Rinvio prosecutorio - Divieto di "Reformatio in peius" sulla quantificazione dei danni -Cass. n. 25877/2020Impugnazioni civili - cassazione (ricorso per) - giudizio di rinvio - Rinvio prosecutorio - Oggetto - Divieto di "Reformatio in peius" sulla quantificazione dei danni - Sussistenza – Ragioni - impugnazioni civili - cassazione (ricorso per) - giudizio di rinvio - giudice di rinvio - poteri - In genere.
Nell'ipotesi di rinvio c.d. prosecutorio alla corte d'appello - che si verifica quando la sentenza impugnata sia entrata nel merito della controversia, se del caso accogliendo la domanda risarcitoria e quantificando i danni - la corte territoriale, diversamente da quanto accade nel caso di...
Rinvio prosecutorio- Divieto di "Reformatio in peius" sulla quantificazione dei danni - Cass. n. 25877/2020Impugnazioni civili - cassazione (ricorso per) - giudizio di rinvio - Rinvio prosecutorio - Oggetto - Divieto di "Reformatio in peius" sulla quantificazione dei danni - Sussistenza – Ragioni - impugnazioni civili - cassazione (ricorso per) - giudizio di rinvio - giudice di rinvio - poteri - In genere.
Nell'ipotesi di rinvio c.d. prosecutorio alla corte d'appello - che si verifica quando la sentenza impugnata sia entrata nel merito della controversia, se del caso accogliendo la domanda risarcitoria e quantificando i danni - la corte territoriale, diversamente da quanto accade nel caso di...
Declaratoria di inammissibilità dell'appello ex art. 348 ter c.p.c. - Cass. n. 21369/2020Impugnazioni civili - cassazione (ricorso per) - ricorso - forma e contenuto - Declaratoria di inammissibilità dell'appello ex art. 348 ter c.p.c. - Ricorso per cassazione avverso la sentenza di primo grado - Indicazione dei motivi d'appello - Necessità.
Al ricorso per cassazione avverso la sentenza di primo grado ai sensi dell'art. 348 ter, comma 3, c.p.c. si applicano le disposizioni di cui agli artt. 329 e 346 del medesimo codice, sicché la parte deve fornire l'indicazione che la questione sollevata in sede di legittimità era stata devoluta, sia pure nella forma propria dei motivi di...
Impugnazione – acquiescenza – Cass. n. 21267/2020Impugnazioni civili - impugnazioni in generale – acquiescenza - Natura - Atto dispositivo del diritto d'impugnazione - Conseguenze - Fattispecie.
L'acquiescenza costituisce atto dispositivo del diritto di impugnazione e, quindi, indirettamente, del diritto fatto valere in giudizio, sicché la relativa manifestazione di volontà deve essere inequivoca e deve necessariamente provenire dal soggetto che di detto diritto possa disporre o dal procuratore munito di mandato speciale. (Nella fattispecie, la S.C. ha escluso che potesse assumere univoco significato di atto di acquiescenza una...
Cosa giudicata civile - effetti del giudicato (preclusioni) - Cass. n. 8645/2020Inesistenza della notifica della citazione di primo grado - Statuizione in dispositivo - Mancata autonoma censura di tale capo - Giudicato interno - Esclusione - Condizioni - Conseguenze.
Procedimento civile - domanda giudiziale - interpretazione e qualificazione giuridica - In genere.
E' da escludere la formazione di un giudicato interno sull'affermata inesistenza della notifica della citazione di primo grado, ancorché il relativo capo del dispositivo non sia stato oggetto d'una propria e autonoma censura - sicché se ne impone la verifica d'ufficio - allorquando la parte impugnante...
Cosa giudicata civile - giudicato implicito - Cass. n. 7454/2020Decisione di merito - Idoneità alla formazione del giudicato implicito sulla giurisdizione - Sussistenza - Condizioni - Fattispecie.
Il giudicato implicito sulla giurisdizione si forma tutte le volte in cui la causa sia stata decisa nel merito, con esclusione delle sole decisioni che non contengano statuizioni implicanti l'affermazione della giurisdizione, sicché la preclusione da giudicato non può scaturire da una pronuncia che non contenga alcuna statuizione sull'attribuzione o sulla negazione del bene della vita preteso, ma si limiti a risolvere questione giuridiche strumentali all'...
Impugnazioni civili - impugnazioni in generale - acquiescenza – Corte di Cassazione, Sez. 3 - , Sentenza n. 3896 del 17/02/2020 (Rv. 657150 - 01)Divieto di riforma peggiorativa per l'appellante della sentenza di primo grado - Fondamento - Limiti - Fattispecie.
Il divieto di "reformatio in peius" costituisce conseguenza delle norme, dettate dagli artt. 329 e 342 c.p.c. in tema di effetto devolutivo dell'impugnazione di merito e di acquiescenza, che presiedono alla formazione del "thema decidendum" in appello, per cui, una volta stabilito il "quantum devolutum", l'appellato non può giovarsi della reiezione del gravame principale per ottenere effetti che solo l'appello incidentale gli avrebbe assicurato e che, invece, in mancanza, gli...
Impugnazioni civili - impugnazioni in generale - acquiescenza – Corte di Cassazione, Sez. 2 - , Sentenza n. 2670 del 05/02/2020 (Rv. 657090 - 01)Anteriorità alla proposizione del gravame - Necessità - Pendenza dell'impugnazione - Attività rilevante per la caducazione della stessa - Rinuncia nelle forme di legge - Necessità.
L'acquiescenza contemplata dall'art_ 329 c.p.c. opera come preclusione rispetto ad un'impugnazione non ancora proposta, mentre nell'ipotesi in cui la sentenza sia già stata impugnata è possibile avvalersi soltanto di un'espressa rinunzia all'impugnazione stessa, da compiersi nelle forme e con le modalità prescritte dalla legge.
