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lavoro - lavoro subordinato - costituzione del rapporto - assunzione - collocamento al lavoro - ciechi, invalidi e mutilati - assunzione obbligatoria - Corte di Cassazione, Sez. L, Sentenza n. 18523 del 02/09/2014

Bando di concorso pubblico per l'assunzione di lavoratori disabili - Riserva di partecipazione ai soli cittadini italiani e comunitari - Legittimità - Fondamento - Contrasto con i principi sovranazionali e costituzionali, con il T.U. sulle leggi in materia di immigrazione e con la normativa antidiscriminatoria - Esclusione. Corte di Cassazione, Sez. L, Sentenza n. 18523 del 02/09/2014

È legittimo il bando di concorso pubblico per l'assunzione di lavoratori disabili che riservi la partecipazione ai soli cittadini italiani e comunitari, in quanto applicativo del coordinato disposto della norma dell'art. 38 del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165 (come modificata dall'art. 7, comma 1, lett. a) della legge 6 agosto 2013, n. 97) con le previsioni di cui all'art. 70, comma 13, del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165, e di cui all'art. 2 del d.P.R. 9 maggio 1994, n. 487, le quali complessivamente limitano l'accesso ai pubblici impieghi ai cittadini italiani, ai cittadini degli Stati membri dell'Unione europea - fatte salve le eccezioni di cui al d.p.c.m. 7 febbraio 1994, n. 174 - nonché alle categorie di cittadini extracomunitari espressamente indicate nell'art. 3 bis della legge n. 97 del 2013. Né l'esclusione degli altri stranieri non comunitari dall'accesso al lavoro pubblico si pone in contrasto con i principi espressi dalla normativa sovranazionale, da quella costituzionale, dal T.U. delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero o dalla disciplina antidiscriminatoria dettata dal d.lgs. 9 luglio 2003, n. 215, in considerazione della particolarità e delicatezza della funzione svolta alle dipendenze della Stato.

Corte di Cassazione, Sez. L, Sentenza n. 18523 del 02/09/2014