Codice Civile Libro Quarto: DELLE OBBLIGAZIONI Titolo II: DEI CONTRATTI IN GENERALE Capo II: DEI REQUISITI DEL CONTRATTO Sezione I: DELL'ACCORDO DELLE PARTI Sezione II: DELLA CAUSA DEL CONTRATTO Sezione III: DELL'OGGETTO DEL CONTRATTO Sezione IV: DELLA FORMA DEL CONTRATTO Art.1351. Contratto preliminare.
articolo vigente
Articolo vigente
Art. 1351. Contratto preliminare.
1. Il contratto preliminare è nullo, se non è fatto nella stessa forma che la legge prescrive per il contratto definitivo.
la giurisprudenza
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Contratti in genere - contratto preliminare (compromesso) (nozione, caratteri, distinzione) - Preliminare di vendita immobiliare - Elementi essenziali - Oggetto - Determinabilità mediante ricorso ad elementi esterni - Sufficienza - Limiti - Comportamento successivo delle parti - Irrilevanza – Fattispecie - contratti in genere - requisiti (elementi del contratto) - oggetto (nozione, caratteri, distinzioni) - determinabilita' - In genere.
In tema di preliminare di compravendita immobiliare, la possibilità di determinare l'oggetto del contratto mediante il rinvio ad elementi esterni individuabili "aliunde", idonei a consentire in modo inequivoco l'identificazione del bene oggetto della futura vendita, trova un limite qualora questo sia individuato per "relationem" in un atto destinato a formare parte integrante dell'accordo negoziale, poiché in tal caso la volontà delle parti limita la possibilità di avvalersi di elementi esterni diversi dall'atto specificamente richiamato in contratto e destinato a formarne parte integrante. (Nella specie, la S.C. ha confermato la sentenza di merito, che aveva ritenuto non determinato, né altrimenti determinabile, il bene promesso in vendita, giacché identificato dalle parti mediante il rinvio, contenuto nel preliminare, ad una planimetria allegata al contratto, non prodotta, però, in giudizio).
Corte di Cassazione, Sez. 2, Ordinanza n. 26351 del 19/11/2020 (Rv. 659683 - 01)
Riferimenti normativi: Cod_Civ_art_1346, Cod_Civ_art_1351, Cod_Civ_art_2932, Cod_Civ_art_1362
preliminare
compravendita immobiliare
corte
cassazione
26351
2020

Contratti in genere - contratto preliminare (compromesso) (nozione, caratteri, distinzione) - Contratto preliminare - Mancata conclusione del definitivo - Risarcimento del danno in favore del promittente venditore - Liquidazione - Criteri – Fattispecie - risarcimento del danno - valutazione e liquidazione - danno emergente e lucro cessante.
Il danno subito dal promittente venditore per la mancata stipulazione del contratto definitivo di compravendita di un immobile consiste nella differenza tra il valore commerciale del bene al momento della liquidazione e il prezzo offerto dal promissario acquirente rivalutato al medesimo tempo, potendosi tener conto anche di circostanze future, suscettibili di determinare un incremento o una riduzione del pregiudizio, a condizione che esse siano allegate e provate e appaiano ragionevolmente prevedibili e non meramente ipotizzate. (Nella specie, la S.C., nel dichiarare inammissibile il ricorso, ha corretto la motivazione della sentenza impugnata, nella quale si era affermato che la perdita della possibilità di vendere l'immobile non costituisce, di per sé, un danno risarcibile, poiché il proprietario conserva la disponibilità del bene, il cui valore è astrattamente suscettibile di un futuro incremento).
Corte di Cassazione, Sez. 6 - 3, Ordinanza n. 26042 del 17/11/2020 (Rv. 659919 - 01)
Riferimenti normativi: Cod_Civ_art_1223, Cod_Civ_art_1224, Cod_Civ_art_1351, Cod_Civ_art_2932, Cod_Civ_art_2697
Contratto preliminare
compromesso
corte
cassazione
26042
2020

Contratti in genere - contratto preliminare (compromesso) (nozione, caratteri, distinzione) - Preliminare di vendita - Obblighi di garanzia di risultato - Inadempimento - Rifiuto della parte non inadempiente di stipulare il definitivo - Colpa dell'obbligato - Irrilevanza - Fattispecie
In tema di contratto preliminare, qualora una delle parti si sia impegnata ad assicurare un determinato risultato è legittimo il recesso dell'altra parte, a prescindere dalla mancanza di colpa in chi abbia promesso il risultato non raggiunto, trattandosi di garanzia che opera per il fatto oggettivo. (Nella specie la S.C. ha confermato la sentenza d'appello che ha ritenuto legittimo il recesso dal preliminare di quote di una società da parte della promissaria cessionaria, a fronte dell'inadempimento dei promittenti cedenti all'obbligo di garantire la titolarità in capo alla medesima società oggetto di cessione, della maggioranza delle quote di altra società).
Corte di Cassazione, Sez. 6 - 1, Ordinanza n. 22429 del 16/10/2020 (Rv. 659009 - 01)
Riferimenti normativi: Cod_Civ_art_1455, Cod_Civ_art_1460, Cod_Civ_art_1385, Cod_Civ_art_1351, Cod_Civ_art_1373
corte
cassazione
22429
2020

contratti in genere - contratto preliminare (compromesso) (nozione, caratteri, distinzione) - Art. 1337 c.c. - Applicabilità - Esclusione - Fondamento - Fattispecie.
Il contratto preliminare, avendo superato lo stadio precontrattuale, costituisce un accordo perfettamente compiuto, benché proteso alla stipulazione di un ulteriore contratto, quello definitivo, con la conseguenza che allo stesso preliminare non è applicabile l'art. 1337 c.c. (Nella specie, la S.C. ha ritenuto esente da critiche la sentenza che non aveva limitato al mero interesse negativo il danno risarcibile in favore del promittente locatore, ma aveva impiegato quale parametro di riferimento l'utilità perduta dal medesimo in seguito alla mancata conclusione del contratto definitivo, individuata nel canone di locazione che sarebbe stato corrisposto per un periodo di sei mesi, lasso di tempo considerato utile per il reperimento di un nuovo conduttore sul mercato).
Corte di Cassazione, Sez. 6 - 3, Ordinanza n. 20989 del 02/10/2020 (Rv. 659090 - 01)
Riferimenti normativi: Cod_Civ_art_1337, Cod_Civ_art_1218, Cod_Civ_art_1351, Cod_Civ_art_1571
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Contratto
Preliminare
Compromesso
corte
cassazione
20989
2020

Contratti in genere - contratto preliminare (compromesso) (nozione, caratteri, distinzione) - Contratto preliminare di immobile costruendo - Difetto della garanzia accessoria di cui all'art. 2 del d.lgs. n. 122 del 2005 - Operatività della nullità in caso di rilascio tardivo della fideiussione - Condizioni - Operatività del principio dell'abuso del diritto - Condizioni - Fattispecie.
Il rilascio della garanzia fideiussoria di cui all'art. 2 del d.lgs. n. 122 del 2005 in data successiva alla stipula di un contratto preliminare di compravendita avente ad oggetto un immobile in corso di costruzione non esclude l'operatività della nullità per mancanza della garanzia accessoria prescritta "ex lege", qualora nelle more si sia manifestata l'insolvenza del promittente venditore ovvero risulti altrimenti pregiudicato l'interesse del promissario acquirente, sicché in tali ipotesi la proposizione della domanda di nullità del contratto per violazione del citato art. 2 non costituisce abuso del diritto. (Nella fattispecie, la S.C. ha confermato la pronuncia gravata, che aveva dichiarato la nullità del contratto preliminare in ragione del tardivo rilascio della garanzia fideiussoria da parte del promittente venditore e dell'incongruità dell'importo garantito).
Corte di Cassazione, Sez. 2 - , Ordinanza n. 19510 del 18/09/2020 (Rv. 659130 - 01)
Riferimenti normativi: Cod_Civ_art_1351, Cod_Civ_art_1418, Cod_Civ_art_1421, Cod_Civ_art_1175, Cod_Civ_art_1375
CORTE
CASSAZIONE
19510
2020

Cause aventi ad oggetto le prestazioni professionali svolte per la conclusione di un preliminare e la domanda di esecuzione specifica dell'obbligo di concludere il relativo definitivo - Connessione - Esclusione - Fondamento.
Tra la causa avente ad oggetto un credito per prestazioni professionali svolte per la conclusione di un contratto preliminare e quella concernente la domanda di esecuzione specifica dell'obbligo di concludere il relativo contratto definitivo non sussiste alcuna delle ipotesi di connessione disciplinate dagli artt. 31 ss. c.p.c. che, sole, possono giustificare la rimessione della controversia a un diverso giudice ex art. 40 c.p.c. Non ricorrono, difatti, le fattispecie degli artt. 32 (cause di garanzia), 34 (accertamenti incidentali), 35 (eccezione di compensazione) e 36 (cause riconvenzionali) c.p.c. e non è riscontrabile un rapporto di accessorietà ai sensi dell'art. 31 c.p.c., per l’assenza di una consequenzialità storico-genetica o logico-giuridica tale per cui possa dirsi che la pretesa oggetto della causa accessoria (il credito per prestazioni professionali), pur essendo autonoma, trovi il suo titolo e la sua ragione giustificatrice in quella azionata nell'altro giudizio; inoltre, non opera connessione in base all'art. 33 c.p.c. per l'oggetto (non avendo i due diritti ad oggetto lo stesso bene o la medesima prestazione) o per il titolo (poggiando le due pretese su fatti costitutivi distinti).
Corte di Cassazione Sez. 6 - 3, Ordinanza n. 12984 del 30/06/2020 (Rv. 658230 - 01)
Riferimenti normativi: Cod_Proc_Civ_art_031, Cod_Proc_Civ_art_032, Cod_Proc_Civ_art_033, Cod_Proc_Civ_art_034, Cod_Proc_Civ_art_036, Cod_Proc_Civ_art_040, Cod_Civ_art_1351, Cod_Civ_art_2932, Cod_Civ_art_2230
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Competenza
Incompetenza
Valore
Territorio
Funzionale
corte
cassazione
12984
2020

