Particolare difficolta della prestazione medica - Rilievo d'ufficio – Cass. n. 200/2021Procedimento civile - azione - principio del contraddittorio - Particolare difficolta della prestazione medica - Rilievo d'ufficio - Ammissibilità - Giudizio di appello - Sottoposizione alle parti della relativa questione, ove non affrontata in primo grado - Necessità - Conseguenze. Responsabilita' civile - professionisti - attivita' medico-chirurgica In genere.
In tema di prestazione medica, il rilievo della questione concernente la necessità della soluzione di problemi tecnici di particolare difficoltà può essere compiuto d'ufficio dal giudice, sulla base di risultanze ritualmente...
"Petitio hereditatis" proposto da successibile "ex lege" – Cass. n. 28665/2020Procedimento civile - domanda giudiziale - nuova domanda - "Petitio hereditatis" proposto da successibile "ex lege" - Produzione in giudizio di scheda testamentaria da parte del convenuto - Domanda di nullità del testamento formulata dall'attore alla prima udienza - Ammissibilità.
Nell'ipotesi di "petitio hereditatis" proposta dal successore "ex lege", la domanda di nullità del testamento formulata dall'attore alla prima udienza dopo la produzione in giudizio della scheda testamentaria da parte del convenuto, ponendosi in nesso di consequenzialità con la relativa difesa, è ammissibile ove...
"Petitio hereditatis" proposto da successibile "ex lege" – Cass. n. 28665/2020Procedimento civile - nuova domanda - procedimento civile - domanda giudiziale - nuova domanda - "Petitio hereditatis" proposto da successibile "ex lege" - Produzione in giudizio di scheda testamentaria da parte del convenuto - Domanda di nullità del testamento formulata dall'attore alla prima udienza - Ammissibilità.
Nell'ipotesi di "petitio hereditatis" proposta dal successore "ex lege", la domanda di nullità del testamento formulata dall'attore alla prima udienza dopo la produzione in giudizio della scheda testamentaria da parte del convenuto, ponendosi in nesso di consequenzialità con...
Osservanza delle norme del codice di rito – Cass. n. 28189/2020Arbitrato - procedimento arbitrale - Osservanza delle norme del codice di rito - Mancata previsione - Conseguenze - Modifica ed ampliamento degli iniziali quesiti - Ammissibilità - Limiti.
Nell'arbitrato rituale, ove le parti non abbiano vincolato gli arbitri all'osservanza delle norme del codice di rito, è consentito alle medesime di modificare ed ampliare le iniziali domande, senza che trovino applicazione le preclusioni di cui all'art. 183 c.p.c., salvo il rispetto del principio del contraddittorio.
Corte di Cassazione, Sez. 1, Ordinanza n. 28189 del 10/12/2020
Riferimenti normativi:...
Effetti del giudicato - Azioni a difesa della proprietà e di altri diritti reali – Cass. n. 22591/2020Cosa giudicata civile - effetti del giudicato (preclusioni) - Azioni a difesa della proprietà e di altri diritti reali - Passaggio in giudicato della sentenza che accerta la inesistenza del diritto - Nuova azione fondata su di un titolo di acquisto diverso - Preclusione - procedimento civile - domanda giudiziale - modificazioni
Atteso il carattere autodeterminato del diritto di proprietà e degli altri diritti reali di godimento, individuati in base alla sola indicazione del loro contenuto - cioè del bene che ne costituisce l'oggetto -, nelle azioni ad essi relative la deduzione del fatto...
Domanda di costituzione coattiva di servitù – Cass. n. 19555/2020Servitù' - prediali - servitù' coattive - costituzione servitù' coattive -Domanda di costituzione coattiva di servitù - Allegazione, da parte del convenuto, dell'interclusione del fondo per effetto di alienazione o divisione - Qualificazione in termini di eccezione in senso proprio - Esclusione - Mera difesa - Configurabilità - Conseguenze sul piano processuale.
In tema di domanda volta alla costituzione di una servitù coattiva di passaggio, l'allegazione del convenuto di non essere tenuto a subire la servitù in virtù di interclusione del fondo per effetto di alienazione o di divisione ai...
