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Ristrutturazione dei debiti del consumatore e colpa grave - Corte d'Appello di Roma - sez. I^ Civile - Decreto del 10.1.2025 - nota di commento a cura dell'avv. Antonino Romeo del Foro di Roma

Ristrutturazione dei debiti del consumatore – Colpa grave – Nozione – Criterio di minima diligenza - Valutazione della meritevolezza – Parametri soggettivi – Esigenze abitative e buona fede - Condotta post-contrattuale – Mancata tempestiva disdetta – Non rilevanza in assenza di dolo o colpa grave Ai fini della valutazione delle condizioni soggettive ostative ex art. 69 CCII, la colpa grave consiste in una condotta che si discosta sensibilmente dai canoni dell’uomo di minima diligenza e non può identificarsi con la mera assunzione di obbligazioni sproporzionate, se motivate da esigenze fondamentali e prive di intento decettivo o speculativo.

Valutazione della meritevolezza – Parametri soggettivi – Esigenze abitative e buona fede
La valutazione della meritevolezza del consumatore per l’accesso alla ristrutturazione dei debiti deve tenere conto delle condizioni personali e familiari, del contesto in cui sono state assunte le obbligazioni e dell’eventuale affidamento ragionevole su soggetti qualificati; non osta all’accesso la condotta priva di consapevolezza fraudolenta, pur se economicamente incauta.

Prestito responsabile – Obblighi del finanziatore – Rilevanza ai fini del giudizio di ammissibilità
L’ente creditore che promuove operazioni complesse in assenza di un’adeguata verifica del merito creditizio del consumatore, in violazione dell’art. 124-bis TUB, non può invocare la colpa grave del debitore, la cui condotta va valutata anche alla luce dell’inosservanza da parte del creditore del dovere di concessione responsabile del credito.

Condotta post-contrattuale – Mancata tempestiva disdetta – Non rilevanza in assenza di dolo o colpa grave
La ritardata formalizzazione della cessazione del rapporto di locazione non osta all’accesso alla procedura se successivamente regolarizzata, in mancanza di elementi di mala fede o di pregiudizio arrecato ai creditori.
 
[*nota di commento a cura dell'avv. Antonino Romeo]

Il decreto della Corte d'Appello di Roma in commento affronta un punto cruciale: la definizione di colpa grave nell'ambito della ristrutturazione dei debiti del consumatore. 

L'articolo 69 del Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza (CCII) stabilisce le condizioni ostative, e la colpa grave è una di queste.
Il principio qui espresso è molto importante perché specifica che la colpa grave non si identifica con la semplice assunzione di obbligazioni che si rivelano sproporzionate rispetto alle capacità economiche del debitore. Ciò è fondamentale per proteggere i consumatori che si trovano in difficoltà non per malafede, ma per necessità o errori di valutazione.

La colpa grave è definita come una condotta che si discosta sensibilmente dai canoni dell’uomo di minima diligenza. Questo significa che si richiede un comportamento ben oltre la semplice leggerezza o l'errore di giudizio. 

Inoltre, viene specificato che l'assunzione di debiti sproporzionati non è colpa grave se motivata da "esigenze fondamentali e prive di intento decettivo o speculativo". Questo include, ad esempio, finanziamenti per necessità primarie come l'abitazione, la salute o l'educazione, laddove non vi sia stata l'intenzione di ingannare i creditori o di speculare.

Il decreto si pone nel solco della giurisprudenza di merito che ritiene ormai superati i principi formatisi sotto la vigenza della L. 3/2012 (Tribunale Napoli, 5 Maggio 2025; nello stesso senso, cfr. Tribunale di Bologna 21 marzo 2025, Tribunale di Catania 21 giugno 2024, Appello di Bologna 9 febbraio 2024, Appello di Firenze 8 novembre 2023).

Il favor per l'esdebitazione (che può ricavarsi sia dalla relazione illustrativa al Codice che dalla normativa europea) impone una lettura molto ampia della legge, tale per cui non si può impedire al debitore di accedere alla procedura di ristrutturazione dei debiti del consumatore sol perché si è indebitato in modo sproporzionato, perché questa sproporzione è l'essenza stessa del sovraindebitamento ed è proprio il presupposto per potervi accedere.