Corte di Cassazione, Sez. 2 - , Sentenza n. 2670 del 05/02/2020 (Rv. 657090 - 01)...
Decisione sulla sola competenza - Giudicato formale - Corte Cassazione, Sez. 1, Ordinanza n. 19472 del 18/07/2019 (Rv. 654769 - 01)Cosa giudicata civile - giudicato sulla competenza
Decisione sulla sola competenza - Giudicato formale - Esame di questioni preliminari di merito - Incidenza sul successivo giudizio di merito davanti al giudice competente - Esclusione - Fondamento - Fattispecie.
La sentenza del giudice che statuisca unicamente sulla competenza non contiene alcuna pronuncia di merito, né esplicita né implicita, idonea a passare in giudicato, anche nell'ipotesi che abbia esaminato e deciso questioni preliminari di merito ai fini dell'accertamento della competenza, sicché dà luogo ad un giudicato solo formale...
Obblighi di fare e di non fare - procedimento esecutivo in genere - sentenza passata in giudicato costituente titolo esecutivoEsecuzione forzata - obblighi di fare e di non fare - procedimento esecutivo - in genere - sentenza passata in giudicato costituente titolo esecutivo - interpretazione - giudice dell'esecuzione - spettanza - modalità - condizioni - limiti - impugnazione mediante appello del provvedimento del giudice dell'esecuzione - ammissibilità - fondamento - ricorribilità per cassazione della sentenza che decide sull'appello - ammissibilità – limiti - Corte di Cassazione, Sez. 6 - 3, Ordinanza n. 32196 del 12/12/2018
In materia di esecuzione forzata degli obblighi di fare e di non fare spetta al giudice...
Impugnazioni civili - appello - eccezioni - non riproposte (decadenza) - Corte di Cassazione, Sez. L, Sentenza n. 21264 del 28/08/2018Eccezione di merito rigettata o disattesa in primo grado - Appello incidentale e mera riproposizione ex art. 346 c.p.c. - Rispettivi ambiti.
In tema di impugnazioni, qualora un'eccezione di merito sia stata respinta in primo grado, in modo espresso o attraverso un'enunciazione indiretta che ne sottenda, chiaramente ed inequivocamente, la valutazione di infondatezza, la devoluzione al giudice d'appello della sua cognizione, da parte del convenuto rimasto vittorioso quanto all'esito finale della lite, esige la proposizione del gravame incidentale, non essendone, altrimenti, possibile il...
Impugnazioni civili - appello - domande - in genere - Corte di Cassazione, Sez. 2, Ordinanza n. 20690 del 09/08/2018Vizio di omessa pronuncia su una domanda della parte vincitrice in relazione ad altre domande - Devoluzione al giudice di appello della domanda non esaminata - Mera riproposizione della questione - Inammissibilità - Fondamento.
In tema di impugnazioni, anche il vizio di omessa pronuncia su una domanda della parte vincitrice in relazione ad altre domande deve costituire oggetto di un puntuale motivo di appello incidentale, con il quale si segnali l'errore commesso dal giudice di primo grado, sebbene la specificazione delle ragioni poste a fondamento del motivo possa esaurirsi nell'...
Processo tributario impugnazioni civili - appello - poteri del collegio - Corte di Cassazione, Sez. 5 - , Ordinanza n. 12275 del 18/05/2018Processo tributario - Appello - Divieto di "reformatio in peiug" - Sussistenza - Violazione - Conseguenze in sede di legittimità - Cassazione senza rinvio - Fattispecie.
Il divieto di "reformatio in peius" - ricavabile dagli artt. 329 e 342 c.p.c. - opera anche nel processo tributario per cui, una volta stabilito il "quantum devolutum" in assenza di impugnazione della parte parzialmente vittoriosa (appello o ricorso incidentale), se la decisione di secondo grado è più sfavorevole all'impugnante e più favorevole alla controparte di quanto non sia stata la sentenza impugnata incorre nel vizio...
Impugnazioni civili - appello - interesse ad appellare - Corte di Cassazione Sez. 2 - , Ordinanza n. 20451 del 28/08/2017Interesse a proporre appello - Soccombenza pratica - Necessità - Soccombenza teorica - Disciplina ex art. 346 c.p.c. - Applicabilità.
Una soccombenza soltanto teorica in primo grado - che ha luogo quando la parte, pur vittoriosa, abbia però visto respingere taluna delle sue tesi od eccezioni, ovvero accogliere le sue conclusioni per ragioni diverse da quelle prospettate - non fa sorgere l'interesse della stessa ad appellare, ma le impone unicamente l'onere di manifestare in maniera esplicita e precisa la propria volontà di riproporre le domande ed eccezioni respinte o dichiarate assorbite...
Impugnazioni civili - impugnazioni in generale – acquiescenza - Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 13780 del 31/05/2017Sentenza di condanna al pagamento di un debito pecuniario con interessi e rivalutazione - Appello del soccombente - Formulazione di specifici motivi solo sulla sussistenza del debito - Conseguenze - Riesame delle statuizioni accessorie relative agli interessi ed alla rivalutazione - Inammissibilità - Fondamento.
Nel caso di sentenza di condanna al pagamento di un debito pecuniario, oltre interessi e rivalutazione, qualora l'appello del soccombente, pur investendo la pronuncia nella sua interezza, contenga specifici motivi solo sulla sussistenza del debito e nessuno, neppure subordinato,...