Nuova domanda - Proposizione da parte dell'attore dopo l'udienza ex art. 183 c.p.c. – Cass. n. 18546/2020Procedimento civile - domanda giudiziale - nuova domanda - Proposizione da parte dell'attore dopo l'udienza ex art. 183 c.p.c. - Condizioni - Teleologica "complanarità" - Requisiti - Fattispecie.
Nel processo civile di cognizione, ciò che rende ammissibile l'introduzione in giudizio da parte dell’attore di un diritto diverso da quello originariamente fatto valere oltre la barriera preclusiva segnata dall'udienza ex art. 183 c.p.c. è il carattere della teleologica "complanarità", dovendo pertanto tale diritto attenere alla medesima vicenda sostanziale già dedotta, correre tra le stesse parti...
Procedimento sommario di cognizione - Preclusioni - Cass. n. 13879/2020Procedimenti sommari - Procedimento sommario di cognizione - Preclusioni - Conversione del rito - Rilevanza di tali preclusioni nel giudizio a cognizione piena - Esclusione - Fondamento - Fissazione dell'udienza ex art. 183 c.p.c. - Necessità - Conseguenze.
In tema di procedimento sommario di cognizione, le preclusioni maturate nel corso dello stesso non si applicano al giudizio ordinario a cognizione piena che si instaura all'esito della conversione del rito, poiché l'art. 702 bis c.p.c. non dispone nulla al riguardo mentre l'art. 702 ter c.p.c.
prevede espressamente che il giudice, in...
Contratto d'opera - professioni intellettuali - responsabilita' - Cass. n. 13874/2020Lavoro - lavoro autonomo (nozione, caratteri, distinzioni) - contratto d'opera (nozione, caratteri, differenze dall'appalto, distinzioni) - professioni intellettuali - responsabilita' - Risoluzione di problemi tecnici di particolare difficoltà - Rilievo officioso - Ammissibilità - Fondamento.
In materia di contratto di prestazione d'opera, acclarata la colpa del professionista, il rilievo che la prestazione eseguita comporta la risoluzione di problemi tecnici di speciale difficoltà può essere compiuto d'ufficio dal giudice sulla base di risultanze istruttorie ritualmente acquisite, non...
difensori - mandato alle liti (procura) - revoca e rinuncia "Ius postulandi" – Cass. n. 12249/2020Procedimento civile - difensori - mandato alle liti (procura) - revoca e rinuncia "Ius postulandi" – Permanenza fino alla sostituzione con nuovo difensore - Incapacità di volere del mandante - Irrilevanza - Fattispecie.
l difensore revocato continua, ai sensi dell'art. 85 c.p.c., a svolgere il suo mandato finché non intervenga la sostituzione con un nuovo difensore, sicché è irrilevante la ridotta o compromessa capacità di intendere e di volere del mandante intervenuta "medio tempore". (Nella specie, la S.C. ha confermato la sentenza di merito che aveva rigettato l'istanza di...
Competenza civile - regolamento di competenza – Cass. n. 11866/2020Conflitto di competenza - Giudice di appello - Termine per il rilievo dell'incompetenza - Preclusione di cui all'art. 38, comma 3, c.p.c. - Applicabilità al giudizio di impugnazione - Sussistenza - Fondamento.
La preclusione di cui all'art. 38, comma 3, c.p.c. (il quale dispone che l'incompetenza per materia, per valore e per territorio inderogabile sono eccepite o rilevate entro l'udienza di trattazione) trova applicazione anche nelle ipotesi di regolamento di competenza d'ufficio proposto dal giudice di secondo grado ai sensi dell'art.45 c.p.c., con la conseguenza che detto regolamento,...
Impugnazioni civili - appello - giudice dell'appello - Corte di Cassazione Sez. 3 - , Sentenza n. 11118 del 10/06/2020 (Rv. 658140 - 01)Erronea individuazione del giudice, per territorio o grado, competente - Eccezione - Rilievo d'ufficio - Modalità e tempi.
