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La minaccia di azioni (sproporzionate e vessatorie) alla controparte - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 12 dicembre 2013, n. 204

La minaccia di azioni (sproporzionate e vessatorie) alla controparte - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 12 dicembre 2013, n. 204

L’art. 48 del codice deontologico (ora, 65) ha come ratio quella di contemperare le esigenze di difesa dell’assistito con il necessario rispetto della libertà di determinazione della controparte. Infatti, sebbene possa il difensore intimare alla controparte di adempiere sotto comminatoria di sanzioni, istanze o denunce, tale condotta non può assumere il carattere di minaccia di azioni o iniziative sproporzionate e vessatorie (Nel caso di specie, in una controversia di lavoro, l’avvocato rappresentava alla controparte l’esistenza di alcune videocassette a contenuto erotico, pacificamente non correlate alla vertenza in essere con il proprio assistito).

Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 12 dicembre 2013, n. 204