Impugnazioni civili - impugnazioni in generale – acquiescenza - Corte di Cassazione Sez. 5, Ordinanza n. 13047 del 24/05/2017 Acquiescenza ex art. 329, comma 2, c.p.c. - Presupposti - Parti non impugnate autonome e non dipendenti da quella oggetto di impugnazione - Necessità - Fattispecie relativa a sentenza della commissione tributaria regionale avente ad oggetto distinti periodi d'imposta aventi elementi o presupposti di fatto comuni.
Nel processo tributario, l’effetto di acquiescenza, ex art. 329, comma 2, c.p.c., alle parti della sentenza non impugnate - la cui produzione ne presuppone l'autonomia e la non dipendenza da quella oggetto di impugnazione, come può verificarsi soltanto se la decisione contenga più...
Adozione - adozione (dei minori d'eta') - adottandi - adottabilita' - opposizione - procedimento - impugnazione - Cass. n. 21193/2016Ricorso per cassazione - Notificazione di ufficio della sentenza impugnata - Mancato deposito della sua copia notificata - Improcedibilità - Esclusione - Condizioni.
Gli artt. 15, ultimo comma, e 17, comma 2, della l. n. 184 del 1983 postulano un regime giuridico speciale per le impugnazioni delle pronunce di adottabilità, prevedendo, a tal fine, un unico termine, di trenta giorni, decorrente dalla loro notificazione "ex officio". Pertanto, l'omesso deposito della copia notificata della sentenza avverso cui sia stato proposto ricorso per cassazione non determina l'improcedibilità di quest'...
Procedimenti speciali - procedimenti in materia di lavoro e di previdenza - procedimento di primo grado - sentenza - di condanna - svalutazione monetaria – Corte di Cassazione, Sez. L, Sentenza n. 19312 del 29/09/2016Impugnazione limitata al credito principale - Giudicato relativo agli accessori - Esclusione - Fondamento - Conseguenze - Applicazione d'ufficio dell'art. 429, comma 3, c.p.c. - Necessità.
L'applicabilità di ufficio degli interessi e della rivalutazione monetaria, in forza dell'art. 429, comma 3, c.p.c., trova il proprio limite nell'acquiescenza e nella conseguente formazione del giudicato sulla questione non investita da apposito mezzo di gravame, sicché gli accessori del credito, non costituendo un capo autonomo della sentenza su cui può formarsi il giudicato, neppure implicito, devono...
Cosa giudicata civile - giudicato implicito – Corte di Cassazione, Sez. 1, Sentenza n. 18693 del 23/09/2016Azione ex art. 2041 c.c. avanzata dall'opposto nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo - Decisione nel merito - Giudicato implicito sulla proponibilità della domanda - Configurabilità - Fondamento.
In caso di rigetto della domanda di arricchimento senza causa, proposta per la prima volta dal creditore opposto nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, emesso con riguardo alla sua domanda di adempimento, senza che la relativa statuizione sia stata impugnata con ricorso incidentale da parte del preteso arricchito, unico soggetto interessato alla sua eventuale censurabilità, si...
impugnazioni civili - impugnazioni in generale - acquiescenza Corte di Cassazione Sez. L, Sentenza n. 11868 del 09/06/2016Individuazione dell'esatta regola di diritto - Preclusioni in sede di gravame - Sussistenza - Fattispecie.
Il potere del giudice di individuare l'esatta regola di diritto applicabile alla fattispecie, deve misurarsi con le preclusioni che derivano, per l'appello, dagli artt. 329 e 346 c.p.c. e, nel ricorso per cassazione, dalla natura del giudizio di legittimità, a critica vincolata, con oggetto delimitato dalle censure sollevate con i singoli motivi. (In applicazione di tale principio, la S.C. ha escluso che nel giudizio di rinvio un lavoratore potesse avvantaggiarsi della ritenuta...
cosa giudicata civile - giudicato implicito – Corte di Cassazione Sez. 1, Sentenza n. 10088 del 17/05/2016Questioni concernenti la regolare costituzione del rapporto processuale - Rilevabilità d'ufficio - Coordinamento con i principi di economia processuale e di ragionevole durata del processo - Conseguenze - Mancanza di eccezioni di parte o di esame da parte del giudice di merito nei precedenti gradi di giudizio - Formazione del giudicato implicito - Idoneità - Fattispecie.
Il principio secondo cui le questioni attinenti alla regolare costituzione del rapporto processuale sono rilevabili d'ufficio anche nel giudizio di legittimità va coordinato con i principi di economia processuale e di...
impugnazioni civili - impugnazioni in generale - consumazione dell'impugnazione – Corte di Cassazione Sez. 1, Sentenza n. 9993 del 16/05/2016Proposizione del ricorso per cassazione - Conseguenze - Consumazione del diritto di impugnazione - Formulazione di motivi aggiunti o proposizione di successivo ricorso incidentale - Inammissibilità - Possibilità di esaminare il ricorso incidentale - Sussistenza.
La proposizione del ricorso principale per cassazione determina la consumazione del diritto di impugnazione, con la conseguenza che il ricorrente, ricevuta la notificazione del ricorso proposto da un'altra parte, non può introdurre nuovi e diversi motivi di censura con i motivi aggiunti, né ripetere le stesse censure già avanzate...
acquiescenza - tacita – Corte di Cassazione, Sez. 2, Sentenza n. 17267 del 28/08/2015Proposizione di domanda ex art. 2932 c.c. in rapporto a sentenza di annullamento ex art. 428 c.c. del definitivo - Incompatibilità con l'esercizio del potere di impugnazione - Esclusione - Fondamento. Corte di Cassazione, Sez. 2, Sentenza n. 17267 del 28/08/2015
L'acquiescenza tacita, preclusiva dell'impugnazione, ai sensi dell'art. 329 c.p.c., può ritenersi sussistente soltanto quando l'interessato abbia posto in essere atti dai quali si desuma, in maniera precisa ed univoca, la volontà di non contrastare gli effetti giuridici della pronuncia, ovvero atti assolutamente incompatibili con l'...