Nel giudizio di appello la disciplina dell'incompetenza non soggiace ad un regime diverso da quello previsto per tutte le competenze dall'art. 38 c.p.c. Ne consegue che il potere della parte convenuta di eccepire l'incompetenza del giudice del gravame deve ancorarsi alla comparsa di risposta tempestivamente depositata, cosi come quello del giudice di rilevare d'ufficio la propria incompetenza si deve ritenere collegato all’omologo in appello dell'udienza di cui all'art...
Procedimento civile - domanda giudiziale - modificazioni - Corte di Cassazione, Sez. 3 - , Ordinanza n. 9692 del 26/05/2020 (Rv. 657690 - 01)Azione risarcitoria nei confronti del proprietario di unità condominiale - Modifica della domanda ex art. 183, comma 6, c.p.c. - Deduzione della qualità di condomino del convenuto - Ammissibilità della "emendatio libelli" - Ragioni.
Responsabilita' civile - cose in custodia - incendio - obbligo di custodia In genere.
Nell'azione risarcitoria esperita nei confronti del proprietario di un'unità condominiale (nella specie, per danni conseguenti a perdite idriche provenienti da tubazioni), la successiva deduzione della qualità di condomino del convenuto costituisce una modificazione della...
Competenza civile - regolamento di competenza - conflitto (regolamento d'ufficio) - Cass. n. 9552/2020Regolamento di competenza - Indennità di espropriazione - Competenza funzionale in unico grado della corte d'appello - Tribunale - Rilievo d'ufficio dell'incompetenza in sentenza - Ammissibilità - Esclusione.
Espropriazione per pubblico interesse (o utilita') - competenza e giurisdizione In genere.
L'incompetenza del tribunale riguardo alle controversie inerenti alla determinazione della giusta indennità di espropriazione, affidate alla competenza funzionale in unico grado della corte di appello, non è rilevabile d'ufficio per la prima volta in sentenza, trovando applicazione l'art. 38,...
Esecuzione forzata - opposizioni – Corte di Cassazione, Sez. 6 - 3, Ordinanza n. 3716 del 14/02/2020 (Rv. 657019 - 01)Titolo esecutivo di formazione giudiziale - Opposizione all'esecuzione - Motivi deducibili - Fatti anteriori alla formazione del titolo - Esclusione - Momento di formazione delle preclusioni nel giudizio nel quale si è costituito tale titolo - Rilevanza.
In tema di opposizione all'esecuzione promossa in base a titolo esecutivo di formazione giudiziale, non possono essere dedotti fatti estintivi, impeditivi o modificativi verificatisi prima della maturazione delle preclusioni processuali, ad essi relative, nel giudizio di cognizione che ha portato alla formazione di tale titolo.
Corte di...
Divisione - divisione ereditaria – Corte di Cassazione, Sez. 2 - , Ordinanza n. 2914 del 07/02/2020 (Rv. 657093 - 04)Divisione ereditaria - Domanda subordinata di riduzione per lesione di legittima - Deduzione in appello dell'assenza di “relictum” - Domanda nuova - Esclusione - Fattispecie.
Successioni "mortis causa" - successione necessaria - reintegrazione della quota di riserva dei legittimari - azione di riduzione (lesione della quota di riserva).
In un giudizio di divisione ereditaria, ove gli attori coeredi chiedano la divisione della massa ereditaria da calcolare a seguito di collazione dei beni donati al coerede convenuto e, in subordine, la riduzione della donazione per lesione della quota di...
Competenza civile - regolamento di competenza – Cass. n. 2338/2020Giudizi successivi alla legge n. 69 del 2009 - Questione di competenza - Decisione positiva senza previo invito a precisare le conclusioni - Regolamento di competenza - Ammissibilità - Condizioni.
In tema di regolamento di competenza è inammissibile il ricorso, ex art_ 42 c.p.c., avverso il provvedimento del collegio che disponga la prosecuzione della lite innanzi al giudice istruttore, ove non preceduto dalla rimessione della causa in decisione e dal previo invito alle parti a precisare le rispettive integrali conclusioni anche di merito, salvo che quel giudice abbia affermato, in termini...
