cause civili: negoziazione assistita dai propri avvocati per trovare una intesa

L'8 febbraio scorso è entrata in vigore la obbligatorietà della Negoziazione assistita che diventa dunque condizione di procedibilità per :
a) le controversie «in materia di risarcimento del danno da circolazione di veicoli e natanti» senza limiti di valore;
b) le domande di pagamento «a qualsiasi titolo di somme non eccedenti cinquantamila euro».
Sono escluse alcune tipologie di controversie.

Questa forma "obbligatoria", prevista per alcune limitate tipologie di controversie, si affianca al più ampio meccanismo di risoluzione alternativa affidata agli avvocati, che è la negoziazione facoltativa.
Le parti possono risolvere qualsiasi questione riguardante diritti disponibili (tranne le cause di lavoro) con l'assistenza dei propri avvocati, concludendo accordi che saranno titolo esecutivo, con poche formalità e costi limitati ma contando sulle conoscenze tecnico-giuridiche specifiche dei legali.
La negoziazione assistita è prevista anche per le separazioni e divorzi con prole, previo nulla osta o autorizzazione del procuratore della Repubblica.

La negoziazione facoltativa è una opportunità messa a disposizione dall'ordinamento per i cittadini, un contributo alla individuazione di procedure alternative di risoluzione delle controversie basate in massima parte sulla volontarietà delle parti, sulla professionalità specifica degli avvocati, su regole di procedura semplici ma garantite per le parti, il cui obiettivo è trovare una soluzione ai loro problemi concreti.

Altri strumenti invece dovranno essere messi in campo per l'abbattimento in pochi mesi dell'arretrato e per di risollevare le sorti della giustizia civile; obiettivi che richiedono molto più che l'impegno di una sola categoria professionale e cioè: investimenti, risorse, digitalizzazione, organizzazione degli uffici, verifiche di produttività, riforme organiche dei codici

news dal sito www.cnf.it