Revocatoria ordinaria (azione pauliana); rapporti con la simulazione - condizioni e presupposti (esistenza del credito, "eventus damni, consilium fraudis et scientia damni") Preliminare di vendita per persona da nominare - Revocatoria dell'acquisto del nominato nel caso di immobile oggetto di pignoramento trascritto anteriormente alla trascrizione del definitivo ma posteriormente a quella del preliminare - Stati soggettivi - Valutazione - "Scientia damni" dello stipulante - Rilevanza - "Scientia damni" del nominato - Rilevanza secondaria - Contenuto.
azione revocatoria - Preliminare di vendita per persona da nominare (2901 - 1351 - 1401 cc)
In caso di esercizio dell'azione revocatoria avente ad oggetto il contratto definitivo di compravendita immobiliare concluso nelle forme di cui all'art. 1401 c.c., qualora l'immobile compravenduto sia stato oggetto di pignoramento trascritto anteriormente alla trascrizione del contratto definitivo ma posteriormente alla trascrizione del preliminare, la verifica della "scientia damni" in capo alla terza nominata (da compiersi solo nell'ipotesi in cui analoga verifica, già effettuata nei riguardi dello stipulante e con riferimento al momento della conclusione del contratto preliminare, abbia dato esito negativo), deve essere diretta ad evidenziare se la colpa della stessa, nel non aver consultato i registri immobiliari, possa assumere i connotati della lievità, idonea a giustificare la tutela del suo affidamento.
Corte di Cassazione Sez. 3 - , Sentenza n. 12120 del 22/06/2020 (Rv. 658171 - 01)
Riferimenti normativi: Cod_Civ_art_1351, Cod_Civ_art_1404, Cod_Civ_art_2901
corte
cassazione
12120
2020

Preliminare di vendita - Consegna del bene anteriormente alla stipula del contratto definitivo - Inidoneità del bene consegnato o mancanza nello stesso delle qualità promesse - Tutela del promittente compratore - Azione di risoluzione del preliminare - Ammissibilità - Azione ex art. 2932 c.c. ed azione di riduzione del prezzo - Ammissibilità in via alternativa.
In tema di contratto preliminare, la consegna dell'immobile, effettuata prima della stipula del definitivo, non determina la decorrenza del termine di decadenza per opporre i vizi noti, né comunque di quello di prescrizione, presupponendo l'onere della tempestiva denuncia l'avvenuto trasferimento del diritto, sicché il promissario acquirente, anticipatamente immesso nella disponibilità materiale del bene, risultato successivamente affetto da vizi, può chiedere l'adempimento in forma specifica del preliminare, ai sensi dell'art. 2932 c.c., e contemporaneamente agire con l'azione "quanti minoris" per la diminuzione del prezzo, senza che gli si possa opporre la decadenza o la prescrizione.
Corte di Cassazione, Sez. 2 - , Ordinanza n. 9953 del 27/05/2020 (Rv. 657754 - 01)
Riferimenti normativi: Cod_Civ_art_1351, Cod_Civ_art_1492, Cod_Civ_art_1495, Cod_Civ_art_2932
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Contratto
Preliminare
Compromesso
Corte
Cassazione
9953
2020

"Pactum fiduciae" - Oggetto - Trasferimento di quote societarie - Forma scritta "ad substantiam" o "ad probationem" - Necessità - Esclusione - Fondamento.
Il "pactum fiduciae" che abbia ad oggetto il trasferimento di quote societarie non richiede la forma scritta "ad substantiam" o "ad probationem", perché tale patto deve essere equiparato al contratto preliminare, per il quale l'art. 1351 c.c. prescrive la stessa forma del contratto definitivo, e la cessione di quote è un negozio che non richiede alcuna forma particolare, neppure nel caso in cui la società sia proprietaria di beni immobili.
Corte di Cassazione, Sez. 1 - , Sentenza n. 9139 del 19/05/2020 (Rv. 657636 - 01)
Riferimenti normativi: Cod_Civ_art_1351, Cod_Civ_art_1350

"Pactum fiduciae" riguardante beni immobili - Forma scritta "ad substantiam" - Necessità - Esclusione - Conseguenze sulla domanda di esecuzione in forma specifica dell'obbligo di ritrasferimento.
Per il patto fiduciario con oggetto immobiliare, che si innesta su un acquisto effettuato dal fiduciario per conto del fiduciante, non è richiesta la forma scritta "ad substantiam", trattandosi di atto meramente interno tra fiduciante e fiduciario che dà luogo ad un assetto di interessi che si esplica esclusivamente sul piano obbligatorio; ne consegue che tale accordo, una volta provato in giudizio, è idoneo a giustificare l'accoglimento della domanda di esecuzione specifica dell'obbligo di ritrasferimento gravante sul fiduciario.
Corte di Cassazione, Sez. U, Sentenza n. 6459 del 06/03/2020 (Rv. 657212 - 01)
Riferimenti normativi: Cod_Civ_art_1351, Cod_Civ_art_1350, Cod_Civ_art_2932, Cod_Civ_art_1173, Cod_Civ_art_1705

Preliminare di vendita immobiliare - Elementi essenziali - Oggetto - Determinabilità mediante ricorso ad elementi esterni - Sufficienza - Limiti -Fattispecie.
In tema di preliminare di compravendita immobiliare, la possibilità di determinare l'oggetto del contratto mediante il rinvio ad elementi esterni individuabili "aliunde", idonei a consentire in modo inequivoco l'identificazione del bene oggetto della futura vendita, trova un limite qualora questo sia individuato per "relationem" in un atto destinato a formare parte integrante dell'accordo negoziale, poiché in tal caso la volontà delle parti limita la possibilità di avvalersi di elementi esterni diversi dall'atto specificamente richiamato in contratto e destinato a formarne parte integrante. (Nella specie, la S.C. ha confermato la sentenza di merito, che aveva ritenuto non determinato, né altrimenti determinabile, il bene promesso in vendita, giacché identificato dalle parti mediante il rinvio, contenuto nel preliminare, ad una planimetria allegata al contratto, non prodotta, però, in giudizio).
Corte di Cassazione, Sez. 2 - , Ordinanza n. 1626 del 24/01/2020 (Rv. 656846 - 01)
Riferimenti normativi: Cod_Civ_art_1346, Cod_Civ_art_1351, Cod_Civ_art_2932, Cod_Civ_art_1362
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Contratto
Preliminare
Compromesso
Corte
Cassazione
1626
2020

Arbitrato - compromesso e clausola compromissoria – Corte di Cassazione, Sez. 6 - 2, Ordinanza n. 1439 del 22/01/2020 (Rv. 656867 - 01)
ARBITRATO
COMPROMESSO E CLAUSOLA COMPROMISSORIA
Natura -Contratto autonomo ad effetti processuali - Conseguenze relative ad una clausola compromissoria contenuta in un contratto preliminare e non riprodotta nel successivo contratto definitivo - Inefficacia - Esclusione - Specifica manifestazione di volontà in tal senso - Necessità. La clausola compromissoria contenuta in un preliminare di compravendita sopravvive alla sua mancata riproduzione nel contratto definitivo, trattandosi di negozio autonomo ad effetti processuali, avente funzione distinta dal contratto preliminare cui accede; ne consegue che le parti possono porla nel nulla solo mediante una manifestazione di volontà specificamente diretta a tale effetto.
Corte di Cassazione, Sez. 6 - 2, Ordinanza n. 1439 del 22/01/2020 (Rv. 656867 - 01)
Riferimenti normativi: Cod_Civ_art_1351, Cod_Proc_Civ_art_808_1
corte
cassazione
1439
2020

Ignoranza da parte del promissario acquirente dell'altruità del bene - Applicabilità dell'art. 1479 c.c. prima della scadenza del termine per la stipula del definitivo - Esclusione - Conseguenze a seguito del decorso del termine - Previsione di clausola risolutiva espressa - Inutilizzabilità da parte del promittente venditore - Fondamento.
L'art. 1479, comma 1, c.c. non è applicabile al contratto preliminare di vendita perché, indipendentemente dalla conoscenza da parte del promissario compratore dell'altruità del bene, fino alla scadenza del termine per stipulare il contratto definitivo il promittente venditore può adempiere all'obbligo di procurargliene l'acquisto; seppure ignaro dell'altruità della cosa, il promissario acquirente, quindi, non può chiedere la risoluzione del contratto prima della scadenza del termine, ma, per converso, lo stesso non è inadempiente se, nonostante la maturazione del termine previsto per la stipula del contratto, il promittente venditore non sia ancora proprietario del bene. Ne discende che quest'ultimo non può in tale situazione avvalersi della clausola risolutiva espressa eventualmente pattuita per il caso di inutile decorso del termine, mancando l'essenziale condizione dell'inadempimento del promissario.
Corte di Cassazione, Sez. 2 - , Sentenza n. 787 del 16/01/2020 (Rv. 656836 - 01)
Riferimenti normativi: Cod_Civ_art_1183, Cod_Civ_art_1218, Cod_Civ_art_1351, Cod_Civ_art_1453, Cod_Civ_art_1456, Cod_Civ_art_1476, Cod_Civ_art_1478, Cod_Civ_art_1479
VENDITA
PROMESSA DI VENDITA
PRELIMINARE DI VENDITA

Accordi modificativi delle modalità di esecuzione - Necessità della forma scritta - Esclusione - Fondamento - Fattispecie.
In tema di forma degli accordi modificativi delle originarie clausole contrattuali di un contratto per il quale sia prevista dalla legge la forma scritta "ad substantiam", gli accordi concernenti l'esecuzione del contratto (nella specie, le modalità di pagamento, in contanti ovvero con assegno, del prezzo già pattuito) si possono stipulare anche verbalmente, atteso che detta forma riguarda solo i requisiti essenziali del contratto, tra i quali non rientrano gli elementi che ne regolano l'esecuzione.
Corte di Cassazione, Sez. 3 - , Ordinanza n. 525 del 15/01/2020 (Rv. 656582 - 01)
Riferimenti normativi: Cod_Civ_art_1350, Cod_Civ_art_1351
CONTRATTI IN GENERE
REQUISITI
FORMA SCRITTA

Imputabilita' dell'inadempimento, colpa o dolo - eccezione d'inadempimento - Preliminare di vendita - Pericolo di rivendica a carico dell'avente causa del donatario - Disciplina di cui all'art. 1481 c.c. - Applicabilità - Attualità e concretezza del pericolo - Condizioni.
Vendita - patto di riscatto - esercizio del riscatto - obblighi del riscattante - dichiarazione di riscatto - In genere.
In tema di preliminare di vendita il promissario acquirente, al quale sia stata taciuta la provenienza del bene da donazione, è abilitato a rifiutare la stipula del contratto definitivo, ai sensi dell'art. 1481 c.c., solo dopo la morte del donante, quando diviene attuale il diritto del legittimario; la valutazione della concretezza di tale rischio non può, inoltre, prescindere da una indagine sulla consistenza del patrimonio ereditario in relazione al numero e qualità dei legittimari, al numero e all'ordine cronologico delle donazioni, alla consistenza del patrimonio del donatario e alle garanzie da questo prestate e alla circostanza che il legittimario abbia in qualche modo fatto capire che intende agire in riduzione contro la specifica donazione costituente il titolo di provenienza e sia nelle condizioni giuridiche per farlo.
Corte di Cassazione, Sez. 2 , Ordinanza n. 32694 del 12/12/2019 (Rv. 656316 - 01)
Riferimenti normativi: Cod_Civ_art_1351, Cod_Civ_art_1460, Cod_Civ_art_1461, Cod_Civ_art_1481
RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
CONTRATTI

