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PROVVEDIMENTI DEL GIUDICE CIVILE - SENTENZA - NULLITÀ DELLA SENTENZA - IN GENERE - PRONUNCIA SULLA NULLITÀ – Corte di Cassazione Sez. L, Sentenza n.11739 del 14/05/2010

Testo della sentenza redatto in forma autografa - Difficile leggibilità - Conseguenze - Nullità - Configurabilità - Esclusione - Incomprensibilità del testo - Assoluta carenza della motivazione - Configurabilità - Fondamento - Esclusione - Fattispecie.

In mancanza di un'espressa comminatoria, non è configurabile nullità della sentenza nell'ipotesi di mera difficoltà di comprensione del testo stilato dall'estensore con scrittura manuale o di difficile leggibilità, atteso che in tali casi la sentenza non può ritenersi priva di uno dei requisiti di validità per essa stabiliti. Deve, invece, ritenersi nullo per carenza assoluta della motivazione il provvedimento che non si presenti soltanto di difficile lettura, ma sia addirittura incomprensibile, al punto da richiedere, per la sua decifrazione, una operazione il cui stesso esito è dubbio, poiché, nonostante gli sforzi cui eventualmente si sottoponga il lettore più attento, risulta impossibile avere certezza dell'esatta comprensione del testo. (Nella specie la S.C. ha escluso che ricorressero gli estremi dell'incomprensibilità del testo autografo della sentenza impugnata, ritenendo il provvedimento, sia pur con un certo sforzo, intellegibile nella sua interezza).

Corte di Cassazione Sez. L, Sentenza n.11739 del 14/05/2010