Giurisdizione civile - straniero (giurisdizione sullo) – Corte di Cassazione, Sez. U, Sentenza n. 156 del 09/01/2020 (Rv. 656657 - 02)Art.5, Punto 1, lett. b), del Regolamento CE n. 44 del 2001 - Compravendita di beni e prestazione di servizi - Criteri distintivi ai fini della giurisdizione - Fattispecie.
Ai fini dell'individuazione della giurisdizione - secondo i vincolanti criteri interpretativi dettati dalla Corte di giustizia (sentenza del 25 febbraio 2010, in C-381/08) - la distinzione tra la nozione di compravendita di beni e quella di prestazione di servizi, entrambe contenute nell'art. 5, Punto 1, lett. b), del Regolamento CE n. 44 del 2001, trova fondamento nella "obbligazione caratteristica" dei predetti...
Giurisdizione civile - straniero (giurisdizione sullo) – Corte di Cassazione, Sez. U, Sentenza n. 156 del 09/01/2020 (Rv. 656657 - 02)Art.5, Punto 1, lett. b), del Regolamento CE n. 44 del 2001 - Compravendita di beni e prestazione di servizi - Criteri distintivi ai fini della giurisdizione - Fattispecie.
Ai fini dell'individuazione della giurisdizione - secondo i vincolanti criteri interpretativi dettati dalla Corte di giustizia (sentenza del 25 febbraio 2010, in C-381/08) - la distinzione tra la nozione di compravendita di beni e quella di prestazione di servizi, entrambe contenute nell'art. 5, Punto 1, lett. b), del Regolamento CE n. 44 del 2001, trova fondamento nella "obbligazione caratteristica" dei predetti...
Procedimento civile - capacita' processuale - difetto di rappresentanza o di autorizzazione rilevato dal giudice - Corte di Cassazione, Sez. 3 , Sentenza n. 33769 del 19/12/2019 (Rv. 656333 - 03)Difetto di legittimazione processuale - Rilevabilità d'ufficio - Limiti - Necessità di coordinarla con il sistema delle preclusioni - Sussistenza - Proponibilità per la prima volta in cassazione - Esclusione.
La questione relativa al difetto di legittimazione processuale, pur essendo rilevabile d'ufficio, deve essere coordinata con il sistema di preclusioni introdotto dalla l. n. 353 del 1990, come modificata dalla l. n. 354 del 1995, in forza del quale l’assenza dei poteri rappresentativi, in primo grado, va contestata non oltre l'udienza di trattazione mentre, in appello, può essere...
Contratti bancari - operazioni bancarie in conto corrente (nozione, caratteri, distinzioni) - Cass. n. 31927/2019Contratti bancari - Azione di ripetizione di indebito - Eccezione di prescrizione sollevata dalla banca - Natura solutoria dei versamenti - Prova del contratto di apertura di credito - Onere a carico del correntista - Acquisizione della prova nel processo - Omessa allegazione del correntista - Irrilevanza.
In materia di rapporti bancari, a fronte dell'eccezione di prescrizione del credito a decorrere dalle singole rimesse, sollevata dalla banca avverso la domanda di ripetizione dell'indebito proposta dal correntista, grava su quest'ultimo la prova della natura ripristinatoria e non...
Procedimento civile - domanda giudiziale - modificazioni - Corte di Cassazione, Sez. 3, Ordinanza n. 31078 del 28/11/2019 (Rv. 655978 - 01)Modifica della domanda ex art. 183 c.p.c. - Ammissibilità - Limiti - Fattispecie.
La modificazione della domanda, consentita dall'art. 183, comma 6, c.p.c., può riguardare uno o entrambi gli elementi oggettivi della stessa ("petitum" e "causa petendi"), sempre che la domanda così modificata risulti connessa alla vicenda sostanziale dedotta in giudizio e senza che, per ciò solo, si determini la compromissione delle potenzialità difensive della controparte, ovvero l'allungamento dei tempi processuali. (Nella specie, la S.C. ha considerato esente da critiche la sentenza che aveva ritenuto...