Negozio fiduciario - Trasferimento di somma di denaro - Forma scritta "ad substantiam" - Necessità - Esclusione - Ragioni.
Il negozio fiduciario non è sottoposto ad alcuna forma solenne qualora abbia ad oggetto il trasferimento di una somma di denaro, sebbene il "pactum fiduciae" sia sostanzialmente equiparabile al contratto preliminare per il quale l'art. 1351 c.c. prescrive la stessa forma del contratto definitivo, perché il trasferimento di denaro, a differenza dei beni immobili, non richiede la forma scritta "ad substantiam".
Corte di Cassazione, Sez. 1 - , Ordinanza n. 31570 del 03/12/2019 (Rv. 656436 - 01)
Riferimenti normativi: Cod_Civ_art_1350, Cod_Civ_art_1351

Preliminare di vendita - Pericolo di evizione del bene promesso - Rifiuto del promissario acquirente di addivenire alla stipula del definitivo - Legittimità - Fondamento.
In tema di preliminare di compravendita, il promissario acquirente può, in applicazione analogica dell'art. 1481 c.c., rifiutarsi di addivenire alla stipula del definitivo, qualora sussista un pericolo concreto ed attuale di evizione del bene promesso, anche se tale pericolo non sia stato determinato da colpa del promittente venditore, essendo l'estremo della colpevolezza necessario unicamente per la responsabilità da inadempimento.
Corte di Cassazione, Sez. 2 - , Sentenza n. 31314 del 29/11/2019 (Rv. 655846 - 01)
Riferimenti normativi: Cod_Civ_art_1351, Cod_Civ_art_1460, Cod_Civ_art_1461, Cod_Civ_art_1481, Cod_Civ_art_2932
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Contratto
Preliminare
Compromesso
Corte
Cassazione
31314
2019

Contrattazione preliminare svolta in due fasi - Natura del primo accordo - Contratto preliminare valido ovvero a effetti obbligatori - Verifica del giudice di merito - Conseguenze.
In presenza di contrattazione preliminare relativa a compravendita immobiliare che sia scandita in due fasi, con la previsione di stipula di un contratto preliminare successiva alla conclusione di un primo accordo, il giudice di merito deve innanzitutto verificare se quest'ultimo costituisca già esso stesso un contratto preliminare valido e suscettibile di conseguire effetti ex artt. 1351 e 2932 c.c., ovvero anche soltanto effetti obbligatori ma con esclusione dell'esecuzione in forma specifica in caso di inadempimento.
Corte di Cassazione, Sez. 2 - , Ordinanza n. 31188 del 28/11/2019 (Rv. 656194 - 01)
Riferimenti normativi: Cod_Civ_art_1351, Cod_Civ_art_2932
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Contratto
Preliminare
Compromesso
Corte
Cassazione
31188
2019

Domanda di nullità del contratto preliminare - Difetto della garanzia accessoria di cui aN'art. 2 del d.lgs. n. 122 del 2005 - Rilascio della garanzia in epoca successiva alla stipula del preliminare - Assenza di pregiudizio del promissario acquirente- Abuso del diritto - Sussistenza.
La proposizione della domanda di nullità del contratto preliminare per mancanza della garanzia accessoria ex 2 del d.lgs. 122 del 2005, ove sia stata rilasciata la garanzia prescritta per legge in data successiva alla stipula del preliminare, e senza che nelle more si sia manifestata l'insolvenza del promittente venditore ovvero che risulti altrimenti pregiudicato l'interesse del promissario acquirente alla cui tutela è preposta la nullità di protezione prevista dalla norma in esame, costituisce abuso del diritto e non può quindi essere accolta.
Corte di Cassazione, Sez. 2 - , Sentenza n. 30555 del 22/11/2019 (Rv. 656208 - 01)
Riferimenti normativi: Cod_Civ_art_1351, Cod_Civ_art_1418, Cod_Civ_art_1421
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Contratto
Preliminare
Compromesso
Corte
Cassazione
30555
2019

Conclusione dell'affare - Nozione - Stipula del contratto preliminare - Configurabilità - Patto d'opzione - Preliminare di preliminare - Diritto alla provvigione - Esclusione - Fondamento.
Al fine di riconoscere al mediatore il diritto alla provvigione, l'affare deve ritenersi concluso quando, tra le parti poste in relazione dal mediatore medesimo, si sia costituito un vincolo giuridico che abiliti ciascuna di esse ad agire per la esecuzione specifica del negozio, nelle forme di cui all'art. 2932 c.c., ovvero per il risarcimento del danno derivante dal mancato conseguimento del risultato utile del negozio programmato. Va, invece, escluso il diritto alla provvigione qualora tra le parti non sia stato concluso un "affare" in senso economico-giuridico, ma si sia soltanto costituito un vincolo idoneo a regolare le successive articolazioni del procedimento formativo dello stesso, come nel caso in cui sia stato stipulato un patto di opzione, idoneo a vincolare una parte soltanto, ovvero un cd. "preliminare di preliminare", costituente un contratto ad effetti esclusivamente obbligatori non assistito dall'esecuzione in forma specifica ex art. 2932 c.c. in caso di inadempimento. Tale ultimo negozio, pur essendo di per sé stesso valido ed efficace, ove sia configurabile un interesse delle parti meritevole di tutela alla formazione progressiva del contratto fondata sulla differenziazione dei contenuti negoziali delle varie fasi in cui si articola il procedimento formativo, non legittima, tuttavia, la parte non inadempiente ad esercitare gli strumenti di tutela finalizzati a realizzare, in forma specifica o per equivalente, l'oggetto finale del progetto negoziale abortito, ma soltanto ad invocare la responsabilità contrattuale della parte inadempiente per il risarcimento dell'autonomo danno derivante dalla violazione, contraria a buona fede, della specifica obbligazione endoprocedimentale contenuta nell'accordo interlocutorio.
Corte di Cassazione, Sez. 2 - , Sentenza n. 30083 del 19/11/2019 (Rv. 656202 - 01)
Riferimenti normativi: Cod_Civ_art_1331, Cod_Civ_art_1351, Cod_Civ_art_1775, Cod_Civ_art_2932

Contratto preliminare di compravendita - Irregolarità urbanistica dell'immobile promesso in vendita - Obbligo di informazione a carico del mediatore - Portata - Fattispecie.
Nella stipula di un preliminare di vendita il mediatore ha l'obbligo di comunicare al promissario acquirente le circostanze a lui note o comunque conoscibili con la comune diligenza richiesta in relazione al tipo di prestazione, non essendo egli tenuto, in difetto di uno specifico incarico, a svolgere particolari indagini di natura tecnico-giuridica. (In applicazione dell'enunciato principio, la S.C. ha condiviso la decisione della corte territoriale che, in una fattispecie in cui l'immobile promesso in vendita era risultato edificato in assenza di concessione edilizia e la domanda di sanatoria allegata al titolo d'acquisto della promittente venditrice era stata falsificata, aveva escluso la responsabilità del mediatore sul presupposto che la falsificazione non fosse agevolmente riscontrabile).
Corte di Cassazione, Sez. 2 - , Ordinanza n. 29229 del 12/11/2019 (Rv. 656185 - 01)
Riferimenti normativi: Cod_Civ_art_1351, Cod_Civ_art_1754, Cod_Civ_art_1759

Contratto preliminare di preliminare - Ammissibilità - Condizioni - Interesse delle parti alla formazione progressiva del contratto - Violazione dell'accordo - Conseguenze - Responsabilità contrattuale.
La stipulazione di un contratto preliminare di preliminare, in virtù del quale le parti si obbligano a concludere un successivo contratto che preveda soltanto effetti obbligatori (nella specie, relativo ad una compravendita immobiliare), ha natura atipica ed è valido ed efficace, ove sia configurabile un interesse delle parti, meritevole di tutela, ad una formazione progressiva del contratto, perché la procedimentalizzazione delle fasi contrattuali non può essere considerata, di per sé, connotata da disvalore, se intesa a comporre un complesso di interessi che sono realmente alla base dell'operazione negoziale; la violazione di tale accordo, in quanto contraria a buona fede, è idonea a fondare una responsabilità contrattuale da inadempimento di una specifica obbligazione sorta nella fase precontrattuale.
Corte di Cassazione, Sez. 2 - , Sentenza n. 26484 del 17/10/2019 (Rv. 655674 - 01)
Riferimenti normativi: Cod_Civ_art_1173, Cod_Civ_art_1223, Cod_Civ_art_1322, Cod_Civ_art_1351, Cod_Civ_art_1418, Cod_Civ_art_2932
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Contratto
Preliminare
Compromesso
Corte
Cassazione
26484
2019

Esecuzione in forma specifica ex art. 2932 c.c. - Contratto preliminare di vendita di bene immobile rientrante nella comunione legale - Stipulazione da parte di uno soltanto dei coniugi - Consenso del coniuge non stipulante - Sufficienza - Mancato consenso - Conseguenze - Azione di annullamento - Limiti - Buona fede ed affidamento - Configurabilità - Prescrizione - Termine - Decorrenza - Momento iniziale.
Famiglia - matrimonio - rapporti patrimoniali tra coniugi - comunione legale - amministrazione - atti di ordinaria e straordinaria amministrazione - atti compiuti senza il necessario consenso - annullabilità In genere.
Famiglia - matrimonio - rapporti patrimoniali tra coniugi - comunione legale - oggetto - acquisti In genere.
Per l'esecuzione in forma specifica, a norma dell'art. 2932 c.c., di un preliminare di vendita di un bene immobile rientrante nella comunione legale dei coniugi, non è necessaria la sottoscrizione di entrambi i promittenti venditori, ma è sufficiente il consenso del coniuge non stipulante, traducendosi la mancanza di detto consenso in un vizio di annullabilità, da far valere, ai sensi dell'art. 184 c.c., nel rispetto del principio generale della buona fede e dell'affidamento, entro il termine di un anno, decorrente dalla conoscenza dell'atto o dalla trascrizione.
Corte Cassazione, Sez. 2, Ordinanza n. 20439 del 29/07/2019 (Rv. 654890 - 01)
Riferimenti normativi: Cod_Civ_art_0177, Cod_Civ_art_0180, Cod_Civ_art_0184, Cod_Civ_art_1351, Cod_Civ_art_1375, Cod_Civ_art_1441, Cod_Civ_art_1442, Cod_Civ_art_2932
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Contratto
Preliminare
Compromesso
Corte
Cassazione
20439
2019

