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padroni, committenti e imprenditori - Corte di Cassazione, Sez. 3, Sentenza n. 23448 del 04/11/2014

Agente di impresa di assicurazioni - Subagente - Condotte lesive di terzi - Responsabilità dell'agente - Condizioni - Condotte rientranti nelle incombenze del subagente - Applicabilità dell'art. 2049 cod. civ. - Condotte esorbitanti dalle incombenze del subagente - Operatività del principio dell'apparenza del diritto - Corte di Cassazione, Sez. 3, Sentenza n. 23448 del 04/11/2014

L'agente di un'impresa di assicurazioni è responsabile, ai sensi dell'art. 2049 cod. civ., dei danni arrecati a terzi dalle condotte illecite del subagente - suo diretto preposto - quando tali condotte siano riconducibili alle incombenze a lui attribuite; se invece le condotte del subagente esorbitano dalle predette incombenze, l'agente è responsabile in applicazione del principio dell'apparenza del diritto, purché sussista la buona fede incolpevole del terzo danneggiato e l'atteggiamento colposo del preponente, desumibile dalla mancata adozione delle misure ragionevolmente idonee, in rapporto alla peculiarità del caso, a prevenire le condotte devianti del preposto.
Corte di Cassazione, Sez. 3, Sentenza n. 23448 del 04/11/2014

Riferimenti normativi:
Cod. Civ. art. 1903,
Cod. Civ. art. 2049

Massime precedenti
N. 1516 del 2007
N.18191 del 2007
N. 3095 del 2010