acquiescenza - tacita – Corte di Cassazione Sez. 3, Sentenza n. 12606 del 18/06/2015Appello - Omessa critica alla motivazione della sentenza impugnata nella parte idonea a sorreggere la decisione - Conseguenze - Fattispecie. Corte di Cassazione Sez. 3, Sentenza n. 12606 del 18/06/2015
In materia di appello, quando il giudizio di primo grado venga definito sulla base di una motivazione idonea a sorreggere la decisione, l'appellante, che postuli l'erroneità in fatto e in diritto della decisione, senza però farsi carico di criticare la motivazione nella parte idonea a reggere il "decisum", incorre nel fenomeno della acquiescenza tacita, ponendo in essere un atto incompatibile...
impugnazioni civili - appello - Corte di Cassazione, Sez. 3, Sentenza n. 4078 del 20/02/2014Liquidazione del danno non patrimoniale - Valutazione complessiva delle voci di pregiudizio - Appello per l'inadeguatezza della somma riconosciuta - Conferma della determinazione complessiva della liquidazione - Riduzione della percentuale di una determinata voce - Violazione del principio della "reformatio in peius" od ultra petizione - Esclusione. Corte di Cassazione, Sez. 3, Sentenza n. 4078 del 20/02/2014
Il principio di omnicomprensività della liquidazione del danno non patrimoniale alla persona comporta la valutazione complessiva dei pregiudizi subiti, con la conseguenza che il...
Impugnazioni in generale - acquiescenza - Corte di Cassazione Sez. 6 - 3, Ordinanza n. 6027 del 25/03/2015Difensore di più parti nel grado precedente - Impugnazione proposta per alcune di esse - Indice di acquiescenza delle altre - Esclusione - Fondamento. Corte di Cassazione Sez. 6 - 3, Ordinanza n. 6027 del 25/03/2015
In tema di impugnazioni, ove nel grado precedente un unico difensore abbia difeso più parti, la proposizione dell'impugnazione da parte del medesimo difensore solo per conto di alcune di esse non implica acquiescenza rispetto alle altre, giacché il diritto di impugnare può essere esercitato anche con diverso difensore.
Corte di Cassazione Sez. 6 - 3, Ordinanza n. 6027 del 25/03/...
Impugnazioni in generale - acquiescenza - Corte di Cassazione Sez. 6 - 3, Ordinanza n. 6027 del 25/03/2015Difensore di più parti nel grado precedente - Impugnazione proposta per alcune di esse - Indice di acquiescenza delle altre - Esclusione - Fondamento. Corte di Cassazione Sez. 6 - 3, Ordinanza n. 6027 del 25/03/2015
In tema di impugnazioni, ove nel grado precedente un unico difensore abbia difeso più parti, la proposizione dell'impugnazione da parte del medesimo difensore solo per conto di alcune di esse non implica acquiescenza rispetto alle altre, giacché il diritto di impugnare può essere esercitato anche con diverso difensore.
Corte di Cassazione Sez. 6 - 3, Ordinanza n. 6027 del 25/03/...
Impugnazioni civili - impugnazioni in generale - interesse all'impugnazione – Corte di Cassazione Sez. 5, Sentenza n. 1553 del 27/01/2014Acquiescenza - Condizioni - Rimessione a giustizia - Configurabilità - Esclusione - Fattispecie.
L'acquiescenza preclusiva dell'impugnazione ex art. 329 cod. proc. civ., è - anche nel processo tributario - soltanto quella successiva alla sentenza, sicché non è configurabile nell'ipotesi in cui la parte abbia dichiarato di "rimettersi al giudizio della commissione" circa un'avversa domanda, che, trattandosi di questione di puro diritto (per essere incontrastati i riferimenti in fatto della controversia), presuppone che la parte si attende dal giudice una pronuncia secondo giustizia, senza...
Impugnazioni civili - impugnazioni in generale - acquiescenza - Corte di Cassazione Sez. 3, Sentenza n. 1764 del 28/01/2014Natura - Atto dispositivo del diritto d'impugnazione - Conseguenze - Legittimazione al compimento dell'atto - Spettanza - Soggetto avente la disponibilità del diritto fatto valere in giudizio o procuratore munito di mandato speciale.
L'acquiescenza costituisce atto dispositivo del diritto di impugnazione e, quindi, indirettamente, del diritto fatto valere in giudizio, sicché la relativa manifestazione di volontà, oltre ad essere inequivoca, deve necessariamente provenire dal soggetto che di detto diritto possa disporre o dal procuratore munito di mandato speciale.
Corte di Cassazione Sez....
Civile - domanda giudiziale - condizionale – Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 25244 del 08/11/2013Divieto di riforma peggiorativa per l'appellante della sentenza di primo grado - Fondamento - Limiti.
Il divieto di "reformatio in peius" costituisce conseguenza delle norme, dettate dagli artt. 329 e 342 cod. proc. civ. in tema di effetto devolutivo dell'impugnazione di merito ed in tema di acquiescenza, che presiedono alla formazione del "thema decidendum" in appello, per cui, una volta stabilito il "quantum devolutum", l'appellato non può giovarsi della reiezione del gravame principale per ottenere effetti che solo l'appello incidentale gli avrebbe assicurato e che, invece, in mancanza,...
Civile - domanda giudiziale - nuove prove – Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 25244 del 08/11/2013Giudizio di rinvio restitutorio - Decisione più sfavorevole all'appellante - Possibilità - Condizioni.