Contratti agrari - diritto di prelazione e di riscatto - prelazione - Comunicazione del proprietario del fondo - Destinatario della comunicazione - Coltivatore o affittuario del fondo confinante - Contratto preliminare "per sé o per persona da nominare" - Ammissibilità - Fondamento.
In tema di prelazione agraria, il contratto preliminare che il proprietario, ai sensi dell'art. 8, comma 4, della l. n. 590 del 1965, è tenuto a notificare al coltivatore diretto del fondo confinante, può essere anche stipulato "per sé o per persona da nominare", in quanto il proprietario finitimo, a differenza del colono o dell'affittuario coltivatore diretto del fondo, non ha interesse a conoscere l'esatta identità dell'acquirente, non subentrando in alcun rapporto giuridico con il nuovo proprietario del fondo.
Corte di Cassazione, Sez. 3 - , Ordinanza n. 8454 del 27/03/2019

Contratti in genere - contratto preliminare (compromesso) (nozione, caratteri, distinzione) - Preliminare di preliminare concluso da uno solo dei comproprietari anche in nome e per conto degli altri - Azione risarcitoria per inadempimento - Esperibilità da parte del promissario acquirente nei confronti anche di uno solo dei comproprietari - Ammissibilità - Fondamento - Fattispecie.
In caso di stipulazione di un contratto preliminare di preliminare, avente ad oggetto la vendita di un bene in comunione "pro indiviso", sussistono i presupposti dell'obbligazione solidale passiva, cosicché la domanda di risarcimento del danno per inadempimento può essere proposta dal promissario acquirente nei confronti anche di uno solo dei comproprietari, non ricorrendo un'ipotesi di litisconsorzio necessario. (Nella specie, la S.C. ha confermato la sentenza che aveva escluso la sussistenza del litisconsorzio necessario con riferimento alla domanda risarcitoria proposta dai promissari acquirenti nei confronti di uno solo dei comproprietari dell'immobile, il quale aveva concluso il relativo contratto preliminare di preliminare sia in proprio, sia quale rappresentante degli altri comproprietari, in forza di procura speciale da questi ultimi ricevuta).
Corte di Cassazione, Sez. 3 - , Ordinanza n. 6727 del 08/03/2019
Cod_Civ_art_1351, Cod_Civ_art_1322, Cod_Civ_art_1173, Cod_Civ_art_1101, Cod_Civ_art_1218, Cod_Civ_art_1292, Cod_Civ_art_1294
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Contratto
Preliminare
Compromesso
Corte
Cassazione
6727
2019

Contratti in genere - contratto preliminare (compromesso) (nozione, caratteri, distinzione) - esecuzione specifica dell'obbligo di concludere il contratto - Promessa di vendita di un bene in comunione - Pluralità di promittenti venditori - Bene considerato come "unicum" inscindibile dalle parti - Conseguenze - Litisconsorzio necessario - Sussistenza.
La promessa di vendita di un bene oggetto di comunione (considerato dalle parti come un "unicum" inscindibile) ha, come suo contenuto, un'obbligazione indivisibile, così che l'adempimento e l'esecuzione in forma specifica dell'obbligo a contrarre ex art. 2932 c.c. devono essere richiesti nei confronti di tutti i promittenti venditori, configurandosi, nella specie, un'ipotesi di litisconsorzio necessario, attesa l'impossibilità che gli effetti del contratto non concluso si producano nei riguardi di alcuni soltanto dei soggetti del preliminare.
Corte di Cassazione, Sez. 6 - 2, Ordinanza n. 5125 del 21/02/2019
Cod_Civ_art_1351, Cod_Civ_art_1470, Cod_Civ_art_2932, Cod_Proc_Civ_art_102, Cod_Civ_art_1316
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Contratto
Preliminare
Compromesso
Corte
Cassazione
5125
2019

Trascrizione - atti relativi a beni immobili - effetti della trascrizione - domande giudiziarie - rispetto ai terzi - Sentenza di accoglimento della domanda ex art. 2932 c.c. - Trascrizione di tale domanda - Effetti - Inefficacia delle trascrizioni eseguite sulla cosa successivamente da terzi - Indicazione, al momento della trascrizione della domanda, di più ampio complesso immobiliare comprensivo della porzione immobiliare oggetto della sentenza - Irrilevanza.
La sentenza che accolga la domanda – a suo tempo regolarmente trascritta – di esecuzione in forma specifica del preliminare di vendita di una determinata porzione immobiliare prevale, ai sensi dell'art. 2652, n. 2, c.c., sulla trascrizione successiva eseguita da un terzo sulla medesima porzione immobiliare, mentre resta irrilevante a tali fini che la trascrizione della predetta domanda abbia indebitamente investito un più ampio complesso immobiliare, comprensivo anche di porzioni diverse rispetto a quella oggetto della menzionata sentenza di accoglimento.
Corte di Cassazione, Sez. 2 - , Ordinanza n. . 4842 del 19/02/2019
Cod_Civ_art_1351, Cod_Civ_art_2932, Cod_Civ_art_2643, Cod_Civ_art_2652

Contratti in genere - contratto preliminare (compromesso) (nozione, caratteri, distinzione) - forma e valore - contratto preliminare riguardante il trasferimento, la costituzione o l'estinzione di diritti reali immobiliari - risoluzione consensuale - forma scritta "ad substantiam" - necessità - conseguenze in tema di prova - deferimento del giuramento decisorio – inammissibilità - contratti in genere - scioglimento del contratto - risoluzione del contratto - per mutuo consenso - in genere - Corte di Cassazione, Sez. 2, Sentenza n. 30446 del 23/11/2018
La risoluzione consensuale di un contratto preliminare riguardante il trasferimento, la costituzione o l'estinzione di diritti reali immobiliari è soggetta al requisito della forma scritta "ad substantiam" e, pertanto, non può essere provata mediante deferimento di giuramento decisorio, inammissibile ai sensi dell'art. 2739 c.c.
Corte di Cassazione, Sez. 2, Sentenza n. 30446 del 23/11/2018
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Contratto
Preliminare
Compromesso
Corte
Cassazione
30446
2018

Contratti in genere - contratto preliminare (compromesso) (nozione, caratteri, distinzione) - in genere - applicazione retroattiva l. n. 52 del 1996 - esclusione - fondamento – fattispecie - fonti del diritto - "ius superveniens" - in genere. Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 27993 del 31/10/2018
>>> Le disposizioni introdotte dalla l. n. 52 del 1996 al fine di garantire la tutela dei diritti del consumatore in tema di clausole vessatorie non si applicano ai contratti (nella specie, contratti preliminari) stipulati prima della loro entrata in vigore, in virtù del principio generale di irretroattività della legge.
Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 27993 del 31/10/2018

Contratti in genere - contratto preliminare (compromesso) (nozione, caratteri, distinzione) - esecuzione specifica dell'obbligo di concludere il contratto - Promessa di vendita effettuata da un comproprietario "pro indiviso" - Trasferimento coattivo ex art. 2932 c.c. della sola quota appartenente allo stipulante - Impossibilità. CORTE DI CASSAZIONE, SEZ. 6 - 2, ORDINANZA N. 21938 DEL 10/09/2018
In tema di preliminare di vendita di un bene immobile concluso da uno solo dei comproprietari "pro indiviso", si deve escludere la facoltà del promissario acquirente di richiedere ex art. 2932 c.c. il trasferimento coattivo limitatamente alla quota appartenente allo stipulante, non essendo consentito, in via giudiziale, costituire un rapporto giuridico diverso da quello voluto dalle parti con il preliminare poiché l'esecuzione in forma specifica dell'obbligo di concludere un contratto è ammessa, ai sensi dell'art. 2932, comma 1, c.c., solo "qualora sia possibile".

Art. 1150 cod. civ. - Applicazione analogica - Esclusione - Fondamento - Fattispecie.
La previsione di cui all'art. 1150 c.c.- che attribuisce al possessore, all'atto della restituzione della cosa, il diritto al rimborso delle spese fatte per le riparazioni straordinarie ed all'indennità per i miglioramenti recati alla cosa stessa- è di natura eccezionale e non può, dunque, essere applicata in via analogica al detentore qualificato od a qualsiasi diverso soggetto. (Nella fattispecie, la S.C. ha confermato la sentenza d'appello con la quale era stata respinta la domanda di rimborso formulata dai promittenti venditori di un immobile, che ne avevano mantenuto il possesso dopo la conclusione del preliminare, seppur pattuendo in quella sede "l'anticipazione dell'effetto traslativo" in favore del promissario acquirente).
Corte di Cassazione Sez. 2 - , Sentenza n. 28379 del 28/11/2017

Contratto preliminare avente ad oggetto un unico immobile considerato nella sua interezza - Pluralità di promissari acquirenti - Adempimento ed esecuzione in forma specifica - Obbligazione indivisibile - Configurabilità - Sussistenza - Remissione del credito da parte di uno dei promissari - Effetti - Estinzione parziale del debito - Esclusione - Diritto dell'altro promissario all' adempimento della prestazione indivisibile - Condizioni - Fondamento.
In tema di obbligazioni indivisibili, fra le quali rientra la promessa di più soggetti di acquistare in comune un immobile considerato nella sua interezza, l'impossibilità che gli effetti del contratto si producano (o non si producano) pro quota o nei confronti soltanto di alcuni dei promissari comporta che il diritto di ciascuno dei creditori di chiedere l'adempimento dell'intera obbligazione, comune alla disciplina delle obbligazioni solidali, richiamata in materia dall'art. 1317 c.c, non sia oggettivamente suscettibile dell'effetto liberatorio parziale nei confronti degli altri creditori previsto dall'art. 1301 c.c. nell'ipotesi di remissione di uno dei creditori; ciò, peraltro, non comporta la risolubilità del contratto per l'impossibilità di richiedere una prestazione pro quota dell'obbligazione indivisibile, attesa l'espressa previsione nell'art. 1320 c.c. secondo la quale la remissione di uno dei creditori non determina la liberazione del debitore nei confronti degli altri creditori e il loro diritto di domandare la prestazione indivisibile è condizionato, in tal caso, unicamente all'addebito o al rimborso del valore della parte di colui che ha fatto la remissione.
Corte di Cassazione Sez. 2 - , Sentenza n. 27320 del 17/11/2017
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Contratto
Preliminare
Compromesso
Corte
Cassazione
27320
2017

