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Tributi erariali indiretti (riforma tributaria del 1972) - imposta sul valore aggiunto (i.v.a.) - determinazione dell'imposta - detrazioni – Corte di Cassazione Sez. 5, Sentenza n. 10939 del 27/05/2015

Fattura - Operazione inesistente - Mancato ripristino della corrispondenza tra rappresentazione cartolare e operazione reale - Diritto del destinatario alla detrazione - Esclusione - Limiti - Buona fede - Onere della prova - Adempimento degli obblighi formali e di diligenza professionale. Corte di Cassazione Sez. 5, Sentenza n. 10939 del 27/05/2015

In tema d'IVA, il destinatario della fattura emessa per un'operazione inesistente, non è legittimato a detrarre l'imposta a meno che non sia ripristinata, con la procedura di variazione, la corrispondenza tra rappresentazione cartolare e reale operazione economica, restando salva, in ogni caso, la sua buona fede ove dimostri di avere adempiuto a tutti gli obblighi formali e di diligenza richiesti ad un operatore del settore e di essere stato nell'oggettiva impossibilità di conoscere l'eventuale frode.

Corte di Cassazione Sez. 5, Sentenza n. 10939 del 27/05/2015