Il giudizio di rinvio restitutorio ha un oggetto che coincide con quello del giudizio di appello sicché, per stabilire se il giudizio di rinvio possa condurre ad una decisione più sfavorevole per l'appellante, occorre verificare l'ambito dell'originario effetto devolutivo in appello e delle corrispondenti preclusioni. Ne consegue che, ove la sentenza d'appello abbia dichiarato la nullità della citazione (e dell'intero giudizio di primo grado), la cassazione di tale decisione nella parte in...
Impugnazioni civili - impugnazioni in generale - acquiescenza - Corte di Cassazione Sez. L, Sentenza n.23529 del 16/10/2013Anteriorità alla proposizione del gravame - Necessità - Pendenza dell'impugnazione - Attività rilevante per la caducazione della stessa - Rinuncia nelle forme di legge - Necessità.
L'acquiescenza contemplata dall'art. 329 cod. proc. civ. opera come preclusione rispetto ad un'impugnazione non ancora proposta, mentre nell'ipotesi in cui la sentenza sia già stata impugnata è possibile avvalersi soltanto di un'espressa rinunzia all'impugnazione stessa, da compiersi nelle forme e con le modalità prescritte dalla legge.
Corte di Cassazione Sez. L, Sentenza n.23529 del 16/10/2013
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Cosa giudicata civile - giudicato sulla giurisdizione – Corte di Cassazione Sez. U, Sentenza n. 20698 del 10/09/2013Eccesso di giurisdizione per invasione della sfera riservata al legislatore imputabile al giudice d'appello - Giudicato implicito sulla giurisdizione - Configurabilità - Esclusione. Cosa giudicata civile - giudicato implicito.
Non sussiste giudicato implicito sulla giurisdizione allorché l'interesse a sollevare l'eccezione del difetto di giurisdizione, nella specie per aver invaso la sfera delle attribuzioni riservate al legislatore, annullando una norma regolamentare diventata primaria in forza di rinvio recettizio, sorga sulla base del percorso decisionale in concreto adottato dal...
cosa giudicata civile - giudicato sulla giurisdizione – Corte di Cassazione Sez. U, Sentenza n.20698 del 10/09/2013Eccesso di giurisdizione per invasione della sfera riservata al legislatore imputabile al giudice d'appello - Giudicato implicito sulla giurisdizione - Configurabilità - Esclusione.
Non sussiste giudicato implicito sulla giurisdizione allorché l'interesse a sollevare l'eccezione del difetto di giurisdizione, nella specie per aver invaso la sfera delle attribuzioni riservate al legislatore, annullando una norma regolamentare diventata primaria in forza di rinvio recettizio, sorga sulla base del percorso decisionale in concreto adottato dal giudice in grado di appello.
Corte di Cassazione...
Impugnazioni civili - cassazione (ricorso per) - interesse al ricorso – Corte di Cassazione Sez. U, Sentenza n.9687 del 22/04/2013Acquiescenza alla sentenza impugnata - Conseguente venir meno dell'interesse alla proposta impugnazione - Condizioni - Modalità - Fattispecie.
L'acquiescenza alla sentenza impugnata, con conseguente sopravvenuta carenza d'interesse della parte all'impugnazione proposta, consiste nell'accettazione della decisione, e quindi nella manifestazione di volontà del soccombente di rinunciare a tale impugnazione, la quale può avvenire in forma espressa o tacita, potendo, tuttavia, in quest'ultimo caso ritenersi sussistente solo qualora l'interessato abbia posto in essere atti dai quali emerga, in...
Cosa giudicata civile - giudicato sulla giurisdizione – Corte di Cassazione Sez. U, Sentenza n. 9693 del 22/04/2013Statuizione di merito - Pronuncia implicita sulla giurisdizione - Configurabilità - Conseguenze - Formazione del giudicato in caso di omesso gravame - Rilevabilità d'ufficio o su sollecitazione di parte ad opera del giudice dell'impugnazione - Esclusione - Esame della questione di giurisdizione nella sentenza d'appello - Irrilevanza. Cosa giudicata civile - giudicato implicito – Statuizione di merito - Pronuncia implicita sulla giurisdizione - Configurabilità - Conseguenze - Formazione del giudicato in caso di omesso gravame - Rilevabilità d'ufficio o su sollecitazione di parte ad...
Procedimento civile - termini processuali - sospensione – Corte di Cassazione Sez. 3, Sentenza n. 8113 del 03/04/2013Sospensione dei termini processuali per il periodo feriale - Cumulo fra due o più cause, una soltanto delle quali soggetta al regime della sospensione - Esistenza di connessione fra le cause - Decisione di una di esse senza scioglimento del cumulo - Applicabilità della sospensione.
Qualora si trovino cumulate fra loro, per ragioni di connessione, due o più controversie, soltanto una delle quali sia soggetta al regime della sospensione feriale dei termini, la decisione che intervenga su di esse senza sciogliere tale connessione è soggetta all'applicazione della menzionata sospensione,...
Cosa giudicata civile - giudicato sulla giurisdizione – Corte di Cassazione Sez. L, Sentenza n.6966 del 20/03/2013Decisione sul merito del giudice di primo grado - Pronuncia implicita sulla giurisdizione - Idoneità alla formazione del giudicato implicito - Conseguenze - Rilevabilità d'ufficio del difetto di giurisdizione da parte del giudice dell'impugnazione - Esclusione - Fattispecie in tema di giurisdizione sul trattamento pensionistico dei dipendenti delle Ferrovie dello Stato.
Allorché il giudice di primo grado abbia pronunciato nel merito affermando, anche implicitamente, la propria giurisdizione e le parti abbiano prestato acquiescenza, non contestando la relativa sentenza sotto tale profilo,...