Proprietà superficiaria e piena proprietà - Differenze - Contratto preliminare relativo al trasferimento della proprietà, senza ulteriore specificazione - Oggetto - Trasferimento della piena proprietà - Titolarità, in capo al promittente alienante, della sola proprietà superficiaria - Conseguenze
La proprietà superficiaria deve ritenersi un diritto ontologicamente diverso da quello di piena proprietà, cosicché, ove - nell'ambito di un contratto preliminare di compravendita - il promittente venditore si sia obbligato a trasferire al promissario acquirente la proprietà piena di un immobile del quale abbia soltanto la proprietà superficiaria, ricorre la figura dell'"aliud pro alio", che legittima l'azione per la risoluzione del contratto, ai sensi dell'art. 1453 c.c..; ove, poi, la promessa di vendita abbia ad oggetto la proprietà di un immobile senza ulteriore specificazione, deve presumersi che si tratti della piena proprietà, spettando al promittente venditore l'onere di provare che il promissario acquirente era a conoscenza dell’inerenza dell’obbligo alla sola proprietà superficiaria.
Corte di Cassazione, Sez. 2 - , Ordinanza n. 23547 del 09/10/2017
Contratto
Preliminare
Compromesso
Corte
Cassazione
23547
2017

Nullità ex art. 40 della legge n. 47 del 1985 - Ambito di applicazione - Preliminare di vendita di immobile irregolare dal punto di vista urbanistico - Esclusione – Fondamento.
La sanzione della nullità prevista dall'art. 40 della legge n. 47 del 1985, con riferimento a vicende negoziali relative ad immobili privi della necessaria concessione edificatoria, trova applicazione nei soli contratti con effetti traslativi e non anche con riguardo ai contratti con efficacia obbligatoria, quale il preliminare di vendita.
Corte di Cassazione Sez. 3 - , Ordinanza n. 21942 del 21/09/2017

Soggetto passivo dell'imposta - Proprietario di un bene oggetto di preliminare di compravendita con consegna anticipata del bene - Promissario acquirente - Assoggettabilità ad imposta - Esclusione - Ragioni.
In tema di imposta comunale sugli immobili (ICI), dalla lettura combinata degli artt. 1 e 3 del d.lgs. n. 504 del 1992 si evince che soggetto passivo dell'imposta può essere soltanto il proprietario o il titolare di un diritto reale di godimento sull'immobile. Ne deriva che, non potendo ritenersi soggetto passivo dell'imposta il promissario acquirente sulla base del contratto preliminare ad effetti anticipati, in quanto mero detentore qualificato, tenuto al pagamento dell'imposta è unicamente il proprietario dell'immobile compromesso in vendita.
Corte di Cassazione Sez. 5 - , Ordinanza n. 14119 del 07/06/2017

Soggetto passivo dell'imposta - Proprietario di un bene oggetto di preliminare di compravendita con consegna anticipata del bene - Promissario acquirente - Assoggettabilità ad imposta - Esclusione - Ragioni.
In tema di imposta comunale sugli immobili (ICI), dalla lettura combinata degli artt. 1 e 3 del d.lgs. n. 504 del 1992 si evince che soggetto passivo dell'imposta può essere soltanto il proprietario o il titolare di un diritto reale di godimento sull'immobile. Ne deriva che, non potendo ritenersi soggetto passivo dell'imposta il promissario acquirente sulla base del contratto preliminare ad effetti anticipati, in quanto mero detentore qualificato, tenuto al pagamento dell'imposta è unicamente il proprietario dell'immobile compromesso in vendita.
Corte di Cassazione Sez. 5, Ordinanza n. 14119 del 07/06/2017

Preliminare di vendita - Domanda del promissario acquirente di esecuzione specifica dell'obbligo di contrarre - Contestuale contestazione del maggior prezzo preteso dal promittente alienante - Offerta del prezzo ex art. 2932, comma 2, c.c. - Necessità - Esclusione - Condizioni.
In materia di contratto preliminare, il promissario acquirente che proponga domanda di esecuzione specifica dell’obbligo di concludere il contratto e chieda, contestualmente, l’accertamento dell’importo da corrispondere al promittente alienante, contestando la pretesa di maggior prezzo avanzata da quest’ultimo, non deve necessariamente procedere all’offerta ex art. 2932, comma 2, c.c., ove il pagamento non sia esigibile al momento della domanda, ma a quello della stipulazione del contratto definitivo.
Corte di Cassazione Sez. 3, Ordinanza n. 13707 del 31/05/2017
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Contratto
Preliminare
Compromesso
Corte
Cassazione
13707
2017

"Pactum fiduciae" riguardante beni immobili - Forma scritta "ad substantiam" - Necessità - Fondamento.
Il "pactum fiduciae", con il quale il fiduciario si obbliga a modificare la situazione giuridica a lui facente capo a favore del fiduciante o di altro soggetto da costui designato, richiede, allorché riguardi beni immobili, la forma scritta ad "substantiam", atteso che esso è sostanzialmente equiparabile al contratto preliminare per il quale l'art. 1351 c.c. prescrive la stessa forma del contratto definitivo.
Corte di Cassazione Sez. 2, Ordinanza n. 13216 del 25/05/2017
REQUISITI
ELEMENTI DEL CONTRATTO
CONTRATTI

Vendita - promessa di vendita - In genere - Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 10297 del 26/04/2017
Al contratto preliminare di compravendita di immobili stipulato dopo l'entrata in vigore della l. n. 47 del 1985 non è applicabile la sanzione della nullità, prevista dall'art. 15 della l. n. 10 del 1977, in relazione agli atti giuridici aventi ad oggetto unità edilizie costruite in assenza di concessione, essendo stata detta disposizione interamente sostituita da quelle di cui al capo primo della citata l. n. 47.
Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 10297 del 26/04/2017

Società cooperativa edilizia - Trasferimento dell'immobile - Fattispecie a formazione progressiva - Prenotazione dell'alloggio - Contratto preliminare - Assegnazione dell'alloggio - Contratto definitivo - Conseguenze.
In tema di società cooperativa edilizia, il trasferimento dell'immobile prevede una fattispecie a formazione progressiva, la cui prima fase, presupponente l'acquisizione dello "status" di socio da parte dell'assegnatario e la prenotazione dell'alloggio, deve qualificarsi come contratto preliminare, perché con l'individuazione del bene e del corrispettivo nasce l'obbligo per la società di prestare il proprio consenso al trasferimento, e la cui seconda fase, consistente nella successiva assegnazione dell'alloggio, si identifica con il contratto definitivo; ne consegue che, in caso di fallimento della cooperativa, è in facoltà del curatore, prima dell'assegnazione, di sciogliersi dal contratto preliminare, ai sensi dell'art. 72, comma 4, l. fall.
Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 23514 del 18/11/2016

Crediti sorti in occasione ed in funzione di procedure concorsuali - Distinzione - Contratto preliminare autorizzato dal giudice delegato al concordato preventivo - Successivo scioglimento, ad parte del curatore, ex art. 72 l.fall. - Credito per restituzione della caparra versata - Prededucibilità - Sussistenza - Fondamento.
L'art. 111, comma 2, l.fall., considerando prededucibili i crediti «sorti in occasione o in funzione» delle procedure concorsuali, li individua, alternativamente, sulla base di un duplice criterio, cronologico e teleologico, il primo dei quali va implicitamente integrato con la riferibilità del credito all'attività degli organi della procedura. Pertanto, il credito per restituzione della caparra versata in relazione ad un preliminare di compravendita immobiliare che, autorizzato dal giudice delegato nel corso del concordato preventivo precedente il fallimento della promittente venditrice, sia stato successivamente sciolto, per volontà del curatore e con efficacia retroattiva, ex art. 72 l.fall., è prededucibile nel suddetto fallimento, non ostandovi l'avvenuto scioglimento di quel contratto, né l'eventuale sua nullità, atteso che l'attività degli organi della procedura genera crediti prededucibili indipendentemente dalla verifica in concreto della loro funzionalità rispetto alle esigenze della stessa.
Sez. 6 - 1, Ordinanza n. 20113 del 07/10/2016

esecuzione specifica dell'obbligo di concludere il contratto - preliminare di vendita di bene da acquistarsi in comunione - Considerazione del bene come un "unicum" inscindibile - Presunzione - Scelta del curatore del fallimento del promissario coacquirente di scioglimento dal contratto - Conseguenze - Esercizio dell'azione ex art. 2932 c.c. nei confronti degli altri - Esclusione - Fondamento.
Qualora un contratto preliminare abbia ad oggetto un bene da acquistarsi in comunione, si deve presumere, salvo che risulti il contrario, che le parti lo abbiano considerato un "unicum" inscindibile. Ne consegue che la scelta del curatore del fallimento del promissario coacquirente di scioglimento dal rapporto ex art. 72 l.fall. determina la caducazione complessiva del vincolo contrattuale e preclude al promittente venditore la possibilità di esercitare l'azione di esecuzione in forma specifica nei confronti degli altri.
Corte di Cassazione Sez. 1, Sentenza n. 12462 del 16/06/2016
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Contratto
Preliminare
Compromesso
Corte
Cassazione
12462
2016

Contratto preliminare di vendita immobiliare - Indicazione dei dati catastali - Necessità - Esclusione.
Il requisito della determinatezza o determinabilità dell'oggetto di un preliminare di vendita di immobile non postula la specificazione dei dati catastali, trattandosi di indicazione rilevante ai fini della trascrizione, ma non indispensabile per la sicura identificazione del bene, evincibile anche da altri dati.
Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 11237 del 31/05/2016
REQUISITI
ELEMENTI DEL CONTRATTO
CONTRATTI

Contratto preliminare di vendita immobiliare - Indicazione dei dati catastali - Necessità - Esclusione.
Il requisito della determinatezza o determinabilità dell'oggetto di un preliminare di vendita di immobile non postula la specificazione dei dati catastali, trattandosi di indicazione rilevante ai fini della trascrizione, ma non indispensabile per la sicura identificazione del bene, evincibile anche da altri dati.
Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 11237 del 31/05/2016

Contratto preliminare di vendita immobiliare - Indicazione dei dati catastali - Necessità - Esclusione.
Il requisito della determinatezza o determinabilità dell'oggetto di un preliminare di vendita di immobile non postula la specificazione dei dati catastali, trattandosi di indicazione rilevante ai fini della trascrizione, ma non indispensabile per la sicura identificazione del bene, evincibile anche da altri dati.
Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 11237 del 31/05/2016

Irregolarità edilizie - Rimedi a favore del promissario acquirente - Legittimazione a chiedere la concessione in sanatoria - Fondamento.
In tema di contratto preliminare, il promissario acquirente è legittimato, al fine di sanare l'irregolarità urbanistica dell'immobile promesso ed evitare il rischio della sua demolizione, a presentare istanza di concessione edilizia in sanatoria senza necessità del consenso, od anche contro la volontà, del proprietario del bene, restando distinto il regime della sanatoria, quanto a presupposti ed elementi propri, da quello della concessione edilizia.
Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 11039 del 27/05/2016
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Contratto
Preliminare
Compromesso
Corte
Cassazione
11039
2016

