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"Scientia decoctionis" in capo all'accipiens" – Cass. n. 13445/2023

Fallimento ed altre procedure concorsuali - fallimento - effetti - sugli atti pregiudizievoli ai creditori (rapporti con l'azione revocatoria ordinaria) - azione revocatoria fallimentare - atti a titolo oneroso, pagamenti e garanzie - Revocatoria fallimentare - "Scientia decoctionis" in capo all'accipiens" - Onere della prova a carico della curatela - Ricorso alle presunzioni - Valutazione complessiva degli indizi l'uno per mezzo degli altri - Necessità.

 

In tema di revocatoria fallimentare, alla curatela fa capo l'onere della prova della cd. "scientia decoctionis" in capo all'"accipiens", suscettibile di essere assolto mediante il ricorso a presunzioni ex artt. 2727 e 2729 c.c., sempreché gli elementi indiziari, valutati necessariamente gli uni per mezzo degli altri, si rivelino idonei nel loro complesso a condurre il giudice a ritenere che il terzo, facendo uso della sua normale prudenza e avvedutezza - rapportata anche alle sue qualità personali e professionali, nonché alle condizioni in cui egli si è trovato concretamente ad operare - non possa non aver percepito i sintomi rivelatori della decozione del debitore.

Corte di Cassazione, Sez. 1 - , Ordinanza n. 13445 del 17/05/2023 (Rv. 667909 - 01)

Riferimenti normativi: Cod_Civ_art_2727, Cod_Civ_art_2729

 

Corte

Cassazione

13445

2023