Procedimento civile - domanda giudiziale - modificazioni - Corte di Cassazione, Sez. 6 - 3, Ordinanza n. 30745 del 26/11/2019 (Rv. 656177 - 01)Art. 183, comma 6, c.p.c. - Precisazioni e modificazioni della domanda - Limiti.
La memoria di cui all'art. 183, comma 6, n. 1, c.p.c. consente all'attore di precisare e modificare le domande "già proposte", ma non di proporre le domande e le eccezioni che siano conseguenza della domanda riconvenzionale o delle eccezioni formulate dal convenuto, le quali vanno, invece, presentate, a pena di decadenza, entro la prima udienza di trattazione.
Corte di Cassazione, Sez. 6 - 3, Ordinanza n. 30745 del 26/11/2019 (Rv. 656177 - 01)
Riferimenti normativi: Cod_Proc_Civ_art_183_1,...
Competenza civile - regolamento di competenza - conflitto (regolamento d'ufficio) - Cass. n. 27731/2019Termine per il rilievo dell'incompetenza - Prima udienza di trattazione - Udienza di mero rinvio - Possibilità di sollevare il conflitto all'udienza di effettiva trattazione - Esclusione - Ragioni - Violazione del termine - Conseguenze - Inammissibilità - Fattispecie.
Il regolamento di competenza da parte del giudice investito della controversia, a seguito di pronunzia declinatoria della stessa da parte del giudice preventivamente adito, è tempestivo, secondo quanto si ricava dall'art. 38 c.p.c., purchè promosso entro la prima udienza di trattazione, eventualmente anche a seguito di riserva...
Lavoro - lavoro subordinato (nozione, differenze dall'appalto e dal rapporto di lavoro autonomo, distinzioni) – Corte di Cassazione, Sez. L - , Sentenza n. 27388 del 25/10/2019 (Rv. 655521 - 01)Contratto a progetto - Professioni intellettuali - Deroga - Eccezione in senso stretto - Conseguenze.
In tema di lavoro a progetto, la deroga prevista in favore di coloro che svolgono una professione intellettuale, ai sensi dell'art. 61, comma 3, del d.lgs. n. 276 del 2003, introduce nel processo un nuovo tema di indagine riconducibile ad un'eccezione in senso stretto, come tale non rilevabile d'ufficio, né proponibile per la prima volta nel corso del giudizio o in appello.
Corte di Cassazione, Sez. L - , Sentenza n. 27388 del 25/10/2019 (Rv. 655521 - 01)
Riferimenti normativi:...
Procedimento civile - eccezione – Corte di Cassazione, Sez. 6 - L, Ordinanza n. 25434 del 10/10/2019 (Rv. 655426 - 01)Eccezioni in senso lato - Specifica e tempestiva allegazione della parte - Necessità - Esclusione - Rilevabilità d'ufficio anche in appello - Ammissibilità - Condizioni - Documentazione dei fatti "ex actis" - Sufficienza - Fondamento - Poteri istruttori d'ufficio ex art. 437 c.p.c. - Configurabilità - Fattispecie.
Il rilievo d’ufficio delle eccezioni in senso lato, attesa la distinzione rispetto a quelle in senso stretto, non è subordinato alla specifica e tempestiva allegazione della parte ed è ammissibile anche in appello, purché i fatti risultino documentati "ex actis"; ne consegue che...
Procedimento civile - domanda giudiziale - nuova domanda - Corte di Cassazione, Sez. 1 - , Sentenza n. 24040 del 26/09/2019 (Rv. 655306 - 01)Regime delle preclusioni introdotto dalla l. n. 353 del 1990 - Domanda nuova - Rilevabilità d'ufficio - Conseguenze - Domanda tardiva in primo grado - Proposizione della relativa eccezione in appello - Ammissibilità - Fondamento.
Nella vigenza del regime giuridico delle preclusioni introdotto dalla l. n. 353 del 1990, la novità della domanda formulata nel corso del giudizio è rilevabile anche d'ufficio da parte del giudice, trattandosi di una questione sottratta alla disponibilità delle parti, in virtù del principio secondo cui il "thema decidendum" è modificabile soltanto nei limiti e nei...
