontologico forense -governato dall’insieme delle norme, primarie (artt. 3 c.3 – 17 c.1, e 51 c.1 della L. 247/2012) e secondarie (artt. 4 c...
Doveri di probità, dignità e decoro - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 1° dicembre 2017, n. 198Doveri di probità, dignità e decoro - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 1° dicembre 2017, n. 198
Illecito disciplinare a forma libera o “atipico”: la violazione dei doveri di probità, dignità e decoro non è esclusa dalla sanzionabilità Il nuovo sistema deontologico forense -governato dall’insieme delle norme, primarie (artt. 3 c.3 – 17 c.1, e 51 c.1 della L. 247/2012) e secondarie (artt. 4 c...
Doveri di probità, dignità e decoro - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 24 novembre 2017, n. 186Doveri di probità, dignità e decoro - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 24 novembre 2017, n. 186
Illecito disciplinare a forma libera o “atipico”: la violazione dei doveri di probità, dignità e decoro non è esclusa dalla sanzionabilità Il nuovo sistema deontologico forense -governato dall’insieme delle norme, primarie (artt. 3 c.3 – 17 c.1, e 51 c.1 della L. 247/2012) e secondarie (artt. 4 c...
Procedimento disciplinare – competenza - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 13 luglio 2017, n. 102Procedimento disciplinare – competenza - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 13 luglio 2017, n. 102
Procedimento disciplinare: competenza territoriale e criterio della prevenzione La competenza a procedere disciplinarmente è attribuita al CDD del distretto ove il professionista è iscritto, o a quello del distretto nel quale è avvenuto il fatto per cui si procede, fermo in ogni caso il principio...
Difformità formale - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 10 luglio 2017, n. 87Difformità formale - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 10 luglio 2017, n. 87
La mera difformità formale tra il dispositivo della decisione letto in udienza e il contenuto della decisione pubblicata Attesa la natura amministrativa del procedimento disciplinare davanti al Consiglio territoriale, non esiste un obbligo normativo relativo alla lettura del dispositivo in...
Procedimento disciplinare - Corte di Cassazione, SS.UU, sentenza n. 16993 del 10 luglio 2017Procedimento disciplinare - Corte di Cassazione, SS.UU, sentenza n. 16993 del 10 luglio 2017
Procedimento disciplinare e comunicazioni o notifiche a mezzo PEC In tema di procedimento disciplinare, le notifiche non devono necessariamente effettuarsi a mezzo Ufficiale Giudiziario, ben potendo avvenire anche a mezzo PEC. Corte di Cassazione, SS.UU, sentenza n. 16993 del 10 luglio 2017 &...
Comunicazioni o notifiche - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 1° giugno 2017, n. 68Comunicazioni o notifiche - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 1° giugno 2017, n. 68
Procedimento disciplinare e comunicazioni o notifiche a mezzo PEC In tema di procedimento disciplinare, le comunicazioni e notifiche ben possono avvenire anche a mezzo PEC, che -salvo che la legge disponga diversamente- equivalgono a quelle effettuate “per mezzo della posta” (art. 48, co. 2, CAD...
Procedimento disciplinare - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 31 dicembre 2016, n. 394Procedimento disciplinare - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 31 dicembre 2016, n. 394
Il procedimento disciplinare non presuppone un esposto ma è attivabile d’ufficio Il Consiglio territoriale ha il potere dovere di promuovere d’ufficio l’azione disciplinare e l’esercizio di tale potere non è condizionato dalla tipologia della fonte della notizia dell’illecito disciplinare...
Procedimento disciplinare - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 31 dicembre 2016, n. 408 - 2Procedimento disciplinare - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 31 dicembre 2016, n. 408 - 2
La mancata comunicazione di apertura del procedimento disciplinare Il procedimento disciplinare di primo grado ha natura amministrativa e, come tale, improntato alla semplicita` e libertà di forme, con l’unico limite della non comprimibilita` del diritto di difesa. Conseguentemente, l’omessa...
La ripartizione della competenza disciplinare tra i Consigli territorialiLa ripartizione della competenza disciplinare tra i Consigli territoriali
La ripartizione della competenza disciplinare tra i Consigli territoriali In tema di procedimento disciplinare, la competenza del Consiglio territoriale è determinata in base a due criteri: quello del distretto in cui è iscritto l’avvocato o il praticante, oppure del distretto nel cui territorio...
principio della prevenzioneprincipio della prevenzione
Il principio della prevenzione si applica anche ai procedimenti cautelari La regola (dettata dall’art. 38, comma 2, del r.d.l. 27 novembre 1933 n. 1578, ratione temporis applicabile; conforme, peraltro, la nuova disciplina di cui all’art. 51 l_247_2012_, e all’art. 4 Reg. CNF n. 2/2012), secondo...

___________________________________________________________