Cosa giudicata civile - giudicato sulla giurisdizione – Corte di Cassazione Sez. U, Sentenza n. 6081 del 12/03/2013Eccesso di giurisdizione per invasione della sfera riservata alla P.A. imputabile al giudice d'appello - Giudicato implicito sulla giurisdizione - Configurabilità - Esclusione. Cosa giudicata civile - giudicato implicito – Eccesso di giurisdizione per invasione della sfera riservata alla P.A. imputabile al giudice d'appello - Giudicato implicito sulla giurisdizione - Configurabilità - Esclusione.
Non sussiste giudicato implicito sulla giurisdizione allorché l'interesse a sollevare l'eccezione del difetto di giurisdizione, nella specie per invasione della sfera riservata alla...
Impugnazioni civili - impugnazioni in generale - acquiescenza - Corte di Cassazione Sez. 3, Sentenza n. 3664 del 14/02/2013Rilevabilità su eccezione di parte - Limitazione all'acquiescenza totale - Impugnazione di alcuni capi soltanto della sentenza - Limiti oggettivi della impugnazione - Accertamento d'ufficio del giudice.
Il principio della rilevabilità solo su eccezione di parte della acquiescenza alla sentenza si riferisce esclusivamente all'acquiescenza totale (per accettazione espressa o per atti incompatibili con la volontà di avvalersi dell'impugnazione), ma non anche a quella conseguente all'impugnazione di alcuni capi soltanto della sentenza (acquiescenza parziale), atteso che il giudice deve accertare...
Cosa giudicata civile - interpretazione del giudicato - giudicato interno – Corte di Cassazione Sez. 1, Sentenza n. 4732 del 23/03/2012Capo autonomo della sentenza - Configurabilità - Condizioni - Mera argomentazione ovvero presupposti necessari di fatto della decisione - Differenze - Fattispecie relativa all'azione risarcitoria per occupazione acquisitiva.
Costituisce capo autonomo della sentenza, come tale suscettibile di formare oggetto di giudicato anche interno, quello che risolve una questione controversa, avente una propria individualità ed autonomia, sì da integrare astrattamente una decisione del tutto indi; la suddetta autonomia manca non solo nelle mere argomentazioni, ma anche quando si verta in tema di...
Impugnazioni civili - impugnazioni in generale - consumazione dell'impugnazione – Corte di Cassazione Sez. U, Sentenza n.2568 del 22/02/2012Proposizione del ricorso per cassazione - Conseguenze - Consumazione del diritto di impugnazione - Formulazione di motivi aggiunti o proposizione di successivo ricorso incidentale - Inammissibilità - Possibilità di esaminare il ricorso incidentale - Sussistenza.
La proposizione del ricorso principale per cassazione determina la consumazione del diritto di impugnazione, con la conseguenza che il ricorrente, ricevuta la notificazione del ricorso proposto da un'altra parte non può introdurre nuovi e diversi motivi di censura con i motivi aggiunti, né ripetere le stesse censure già avanzate con...
Cosa giudicata civile - giudicato sulla giurisdizione – Corte di Cassazione Sez. 3, Sentenza n. 19792 del 28/09/2011Decisione sul merito del giudice di primo grado - Pronuncia implicita sulla giurisdizione - Idoneità alla formazione del giudicato implicito - Conseguenze - Rilevabilità d'ufficio del difetto di giurisdizione da parte del giudice dell'impugnazione - Esclusione - Fattispecie in tema di giurisdizione del commissario regionale per gli usi civici.
Allorché il giudice di primo grado abbia pronunciato nel merito affermando, anche implicitamente, la propria giurisdizione e le parti abbiano prestato acquiescenza, non contestando la relativa sentenza sotto tale profilo, non è consentito al giudice...
Cosa giudicata civile - giudicato implicito – Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 2427 del 02/02/2011Questioni concernenti la regolare costituzione del rapporto processuale - Principio della rilevabilità d'ufficio - Coordinamento con i principi di economia processuale e di ragionevole durata del processo - Necessità - Conseguenze - Mancanza di eccezioni di parte o di esame da parte del giudice di merito nei precedenti gradi di giudizio - Idoneità alla formazione del giudicato implicito - Sussistenza - Fattispecie relativa a procedibilità dell'opposizione a decreto ingiuntivo in riferimento alla costituzione dell'opponente.
Il principio secondo cui le questioni attinenti alla regolare...
Impugnazioni civili - impugnazioni in generale - acquiescenza - tacita - Corte di Cassazione Sez. L, Sentenza n.23482 del 19/11/2010Accettazione della sentenza - Estremi - Univocità - Comportamento incompatibile con la volontà di proporre impugnazione - Necessità.
L'acquiescenza alla sentenza, preclusiva dell'impugnazione ai sensi dell'art. 329 cod. proc. civ., consiste nell'accettazione della sentenza, ovverosia nella manifestazione da parte del soccombente della volontà di non impugnare, la quale può avvenire sia in forma espressa che tacita: in quest'ultimo caso, l'acquiescenza può ritenersi sussistente soltanto quando l'interessato abbia posto in essere atti dai quali sia possibile desumere, in maniera precisa ed...
ATTI AMMINISTRATIVI - INVALIDITÀ - IN GENERE - Corte di Cassazione Sez. U, Sentenza n.12339 del 20/05/2010Acquiescenza al provvedimento - Condizioni - Comportamento assolutamente incompatibile con la volontà di proporre impugnazione - Necessità - Mera tolleranza o compimento di atti conseguenti al fine di ridurre un pregiudizio - Sufficienza - Esclusione - Fondamento - Fattispecie.
L'acquiescenza tacita nei confronti di un provvedimento, nel diritto amministrativo come in quello processuale civile, è configurabile solo in presenza di un comportamento che appaia inequivocabilmente incompatibile con la volontà del soggetto d'impugnare il provvedimento medesimo. Non può, quindi, bastare, a tal fine...