Domanda giudiziale - modificazioni – Cass. 14369/2019Modificazione della domanda ex art. 183 c.p.c. - Ammissibilità - Limiti - Fattispecie.
La modificazione della domanda ex art. 183 c.p.c. è consentita sempre che rimangano immutate le parti del giudizio nonché la vicenda sostanziale oggetto dello stesso. (Nella specie, in un giudizio di revocazione ordinaria di un atto di disposizione patrimoniale, la S.C. ha ritenuto non ammissibile la sostituzione dell'originaria domanda tesa a conseguire la declaratoria di inefficacia dell'atto di cessione di un credito avente titolo negoziale, con altro di natura risarcitoria derivante da illecito...
Incompetenza per materia, per valore o per territorio inderogabile – Cass. 14170/2019Poteri di rilevazione di ufficio da parte del giudice - Limiti - Fattispecie.
Il rilievo officioso dell'incompetenza inderogabile deve essere svolto dal giudice non oltre la prima udienza, in modo chiaro ed univoco e sulla base dei documenti ritualmente acquisiti.
(In applicazione del principio, la S.C. ha ritenuto che la rilevazione dell'incompetenza effettuata dal giudice in prima udienza fosse tempestiva, ancorché irritualmente svolta attraverso la rimessione degli atti al Presidente del Tribunale per l'eventuale assegnazione alla Sezione specializzata agraria, ma invalida in quanto...
Conservazione della garanzia patrimoniale - – Cass. 13593/2019Revocatoria ordinaria (azione pauliana); rapporti con la simulazione - condizioni e presupposti (esistenza del credito, "eventus damni, consilium fraudis et scientia damni") - Evocazione in giudizio come litisconsorti l'alienante e l'acquirente - Estinzione della società alienante per cancellazione - Conseguenze - Integrazione del contraddittorio nei confronti dei soci - Necessità - Fenomeno successorio - Sussistenza - Concessione di termine per la corretta instaurazione del contraddittorio - Necessità.
Società - di capitali.
In tema di azione revocatoria, il creditore che agisca in...
Incompetenza - rilevabilità d'ufficio – Cass. 13472/2019Mutamento del rito ex art. 4 del d.lgs. n. 150 del 2011 - Persistenza delle preclusioni già verificatesi - Conseguenze - Rilevabilità di ufficio dell'incompetenza per materia, per valore o per territorio inderogabile nella prima udienza successiva al mutamento di rito - Procedimenti speciali - procedimenti in materia di lavoro e di previdenza- procedimento di primo grado - passaggio dal rito ordinario al rito speciale
In caso di mutamento del rito ex art. 4 del d.lgs. n. 150 del 2011, restano ferme le preclusioni già verificatesi secondo le norme del rito prescelto e, pertanto, l'...
Possesso - azioni a difesa del possesso - reintegrazione da spoglio - Corte di Cassazione, Sez. 2 - , Ordinanza n. 11369 del 29/04/2019 (Rv. 653713 - 01)Risarcimento del danno - Azione di reintegrazione - Successiva indicazione di un bene diverso da quello menzionato nell'atto introduttivo - Inammissibilità della nuova domanda - Mutamento della prospettazione degli elementi del possesso o dello spoglio - Ammissibilità – Fattispecie
Nel giudizio di reintegrazione da spoglio, sussiste domanda nuova, inammissibile a norma dell'art. 183 c.p.c., soltanto nel caso in cui, in corso di causa, venga indicato, come oggetto di spoglio, un bene diverso da quello menzionato nell'atto introduttivo, giacché alla privazione di un bene diverso corrisponde...
Procedimento civile - domanda giudiziale - modificazioni - Corte di Cassazione, Sez. 2 - , Ordinanza n. 11226 del 24/04/2019 (Rv. 653638 - 01)Modifica della domanda ex art. 183 c.p.c. - Possibilità - Oggetto - Limiti - Contestazione della violazione delle distanze fra edifici in aggiunta a quella concernente le distanze dalle vedute - Ammissibilità - Esclusione - Incidenza della natura autodeterminata dei diritti controversi - Esclusione – Fondamento
La modificazione della domanda ammessa ex art. 183 c.p.c. può riguardare anche uno o entrambi gli elementi oggettivi della stessa ("petitum" e "causa petendi"), purché la domanda così modificata sia comunque connessa alla vicenda sostanziale dedotta in giudizio e non si aggiunga a...