Irregolarità edilizie - Rimedi a favore del promissario acquirente - Legittimazione a chiedere la concessione in sanatoria - Fondamento.
In tema di contratto preliminare, il promissario acquirente è legittimato, al fine di sanare l'irregolarità urbanistica dell'immobile promesso ed evitare il rischio della sua demolizione, a presentare istanza di concessione edilizia in sanatoria senza necessità del consenso, od anche contro la volontà, del proprietario del bene, restando distinto il regime della sanatoria, quanto a presupposti ed elementi propri, da quello della concessione edilizia.
Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 11039 del 27/05/2016
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Contratto
Preliminare
Compromesso
Corte
Cassazione
11039
2016

Stipula del contratto definitivo - Unica fonte di obbligazioni - Sopravvivenza del contratto preliminare - Condizioni. Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 15585 del 11/07/2007
Nel caso in cui al contratto preliminare, sia seguita la stipula del definitivo, quest'ultimo costituisce l'unica fonte dei diritti e delle obbligazioni inerenti al negozio voluto, in quanto il contratto preliminare, determinando soltanto l'obbligo reciproco della stipulazione del contratto definitivo, resta superato da questo, la cui disciplina può anche non conformarsi a quella del preliminare, salvo che le parti non abbiano espressamente previsto che essa sopravviva.
Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 15585 del 11/07/2007
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Contratto
Preliminare
Compromesso
Corte
Cassazione
15585
2007

Contratto preliminare - Distinzione dal contratto definitivo - Criteri - Valutazione rimessa al giudice di merito - Sindacabilità in sede di legittimità - Limiti - Fattispecie. Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 24150 del 20/11/2007
Lo stabilire se le parti abbiano inteso stipulare un contratto definitivo ovvero un contratto preliminare di compravendita, rimettendo l'effetto traslativo ad una successiva manifestazione di consenso, si risolve in un accertamento di fatto riservato al giudice di merito; tale accertamento è incensurabile in Cassazione se è sorretto da una motivazione sufficiente ed esente da vizi logici o da errori giuridici e sia il risultato di un'interpretazione condotta nel rispetto delle regole di ermeneutica contrattuale dettate dagli art. 1362 e s. cod. civ. (Nella specie, la S.C. ha confermato la sentenza di merito, la quale aveva accertato che le parti avevano dato vita ad un contratto preliminare di vendita di immobili, per la denominazione in tal senso assegnata nelle scritture ed il solo impiego dell'espressione "vende" e non anche "compera",anche in relazione alla condotta successiva).
Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 24150 del 20/11/2007

Preliminare di vendita - Consegna del bene anteriormente alla stipula del contratto definitivo - Inidoneità del bene consegnato o mancanza nello stesso delle qualità promesse - Tutela del promittente compratore - Azione di risoluzione del preliminare - Ammissibilità - Azione ex art. 2932 c.c. ed azione di riduzione del prezzo - Ammissibilità in via alternativa.
In tema di contratto preliminare, la consegna dell'immobile, effettuata prima della stipula del definitivo non determina la decorrenza del termine di decadenza per opporre i vizi noti, né comunque di quello di prescrizione, presupponendo l'onere della tempestiva denuncia l'avvenuto trasferimento del diritto, sicché il promissario acquirente, anticipatamente immesso nella disponibilità materiale del bene, risultato successivamente affetto da vizi, può chiedere l'adempimento in forma specifica del preliminare, ai sensi dell'art. 2932 c.c., e contemporaneamente agire con l'azione "quanti minoris" per la diminuzione del prezzo, senza che gli si possa opporre la decadenza o la prescrizione.
Corte di Cassazione Sez. 1, Sentenza n. 7584 del 15/04/2016
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Contratto
Preliminare
Compromesso
Corte
Cassazione
7584
2016

Documento firmato da una sola parte - Sufficienza - Condizioni - Successiva adesione del contraente non firmatario - Requisiti - Revoca del proponente - Ammissibilità - Forma e limiti - Fattispecie.
In tema di contratti soggetti alla forma scritta "ad substantiam" (nella specie, preliminare di vendita immobiliare), l'operatività del principio secondo cui il perfezionarsi del negozio può avvenire anche in base ad un documento firmato da una sola parte, ove risulti una successiva adesione, anche implicita, del contraente non firmatario, contenuta in atto scritto diretto alla controparte, presuppone che detto documento abbia tutti i requisiti necessari ad integrare una volontà contrattuale, ivi compresa l'individuazione o quantomeno l'individuabilità del destinatario della dichiarazione, e che, inoltre, tale volontà non sia stata revocata dal proponente (come nella specie, con il ritiro del duplice originale della scheda contrattuale) prima che lo stesso abbia avuto notizia, anche in forma verbale o "per facta concludentia", purché in modo idoneo a giungere a conoscenza dell'altra parte, dell'accettazione della controparte.
Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 7543 del 15/04/2016

Preliminare di vendita - Consegna del bene anteriormente alla stipula del contratto definitivo - Inidoneità del bene consegnato o mancanza nello stesso delle qualità promesse - Tutela del promittente compratore - Azione di risoluzione del preliminare - Ammissibilità - Azione ex art. 2932 c.c. ed azione di riduzione del prezzo - Ammissibilità in via alternativa.
Edilizia popolare ed economica - i.a.c.p. - istituti autonomi case popolari – In genere.
In tema di contratto preliminare, la consegna dell'immobile, effettuata prima della stipula del definitivo non determina la decorrenza del termine di decadenza per opporre i vizi noti, né comunque di quello di prescrizione, presupponendo l'onere della tempestiva denuncia l'avvenuto trasferimento del diritto, sicché il promissario acquirente, anticipatamente immesso nella disponibilità materiale del bene, risultato successivamente affetto da vizi, può chiedere l'adempimento in forma specifica del preliminare, ai sensi dell'art. 2932 c.c., e contemporaneamente agire con l'azione "quanti minoris" per la diminuzione del prezzo, senza che gli si possa opporre la decadenza o la prescrizione.
Corte di Cassazione Sez. 1, Sentenza n. 7584 del 15/04/2016
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Contratto
Preliminare
Compromesso
Corte
Cassazione
7584
2016

Successione di contratti con obbligo di forma scritta "ad substantiam" - Contratto definitivo - Disciplina di quest'ultimo difforme da quella prevista nel preliminare - Ammissibilità - Consenso formatosi fuori dell'atto scritto - Irrilevanza - Fattispecie.
In caso di costituzione progressiva di un rapporto giuridico attraverso la stipulazione di una pluralità di atti successivi (nella specie, relativa ad una compravendita di un terreno edificabile, un preliminare e una successiva transazione), tutti soggetti alla forma scritta "ad substantiam", la fonte esclusiva dei diritti e delle obbligazioni inerenti al particolare negozio voluto va comunque individuata nel contratto definitivo, restando i negozi precedenti superati dalla nuova manifestazione di volontà, che può anche non conformarsi del tutto agli impegni già assunti (nella specie, la presenza di una clausola penale per il caso di mancato ottenimento della concessione edilizia, poi non più prevista nel definitivo), senza che assuma rilievo un eventuale consenso formatosi fuori dell'atto scritto, trattandosi di atti vincolati.
Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 7064 del 11/04/2016
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Contratto
Preliminare
Compromesso
Corte
Cassazione
7064
2016

Successione di contratti con obbligo di forma scritta "ad substantiam" - Contratto definitivo - Disciplina di quest'ultimo difforme da quella prevista nel preliminare - Ammissibilità - Consenso formatosi fuori dell'atto scritto - Irrilevanza - Fattispecie.
In caso di costituzione progressiva di un rapporto giuridico attraverso la stipulazione di una pluralità di atti successivi (nella specie, relativa ad una compravendita di un terreno edificabile, un preliminare e una successiva transazione), tutti soggetti alla forma scritta "ad substantiam", la fonte esclusiva dei diritti e delle obbligazioni inerenti al particolare negozio voluto va comunque individuata nel contratto definitivo, restando i negozi precedenti superati dalla nuova manifestazione di volontà, che può anche non conformarsi del tutto agli impegni già assunti (nella specie, la presenza di una clausola penale per il caso di mancato ottenimento della concessione edilizia, poi non più prevista nel definitivo), senza che assuma rilievo un eventuale consenso formatosi fuori dell'atto scritto, trattandosi di atti vincolati.
Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 7064 del 11/04/2016
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Contratto
Preliminare
Compromesso
Corte
Cassazione
7064
2016

Contratto preliminare riguardante il trasferimento, la costituzione o l'estinzione di diritti reali immobiliari - Risoluzione consensuale - Forma scritta "ad substantiam" - Necessità - Fondamento. Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 13290 del 26/06/2015
La risoluzione consensuale di un contratto preliminare riguardante il trasferimento, la costituzione o l'estinzione di diritti reali immobiliari è soggetta al requisito della forma scritta "ad substantiam", al pari del contratto risolutorio di un definitivo, rientrante nell'espressa previsione dell'art. 1350 cod. civ., in quanto la ragione giustificativa dell'assoggettamento del preliminare alla forma ex art. 1351 cod. civ. - da ravvisare nell'incidenza che esso spiega su diritti reali immobiliari, sia pure in via mediata, tramite l'assunzione di obbligazioni - si pone in termini identici per il contratto risolutorio del preliminare stesso.
Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 13290 del 26/06/2015
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Contratto
Preliminare
Compromesso
Corte
Cassazione
13290
2015

Preliminare di vendita per persona da nominare - Revocatoria dell'acquisto del nominato - Stati soggettivi - Valutazione - Criteri. Corte di Cassazione Sez. 3, Sentenza n. 9595 del 12/05/2015
In tema di preliminare di vendita per persona da nominare, ove l'acquisto del terzo per "electio amici" del promissario acquirente sia impugnato in revocatoria, l'elemento soggettivo richiesto dall'art. 2901, primo comma, n. 2, cod. civ. deve essere valutato riguardo al nominato e al momento di accettazione della nomina, mentre, se tale valutazione dà esito negativo, prevalgono gli stati soggettivi del nominante, trovando applicazione l'art. 1391 cod. civ.
Corte di Cassazione Sez. 3, Sentenza n. 9595 del 12/05/2015

Risoluzione del contratto - Condizioni - Proposizione della domanda di risoluzione - Liberazione della cosa dal vincolo - Ammissibilità - Rapporto tra domanda di risoluzione e domanda di adempimento. Corte di Cassazione, Sez. 6 - 2, Ordinanza n. 16388 del 05/08/2015
In materia di vendita di cosa gravata da garanzie reali o altri vincoli non dichiarati dal venditore e ignorati dal compratore, l'art. 1482 c.c., applicabile indifferentemente alla vendita perfetta e al preliminare di vendita, mentre attribuisce al compratore la facoltà di sospendere il pagamento del prezzo, subordina tuttavia la risoluzione del contratto per inadempimento all'inutile decorso del termine stabilito dal giudice per liberare la cosa dai vincoli. Ne consegue che la domanda giudiziale di risoluzione, in deroga alla disposizione dell'art. 1453, comma 3, c.c., non ha l'effetto immediato di precludere alla parte inadempiente la possibilità di adempiere la propria obbligazione, cioè di liberare la cosa dal vincolo, sicché, ove il promittente venditore liberi tempestivamente la cosa venduta dal vincolo, deve ritenersi consentito al compratore, in deroga al citato art. 1453, di domandare l'adempimento del preliminare di vendita in luogo della risoluzione di esso.
Corte di Cassazione, Sez. 6 - 2, Ordinanza n. 16388 del 05/08/2015