Cosa giudicata civile - giudicato sulla giurisdizione – Corte di Cassazione Sez. U, Sentenza n. 27531 del 20/11/2008Pronuncia implicita sulla giurisdizione ravvisabile nella decisione sul merito - Idoneità alla formazione del giudicato implicito - Conseguenze - Rilevabilità d'ufficio da parte del giudice dell'impugnazione - Esclusione - Fattispecie.
Allorché il giudice di primo grado abbia pronunciato nel merito, affermando, anche implicitamente, la propria giurisdizione e le parti abbiano prestato acquiescenza, non contestando la relativa sentenza sotto tale profilo, non è consentito al giudice della successiva fase impugnatoria rilevare d'ufficio il difetto di giurisdizione, trattandosi di...
Cosa giudicata civile - giudicato implicito – Corte di Cassazione Sez. U, Sentenza n. 26019 del 30/10/2008Potere di controllo delle nullità in sede di legittimità - Fondamento - Compatibilità con l'art. 111 Cost. - Limiti - Art. 37 cod. proc. civ. - Rilevabilità ed eccepibilità del difetto di giurisdizione "in qualunque stato e grado del processo" - Esclusione - Decisione implicita sulla giurisdizione ravvisabile nella decisione sul merito - Idoneità alla formazione del giudicato implicito - Sussistenza - Condizioni - Rilevanza nel processo lavoristico - Fattispecie relativa a riliquidazione dell'indennità di buonuscita.
Impugnazioni civili - cassazione (ricorso per) - motivi del ricorso -...
Cosa giudicata civile - effetti del giudicato (preclusioni) – Corte di Cassazione Sez. U, Ordinanza n. 25246 del 16/10/2008Questione di giurisdizione decisa sfavorevolmente in primo grado - Modi di riproposizione in appello dalla parte vittoriosa nel merito - Appello incidentale - Necessità - Mera riproposizione ai sensi dell'art. 346 cod. proc. civ. - Esclusione - Fondamento.
La parte risultata vittoriosa nel merito nel giudizio di primo grado, al fine di evitare la preclusione della questione di giurisdizione risolta in senso ad essa sfavorevole, è tenuta a proporre appello incidentale, non essendo sufficiente ad impedire la formazione del giudicato sul punto la mera riproposizione della questione, ai sensi...
Cosa giudicata civile - giudicato implicito – Corte di Cassazione Sez. U, Sentenza n. 24883 del 09/10/2008Art. 37 cod. proc. civ. - Rilevabilità ed eccepibilità del difetto di giurisdizione "in qualunque stato e grado del processo" - Interpretazione alla luce dei principi di economia processuale e di ragionevole durata del processo - Decisione implicita sulla giurisdizione ravvisabile nella decisione sul merito - Idoneità alla formazione del giudicato implicito - Sussistenza - Ragioni - Condizioni - Fattispecie.
L'interpretazione dell'art. 37 cod. proc. civ., secondo cui il difetto di giurisdizione "è rilevato, anche d'ufficio, in qualunque stato e grado del processo", deve tenere conto dei...
Procedimento civile - termini processuali - sospensione – Corte di Cassazione Sez. 3, Sentenza n. 20594 del 29/09/2007Sospensione dei termini processuali per il periodo feriale - Cumulo fra causa soggetta alla sospensione e causa non soggetta - Esistenza di connessione fra le due cause - Decisione di entrambe senza scioglimento del cumulo - Applicabilità della sospensione.
Quando si trovino cumulate fra loro per ragioni di connessione due controversie, una delle quali sia soggetta al regime della sospensione dei termini per il periodo feriale e l'altra non lo sia, la decisione che intervenga su di esse senza sciogliere la ragione di connessione e, quindi, conservandola, sia soggetta all'applicazione...
Impugnazioni civili - impugnazioni in generale - interesse all'impugnazione – Corte di Cassazione Sez. 3, Sentenza n. 12952 del 04/06/2007Appello - Deduzione di nullità relativa verificatasi nel corso del giudizio di primo grado - Rinuncia tacita a farla valere ai sensi dell'art. 157 cod. proc. civ. - Effetti - Sanatoria della nullità - Conseguente difetto di interesse un motivo di impugnazione - Sussistenza - Carattere pregiudizievole della nullità - Necessaria prospettazione.
Per far valere quale motivo di appello un vizio di nullità relativa che abbia inficiato il giudizio di primo grado, riflettendosi sulla validità della relativa sentenza, è necessario, in considerazione del disposto di cui all'art. 157 cod. proc. civ.,...
Impugnazioni civili - appello - domande - non riproposte (decadenza) – Corte di Cassazione Sez. U, Sentenza n. 3717 del 19/02/2007Soccombenza in primo grado sulla questione di giurisdizione - Prospettazione in appello della medesima questione - Onere dell'appello incidentale - Insussistenza - Riproposizione della questione ai sensi dell'art. 346 cod. proc. civ. - Necessità.
La parte vittoriosa nel merito, la quale, in caso di gravame del soccombente, chieda la conferma della decisione impugnata, eventualmente anche in base ad una diversa soluzione delle questioni proposte nel precedente grado di giudizio, difetta di interesse alla proposizione dell'impugnazione incidentale ed ha soltanto l'onere di riproporre dette...
Provvedimenti del giudice civile - ordinanza - del giudice istruttore – Corte Cassazione, Sez. 3, Sentenza n. 22533 del 20/10/2006Ordinanza successiva alla chiusura dell'istruzione ex art. 186 quater cod. proc. civ. ("ante" novella del 2005) - Impugnazione prima del deposito dell'atto di rinunzia alla sentenza - Ammissibilità - Esclusione - Fondamento.