Procedimento civile - atti e provvedimenti - brevetto europeo - Corte di Cassazione, Sez. 1 - , Ordinanza n. 10206 del 11/04/2019 (Rv. 653693 - 01)Brevetto europeo - Nazionalizzazione - Traduzione - Deposito - Termine – Fondamento - Corte di Cassazione, Sez. 1 - , Ordinanza n. 10206 del 11/04/2019 (Rv. 653693 - 01)
Ai sensi del combinato disposto degli artt. 56 e 120 del d.lgs. n. 30 del 2005 è legittima l’acquisizione d'ufficio della documentazione relativa alla domanda di brevetto (ovvero la copia della traduzione del brevetto europeo) nonostante la scadenza dei termini di cui all'art. 183, comma 6 c.p.c., in quanto l'art. 120 cit., nella parte i cui ammette la proposizione della domanda di nullità del brevetto anche prima che...
Effetti del contratto - esecuzione di buona fede - Plurime obbligazioni pecuniarie relative a rapporto contrattuale complesso - Rapporto di durata - Corte di Cassazione, Sez. 3 - , Sentenza n. 6591 del 07/03/2019Contratti in genere - effetti del contratto - esecuzione di buona fede - Plurime obbligazioni pecuniarie relative a rapporto contrattuale complesso - Rapporto di durata - Pretese creditorie conseguenti - Possibilità di frazionamento giudiziale - Limiti - Fattispecie.
Le domande aventi ad oggetto diversi e distinti diritti di credito, benché relativi ad un medesimo rapporto di durata tra le parti, possono essere proposte in separati processi, ma, ove le suddette pretese creditorie, oltre a far capo ad un medesimo rapporto tra le stesse parti, siano anche, in proiezione, inscrivibili nel...
Invalidità - nullità del contratto - in genere nullità negoziali - Corte di Cassazione, Sez. 2 - , Sentenza n. 3308 del 05/02/2019contratti in genere - invalidità - nullità del contratto - in genere nullità negoziali - "rilevazione" e "dichiarazione" - rispettive modalità operative – fattispecie - Corte di Cassazione, Sez. 2 - , Sentenza n. 3308 del 05/02/2019
La rilevazione d'ufficio delle nullità negoziali - sotto qualsiasi profilo, anche diverso da quello allegato dalla parte, e altresì per le ipotesi di nullità speciali o di protezione - è sempre obbligatoria, purché la pretesa azionata non venga rigettata in base a una individuata "ragione più liquida", e va intesa come indicazione alle parti di tale vizio.
La...
Domanda giudiziale - nuova domanda - Modificazione dell'ammontare del risarcimento conseguente al manifestarsi di danni in corso di causa Procedimento civile - domanda giudiziale - nuova domanda - Modificazione dell'ammontare del risarcimento conseguente al manifestarsi di danni in corso di causa - Domanda nuova - Esclusione - Ammissibilità.
Non costituisce domanda nuova, e deve ritenersi ammessa nel corso di tutto il giudizio di primo grado e finché non si precisano le conclusioni, la modificazione quantitativa del risarcimento del danno in origine richiesto, intesa non esclusivamente come modifica della valutazione economica del danno costituito dalla perdita o dalla diminuzione di valore di una cosa determinata, ma anche...
Domanda giudiziale - nuova domanda - “causa petendi”Procedimento civile - domanda giudiziale - nuova domanda - “causa petendi” - modifica dei fatti costitutivi del diritto fatto valere in giudizio - “mutatio libelli” - sussistenza – fattispecie - Corte di Cassazione, Sez. 2, Sentenza n. 32146 del 12/12/2018
Esorbita dai limiti di una consentita "emendatio libelli" il mutamento della "causa petendi" che consista in una vera e propria modifica dei fatti costitutivi del diritto fatto valere in giudizio, tale da introdurre nel processo un tema di indagine e di decisione nuovo perché fondato su presupposti diversi da quelli prospettati nell'atto...