Modifica della domanda ex art. 183 cod. proc. civ. - Possibilità - Oggetto - Limiti - Sostituzione della domanda ex art. 2932 cod. civ. con quella di accertamento dell'avvenuto effetto traslativo - Ammissibilità. Corte di Cassazione Sez. U, Sentenza n. 12310 del 15/06/2015
Procedimento civile - domanda giudiziale - nuova domanda - Corte di Cassazione Sez. U, Sentenza n. 12310 del 15/06/2015
Contratti in genere - contratto preliminare (compromesso) - esecuzione specifica dell'obbligo di concludere il contratto - Corte di Cassazione Sez. U, Sentenza n. 12310 del 15/06/2015
La modificazione della domanda ammessa ex art. 183 cod. proc. civ. può riguardare anche uno o entrambi gli elementi oggettivi della stessa ("petitum" e "causa petendi"), sempre che la domanda così modificata risulti comunque connessa alla vicenda sostanziale dedotta in giudizio e senza che, perciò solo, si determini la compromissione delle potenzialità difensive della controparte, ovvero l'allungamento dei tempi processuali. Ne consegue l'ammissibilità della modifica, nella memoria ex art. 183 cod. proc. civ., dell'originaria domanda formulata ex art. 2932 cod. civ. con quella di accertamento dell'avvenuto effetto traslativo.
Corte di Cassazione Sez. U, Sentenza n. 12310 del 15/06/2015

Ratifica del preliminare di vendita immobiliare - Citazione con la quale il rappresentato chiede la risoluzione per inadempimento del promissario acquirente - Idoneità - Fondamento. Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 11453 del 03/06/2015
L'atto scritto di ratifica del preliminare di vendita immobiliare stipulato dal "falsus procurator" può essere costituito dall'atto di citazione col quale il rappresentato chiede la risoluzione per inadempimento del promissario acquirente, in quanto tale domanda implica l'univoca volontà del "dominus" di far proprio l'operato del rappresentante senza poteri.
Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 11453 del 03/06/2015

Preliminare di vendita di cosa altrui - Adesione del proprietario - Effetti - Azione ex art. 2932 cod. civ. - Esercizio del promissario acquirente contro il proprietario - Ammissibilità - Esclusione. Corte di Cassazione, Sez. 2, Sentenza n. 18097 del 20/08/2014
Il contratto preliminare di vendita di cosa altrui rimane pur sempre una fattispecie bilaterale tra promittente venditore e promissario acquirente, sicché il proprietario che vi aderisca non assume alcun obbligo diretto nei confronti del promissario acquirente e non può da lui essere convenuto con l'azione ex art. 2932 cod. civ., restando obbligato esclusivamente verso il promittente alienante.
Corte di Cassazione, Sez. 2, Sentenza n. 18097 del 20/08/2014

Sentenza costitutiva - Effetti - Accertamento dell'attuazione del vincolo definitivo - - Limiti. Corte di Cassazione, Sez. 6 - 2, Sentenza n. 18467 del 01/09/2014
In tema di contratto preliminare, la sentenza emessa ai sensi dell'art. 2932 cod. civ., sostituendosi al contratto definitivo di cui sia mancata la spontanea conclusione, si limita, di regola, a surrogarne gli effetti, senza che la funzione costitutiva di essa implichi alcun accertamento circa la successiva attuazione del vincolo in senso conforme al pattuito, salvo che ciò sia stato oggetto di un'apposita pronuncia ovvero si tratti di contratto definitivo cosiddetto autoesecutivo, il quale non richiede l'adempimento di nessuna obbligazione.
Corte di Cassazione, Sez. 6 - 2, Sentenza n. 18467 del 01/09/2014
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Contratto
Preliminare
Compromesso
Corte
Cassazione
18467
2014

Compatibilità con contratto definitivo - Condizioni - Conseguenze. Corte di Cassazione, Sez. 2, Sentenza n. 17401 del 30/07/2014
La caparra confirmatoria, sebbene più congeniale al contratto preliminare, non è incompatibile col contratto definitivo, quando l'esecuzione di una prestazione (nella specie, saldo del prezzo) sia differita ad un momento successivo alla conclusione del contratto medesimo, in tal caso la pattuizione della caparra essendo irrilevante, quindi, per affermare la natura preliminare, anziché definitiva, del contratto.
Corte di Cassazione, Sez. 2, Sentenza n. 17401 del 30/07/2014
CAPARRA CONFIRMATORIA
CONTRATTI

Preliminare di vendita - Accertamento della assenza di "causa adquirendi" per incommerciabilità del bene - Declaratoria di nullità del contratto - Obblighi restitutori e indennitari per danni alla cosa - Sussistenza - Compenso per l'uso della cosa da parte del promissario acquirente - Esclusione - Fattispecie. Corte di Cassazione, Sez. 3, Sentenza n. 16757 del 23/07/2014
In mancanza di una "causa adquirendi" per l'accertata incommerciabilità del bene promesso in vendita (nella specie, per la realizzazione del manufatto su terreno demaniale), la declaratoria di nullità del contratto preliminare per violazione di norme imperative, della quale entrambi i contraenti siano stati partecipi, comporta l'accoglimento delle richieste del venditore di restituzione del bene e di pagamento dell'indennizzo per la diminuzione di valore dell'immobile (nella specie, a causa di un incendio fortuitamente divampato) quando era nella disponibilità del promissario acquirente, mentre non spetta alcun compenso per l'uso che della cosa abbia fatto quest'ultimo nel medesimo arco di tempo.
Corte di Cassazione, Sez. 3, Sentenza n. 16757 del 23/07/2014
NULLITA' DEL CONTRATTO
CONTRATTI

Preliminare di vendita di immobile solo parzialmente difforme dalla concessione - Emanazione della sentenza ex art. 2932 cod. civ. - Preclusione ex art. 40 della legge n. 47 del 1985 - Insussistenza - Fondamento - Fattispecie. Corte di Cassazione, Sez. 2, Sentenza n. 8081 del 07/04/2014
Ai sensi dell'art. 40 della legge 28 febbraio 1985, n. 47, l'irregolarità urbanistica che non oltrepassa la soglia della parziale difformità dalla concessione (nella specie, presenza di scala esterna) non impedisce l'emanazione della sentenza ex art. 2932 cod. civ., perché il corrispondente negozio di trasferimento non sarebbe nullo.
Corte di Cassazione, Sez. 2, Sentenza n. 8081 del 07/04/2014
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Contratto
Preliminare
Compromesso
Corte
Cassazione
8081
2014

Recesso di un promissario acquirente - Diritto dell'altro alla stipula del definitivo e all'azione ex art. 2932 cod. civ. - Fondamento. Corte di Cassazione, Sez. 2, Sentenza n. 5776 del 12/03/2014
La "parte negoziale", quale entità soggettiva di imputazione delle posizioni attive e passive nascenti dal contratto, è insensibile alle proprie mutazioni interne, sicché, qualora un promissario acquirente receda dal preliminare di compravendita, l'altro può pretendere la stipula del definitivo e agire ai sensi dell'art. 2932 cod. civ., facendosi carico dell'intero prezzo.
Corte di Cassazione, Sez. 2, Sentenza n. 5776 del 12/03/2014
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Contratto
Preliminare
Compromesso
Corte
Cassazione
5776
2014

Promessa di vendita effettuata da un comproprietario "pro indiviso" - Trasferimento coattivo ex art. 2932 cod. civ. della quota appartenente allo stipulante - Impossibilità.
In caso di preliminare di vendita di un bene immobile, concluso da uno solo dei comproprietari "pro indiviso", si deve escludere la facoltà del promissario acquirente di richiedere ex art. 2932 cod. civ. il trasferimento coattivo, limitatamente alla quota appartenente allo stipulante, non essendo consentito, in via giudiziale, costituire un rapporto giuridico diverso da quello voluto dalle parti con il preliminare, in quanto l'esecuzione in forma specifica dell'obbligo di concludere un contratto è ammessa, ex art. 2932, primo comma, cod. civ., solo "qualora sia possibile".
Corte di Cassazione Sez. 6 - 2, Ordinanza n. 21286 del 08/10/2014
Contratto
Preliminare
Compromesso
Corte
Cassazione
21286
2014

accordi amichevoli - Opzione del proprietario per la cessione volontaria - Effetti - Obbligo a contrarre della P.A. - Insussistenza - Fondamento. Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 9990 del 08/05/2014
In tema di espropriazione per pubblica utilità, la scelta del proprietario per la cessione volontaria del bene non obbliga la P.A. a contrarre, essa conservando il potere discrezionale di chiudere il procedimento con atto d'autorità, fermo il diritto dell'espropriato al beneficio economico ex art. 12 della legge 22 ottobre 1971, n. 865 (applicabile "ratione temporis").
Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 9990 del 08/05/2014

Promissario acquirente di immobile in costruzione avente causa dal promissario acquirente del terreno edificabile - Intervento nel giudizio di risoluzione del primo preliminare introdotto dal promittente venditore del terreno - Ammissibilità - Fondamento - Qualificazione adesiva dipendente - Conseguenze.
Il promissario acquirente di un immobile in costruzione, avente causa dal promissario acquirente del terreno edificabile destinato ad ospitarlo, ha interesse ad intervenire nel giudizio di risoluzione per inadempimento del primo preliminare, introdotto dal promittente venditore del terreno, per sostenere le ragioni del proprio dante causa, onde evitare che il venir meno del primo contratto pregiudichi l'effetto traslativo oggetto del secondo preliminare; quale interventore adesivo dipendente, tuttavia, egli non può ampliare il tema del contendere, proponendo domanda di esecuzione in forma specifica ex art. 2932 cod. civ. nei confronti del suo dante causa.
Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 23969 del 22/10/2013
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Contratto
Preliminare
Compromesso
Corte
Cassazione
23969
2013