Qualora sia applicabile il quarto comma dell'art. 186 quater cod. proc. civ. (nel testo anteriore alla sua sostituzione intervenuta per effetto dell'art. 2, comma primo, lett. m), della legge 28 dicembre 2005, n. 263, e succ. modif. ed integr.), deve ritenersi inammissibile l'appello proposto avverso l'ordinanza successiva alla chiusura dell'istruzione di cui alla...
Impugnazioni civili - impugnazioni in generale - acquiescenza - tacita - Corte di Cassazione Sez. 3, Sentenza n. 4794 del 06/03/2006Condizioni - Riassunzione della causa davanti al primo giudice a seguito di rimessione disposta con sentenza del giudice di appello in pendenza del termine per proporre ricorso per cassazione - Successiva proposizione di quest'ultima impugnazione - Conseguenze - Inammissibilità del ricorso per cassazione per acquiescenza tacita avverso la sentenza di appello - Esclusione - Fondamento - Effetti verificabili - Individuazione.
L'acquiescenza tacita prevista dall'art. 329 cod. proc. civ. è configurabile quando l'interessato abbia compiuto atti certamente dimostrativi della volontà di non...
Impugnazioni civili - impugnazioni in generale - acquiescenza – tacita - Corte di Cassazione Sez. 3, Sentenza n. 4794 del 06/03/2006Condizioni - Riassunzione della causa davanti al primo giudice a seguito di rimessione disposta con sentenza del giudice di appello in pendenza del termine per proporre ricorso per cassazione - Successiva proposizione di quest'ultima impugnazione - Conseguenze - Inammissibilità del ricorso per cassazione per acquiescenza tacita avverso la sentenza di appello - Esclusione - Fondamento - Effetti verificabili - Individuazione.
L'acquiescenza tacita prevista dall'art. 329 cod. proc. civ. è configurabile quando l'interessato abbia compiuto atti certamente dimostrativi della volontà di non...
acquiescenza - tacita – Corte di Cassazione Sez. 3, Sentenza n. 4794 del 06/03/2006Condizioni - Riassunzione della causa davanti al primo giudice a seguito di rimessione disposta con sentenza del giudice di appello in pendenza del termine per proporre ricorso per cassazione - Successiva proposizione di quest'ultima impugnazione - Conseguenze - Inammissibilità del ricorso per cassazione per acquiescenza tacita avverso la sentenza di appello - Esclusione - Fondamento - Effetti verificabili - Individuazione. Corte di Cassazione Sez. 3, Sentenza n. 4794 del 06/03/2006
L'acquiescenza tacita prevista dall'art. 329 cod. proc. civ. è configurabile quando l'interessato abbia...
Provvedimenti del giudice civile - ordinanza - del giudice istruttore – Corte Cassazione, Sez. 2, Sentenza n. 28419 del 22/12/2005Ordinanza anticipatoria di condanna "ex" art. 186 - quater cod. proc. civ. - Rinuncia alla sentenza e deposito della stessa - Efficacia di sentenza appellabile - Formulazione di riserva di appello - Inammissibilità - Fondamento - Fattispecie.
In tema di impugnazione dell'ordinanza anticipatoria di condanna, con il deposito in cancelleria dell'atto di rinuncia alla pronuncia della sentenza notificato dall'intimato all'altra parte, l'ordinanza si converte in sentenza direttamente appellabile; qualora non si verifichi detta sequenza procedimentale, l'ordinanza mantiene il carattere di...
Procedimento civile - domanda giudiziale - interpretazione e qualificazione giuridica – Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 8082 del 18/04/2005Potere del giudice di qualificazione dell'azione - Limiti - Introduzione di azione fondata su diversa "causa petendi" - Inammissibilità - Giudice d'appello - Mutamento della qualificazione compiuta dal giudice di primo grado in difetto di gravame sul punto - Inammissibilità - Fattispecie.
Il potere - dovere del giudice di qualificare giuridicamente l'azione e di attribuire il "nomen iuris" al rapporto giuridico sostanziale dedotto in giudizio, anche in difformità rispetto alle deduzioni delle parti, trova un limite - la cui violazione determina il vizio di ultrapetizione - nel divieto di...
Impugnazioni civili - impugnazioni in generale - acquiescenza - tacita – Corte Cassazione, Sez. 3, Sentenza n. 6729 del 30/03/2005Requisiti - In relazione ad ordinanza resa ex art.186 quater cod. proc. civ.
La parte in favore della quale sia stata pronunciata - in accoglimento parziale dell'originaria domanda - ordinanza ex art.186 quater cod. proc. civ. (a mente del quale "se, dopo la pronuncia dell'ordinanza, il processo si estingue, l'ordinanza stessa acquista l'efficacia della sentenza impugnabile sull'oggetto dell'istanza"), nel "non opporsi" alla declaratoria di estinzione del processo (ovvero, all'estremo, sollecitando essa stessa una tale dichiarazione), persegue, all'evidenza, lo scopo di far sì che l'...
Cosa giudicata civile - effetti del giudicato (preclusioni) – Corte di Cassazione Sez. U, Sentenza n. 5207 del 10/03/2005Questione di giurisdizione decisa in primo grado - Modi di riproposizione in appello - Specifico motivo di gravame - Necessità - Mera riproposizione della questione dedotta nell'atto di costituzione - Inidoneità.
Ove il giudice di primo grado abbia espressamente statuito sulla questione di giurisdizione, il riesame della medesima da parte del giudice di secondo grado postula che essa abbia formato oggetto di specifico motivo di gravame, non essendo sufficiente la sua mera riproposizione in sede di atto di costituzione in appello.
Corte di Cassazione Sez. U, Sentenza n. 5207 del 10/03/2005
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