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Operazione di importazione - Dichiarazione di intento - Cass. n. 24706/2020

Tributi erariali indiretti (riforma tributaria del 1972) - imposta sul valore aggiunto (i.v.a.) - oggetto - cessione di beni – esenzioni - Operazione di importazione - Dichiarazione di intento ex art. 8, comma 1, lett. c, d.P.R. n. 633 del 1972 - Irregolarità nella sua compilazione per mancata indicazione della natura dei beni importati e della fattura di acquisto - Assoggettabilità a sanzione di cui aN'art. 7, commi 3 e 4, d.lgs. n. 471 del 1997 - Esclusione.

In tema d'IVA e con riferimento alle cessioni all'esportazione in regime di sospensione d'imposta, l'irregolare compilazione della dichiarazione di intento di cui all'art. 8, comma 1, lett. c), d.P.R. n. 633 del 1972, relativa a un'operazione di importazione che non contenga l'indicazione della natura dei beni importati, né gli estremi della fattura di acquisto, non è soggetta alla sanzione di cui all'art. 7, commi 3 e 4, d.lgs. n. 471 del 1997, la quale si applica solo in caso di importazione effettuata in assenza dei presupposti sostanziali per l'accesso, ovvero in caso di assenza della dichiarazione di intento.

Corte di Cassazione, Sez. 5, Sentenza n. 24706 del 05/11/2020 (Rv. 659812 - 01)

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