Promissario acquirente di immobile in costruzione avente causa dal promissario acquirente del terreno edificabile - Intervento nel giudizio di risoluzione del primo preliminare introdotto dal promittente venditore del terreno - Ammissibilità - Fondamento - Qualificazione adesiva dipendente - Conseguenze. Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 23969 del 22/10/2013
Il promissario acquirente di un immobile in costruzione, avente causa dal promissario acquirente del terreno edificabile destinato ad ospitarlo, ha interesse ad intervenire nel giudizio di risoluzione per inadempimento del primo preliminare, introdotto dal promittente venditore del terreno, per sostenere le ragioni del proprio dante causa, onde evitare che il venir meno del primo contratto pregiudichi l'effetto traslativo oggetto del secondo preliminare; quale interventore adesivo dipendente, tuttavia, egli non può ampliare il tema del contendere, proponendo domanda di esecuzione in forma specifica ex art. 2932 cod. civ. nei confronti del suo dante causa.
Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 23969 del 22/10/2013
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Contratto
Preliminare
Compromesso
Corte
Cassazione
23969
2013

Costituzione della repubblica - straniero (condizione dello) - Straniero regolarmente soggiornante nel territorio dello Stato - Acquisto di immobile da adibire ad abitazione o sede dell'attività lavorativa - Deroga al principio di reciprocità ex art. 16 delle preleggi - Sussistenza - Fondamento.
Anche per le relazioni negoziali sottratte, "ratione temporis", all'applicazione del d.lgs. 25 luglio 1998, n. 286 (il cui art. 2, comma 2, prevede che "lo straniero regolarmente soggiornante nel territorio dello Stato gode dei diritti in materia civile attribuiti al cittadino italiano"), lo straniero, se titolare del permesso di soggiorno, è capace, in deroga al principio di reciprocità di cui all'art. 16 delle preleggi, di rendersi acquirente di un immobile da adibire ad abitazione o a sede della propria attività lavorativa, atteso che l'accesso alla proprietà di tale bene è favorita nei riguardi di "tutti" dall'art. 42, secondo comma, Cost., costituendo la stabilità e la sicurezza economica, che la proprietà personale del bene suddetto è in grado di assicurare, uno strumento di integrazione di ciascuno nella comunità nazionale. Ne consegue che il contratto preliminare diretto a tale acquisto non è nullo, a prescindere dalla verifica del trattamento di fatto riservato al cittadino italiano nell'ordinamento di appartenenza dello straniero contraente.
Corte di Cassazione, Sez. 2, Sentenza n. 7210 del 21/03/2013

Inadempimento del promittente venditore di un beni immobile - Risarcimento del danno dovuto al promissario acquirente - Liquidazione - Criteri.
Il risarcimento del danno, imputabile al promittente venditore per la mancata stipulazione del contratto definitivo di vendita di un bene immobile, consiste nella differenza tra il valore commerciale del bene medesimo al momento in cui l'inadempimento è divenuto definitivo (che, in caso di vendita a terzi, coincide con la trascrizione dell'atto) ed il prezzo pattuito.
Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 14714 del 30/08/2012
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Contratto
Preliminare
Compromesso
Corte
Cassazione
14714
2012

Successione a titolo particolare nel diritto controverso - Nozione - Interpretazione costituzionalmente orientata - Garanzia di possibilità difensive per l'acquirente equivalenti a quelle del dante causa - Necessità - Conseguenze - Natura reale o personale dell'azione vertente tra le parti originarie - Irrilevanza - Fattispecie. Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 12305 del 17/07/2012
La successione a titolo particolare nel diritto controverso, di cui all'art. 111 cod. proc. civ., alla luce di un'interpretazione costituzionalmente orientata dal principio del giusto processo, coniugato con il diritto di difesa (artt. 111 e 24 Cost.), si ha indipendentemente dalla natura, reale o personale, dell'azione fatta valere tra le parti originarie, dovendosi garantire all'acquirente, il quale intenda intervenire nel processo, le stesse possibilità di difesa spettanti al suo dante causa contro le deduzioni avversarie, e potendosi, invece, rivelare per lo stesso acquirente pregiudizievole la soggezione all'efficacia riflessa della sentenza "inter alios", impugnabile soltanto nell'ambito delle difese esercitate dall'alienante. Ne consegue che l'acquirente di un immobile deve essere considerato successore nel diritto controverso, agli effetti dell'art. 111 cod. proc. civ., nel processo avente ad oggetto la validità, la risoluzione o l'esecuzione di un contratto preliminare, relativo allo stesso bene, stipulato in precedenza tra il dante causa ed un terzo.
Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 12305 del 17/07/2012

Successione a titolo particolare nel diritto controverso - Nozione - Interpretazione costituzionalmente orientata - Garanzia di possibilità difensive per l'acquirente equivalenti a quelle del dante causa - Necessità - Conseguenze - Natura reale o personale dell'azione vertente tra le parti originarie - Irrilevanza - Fattispecie.
La successione a titolo particolare nel diritto controverso, di cui all'art. 111 cod. proc. civ., alla luce di un'interpretazione costituzionalmente orientata dal principio del giusto processo, coniugato con il diritto di difesa (artt. 111 e 24 Cost.), si ha indipendentemente dalla natura, reale o personale, dell'azione fatta valere tra le parti originarie, dovendosi garantire all'acquirente, il quale intenda intervenire nel processo, le stesse possibilità di difesa spettanti al suo dante causa contro le deduzioni avversarie, e potendosi, invece, rivelare per lo stesso acquirente pregiudizievole la soggezione all'efficacia riflessa della sentenza "inter alios", impugnabile soltanto nell'ambito delle difese esercitate dall'alienante. Ne consegue che l'acquirente di un immobile deve essere considerato successore nel diritto controverso, agli effetti dell'art. 111 cod. proc. civ., nel processo avente ad oggetto la validità, la risoluzione o l'esecuzione di un contratto preliminare, relativo allo stesso bene, stipulato in precedenza tra il dante causa ed un terzo.
Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 12305 del 17/07/2012

Sentenza costitutiva ex art. 2932 cod. civ. - Regolamentazione del medesimo assetto di interessi - Necessità - Conseguenze - Pluralità di promissari acquirenti di immobile - Assenza di specificazione delle quote loro spettanti - Attribuzione del bene, in sede di esecuzione in forma specifica, in parti uguali ed indivise - Necessità - Patti di diversa ripartizione intervenuti tra i soli promissari acquirenti - Rilevanza ai sensi e per gli effetti di cui al citato art. 2932 - Esclusione.
In tema di esecuzione specifica dell'obbligo di concludere un contratto ai sensi dell'art. 2932 cod. civ., posto che la sostanziale identità del bene oggetto del trasferimento costituisce elemento indispensabile di collegamento tra contratto preliminare e contratto definitivo, la sentenza che tiene luogo del contratto definitivo non concluso deve necessariamente riprodurre, nella forma del provvedimento giurisdizionale, il medesimo assetto di interessi assunto dalle parti quale contenuto del contratto preliminare, senza possibilità di introdurvi modifiche. Ne consegue che, in assenza di specificazione delle quote spettanti a più promissari acquirenti di un immobile, l'esecuzione in forma specifica del relativo contratto preliminare di compravendita comporta l'attribuzione del bene in parti uguali ed indivise, in virtù dell'applicazione, in via analogica, del principio generale espresso dal primo comma dell'art. 1101 cod. civ., mentre eventuali pattuizioni estranee al contenuto del contratto preliminare intervenute tra i promissari acquirenti circa una eventuale diversa ripartizione del bene assumono esclusivo rilievo nei loro rapporti interni, senza spiegare effetti in sede di esecuzione in forma specifica.
Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 937 del 20/01/2010
Contratto
Preliminare
Compromesso
Corte
Cassazione
937
2010

Compromesso divisionale sottoscritto da uno dei coniugi per la divisione di beni immobili in comproprietà con altri - Giudizio per l'accertamento e l'esecuzione specifica del predetto contratto - Litisconsorzio necessario nei confronti dell'altro coniuge in regime di comunione legale - Sussistenza. Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 12849 del 21/05/2008
Il coniuge in comunione legale dei beni è litisconsorte necessario nel giudizio relativo alla natura giuridica, l'efficacia e l'esecuzione di un contratto, definito "compromesso divisionale", relativo ad immobili appartenenti in comproprietà con terzi all'altro coniuge.
Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 12849 del 21/05/2008

Contratto preliminare - Distinzione dal contratto definitivo - Criteri - Valutazione rimessa al giudice di merito - Sindacabilità in sede di legittimità - Limiti - Fattispecie.
Lo stabilire se le parti abbiano inteso stipulare un contratto definitivo ovvero un contratto preliminare di compravendita, rimettendo l'effetto traslativo ad una successiva manifestazione di consenso, si risolve in un accertamento di fatto riservato al giudice di merito; tale accertamento è incensurabile in Cassazione se è sorretto da una motivazione sufficiente ed esente da vizi logici o da errori giuridici e sia il risultato di un'interpretazione condotta nel rispetto delle regole di ermeneutica contrattuale dettate dagli art. 1362 e s. cod. civ. (Nella specie, la S.C. ha confermato la sentenza di merito, la quale aveva accertato che le parti avevano dato vita ad un contratto preliminare di vendita di immobili, per la denominazione in tal senso assegnata nelle scritture ed il solo impiego dell'espressione "vende" e non anche "compera",anche in relazione alla condotta successiva).
Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 24150 del 20/11/2007

Contratto preliminare di vendita di bene comune indiviso - Disparità delle quote ideali dei comunisti - Solidarietà passiva degli alienanti - Configurabilità - Condizioni - Limiti - Conseguenze.
In caso di stipulazione di un preliminare di vendita di bene in comunione "pro indiviso" sussistono i presupposti dell'obbligazione solidale passiva, e cioè la pluralità dei soggetti, l'identità della prestazione cui sono tenuti i soggetti (la prestazione del consenso alla stipula del contratto definitivo di vendita) e l'identità della fonte dell'obbligazione (il contratto preliminare stipulato), non rimanendo essa esclusa in ragione della eventuale disparità delle quote ideali in titolarità dei medesimi, aspetto questo concernente solamente il rapporto (interno) tra di essi intercorrente - valendo a segnare la proporzione dei reciproci diritti in caso di adempimento solamente da parte di uno o alcuni-, e non anche quello (esterno) con i creditori.
Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 4965 del 11/03/2004

Promessa unilaterale di trasferimento della proprietà di un immobile - contestuale o successiva traduzione in scritto del consenso del promissario acquirente - necessita - mancanza - conseguenze.
La promessa unilaterale di trasferimento della proprietà di un immobile non ha alcun effetto obbligatorio ove non si accerti la traduzione in iscritto - contestuale o successiva - del consenso manifestato dal promissario acquirente. Pertanto, in Mancanza di tale consenso, non sorge a favore di quest'ultimo, o dei suoi eredi, alcun diritto ad un risarcimento del danno, non essendo configurabile, nell' accertata carenza di una valida pattuizione, l'insorgenza di un Obbligo alla prestazione sostitutiva di quella dedotta in contratto.
Corte di Cassazione, Sez. 2, Sentenza n. 6234 del 24/11/1980
fine
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