Domanda giudiziale - nuova domanda - proposizione all'udienza di precisazione delle conclusioniProcedimento civile - domanda giudiziale - nuova domanda - proposizione all'udienza di precisazione delle conclusioni - accettazione implicita del contraddittorio - condizioni – fattispecie - Corte di Cassazione, Sez. 2, Ordinanza n. 30699 del 27/11/2018
La domanda proposta all'udienza di precisazione delle conclusioni deve ritenersi ritualmente introdotta in giudizio, per accettazione implicita del contraddittorio, qualora la parte verso la quale essa è rivolta non ne abbia eccepito, nella stessa udienza, la preclusione, non essendo utile allo scopo l'opposizione fatta in comparsa...
Giudice - istruttore - poteri e obblighiProcedimento civile - giudice - istruttore - poteri e obblighi - in genere - sistema anteriore all'introduzione dell'art. 101, comma 2, c.p.c. - rilievo ufficioso di questioni - dovere di sottoporle alle parti - violazione - conseguenze - nullità della sentenza – fondamento - Corte di Cassazione, Sez. 2, Ordinanza n. 30716 del 27/11/2018
Nel sistema anteriore all'introduzione del comma 2 dell'art. 101 c.p.c. (a norma del quale il giudice, se ritiene di porre a fondamento della decisione una questione rilevata d'ufficio, deve assegnare alle parti, "a pena di nullità", un termine "per il...
Ricostruzione del "relictum" e "del donatum" Impugnazioni civili - appello - domande - nuove - in genere - ricostruzione del "relictum" e "del donatum" - nuove indicazioni di beni, liberalità o pesi effettuate in appello – inammissibilità - limiti - utilizzabilità anche d'ufficio di elementi già acquisiti agli atti - impugnazioni civili - appello - prove – nuove. Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 28272 del 06/11/2018
>>> Nel giudizio di riduzione per lesione della legittima, come anche in quello di divisione, è esclusa la possibilità di allegare ovvero provare, per la prima volta in appello, l'esistenza di altri beni...
Rilevabilità d'ufficio anche in appelloProcedimento civile - eccezione - in genere - eccezioni in senso lato - specifica e tempestiva allegazione della parte - necessità - esclusione - rilevabilità d'ufficio anche in appello - ammissibilità - condizioni - documentazione dei fatti "ex actis" - sufficienza - fondamento - preclusioni - operatività - esclusione. Corte di Cassazione Sez. 2, Ordinanza n. 27998 del 31/10/2018
>>> Il rilievo d'ufficio delle eccezioni in senso lato non è subordinato alla specifica e tempestiva allegazione della parte ed è ammissibile anche in appello, dovendosi ritenere sufficiente che i fatti...
Nuova domanda - rilevabilità d'ufficioProcedimento civile - domanda giudiziale - nuova domanda - regime normativo anteriore alla novella del codice di rito del 1990 - divieto di proposizione nel corso del giudizio di primo grado - violazione - rilevabilità d'ufficio - limiti - accettazione espressa o implicita del contraddittorio - accettazione implicita - configurabilità - criteri. Corte di Cassazione Sez. 2, Ordinanza n. 27644 del 30/10/2018
Nel regime normativo antecedente alla novella del codice di rito introdotta dalla l. n. 353 del 1990, la novità della domanda in primo grado non è eccezione riservata alla parte, ma...
Fatti modificativi, impeditivi o estintivi della pretesa attoreaProcedimento civile - eccezione - in genere - allegazione di fatti modificativi, impeditivi o estintivi della pretesa attorea - attività di parte - rilevazione dei suddetti fatti ai fini della decisione - potere-dovere del giudice, tranne nelle ipotesi prevedenti l'intervento della parte per necessità "strutturale" o espressa previsione normativa - legittima acquisizione dei suddetti fatti al processo secondo i tempi e modi previsti dalla specifica disciplina processuale - necessità - fattispecie. Corte di Cassazione Sez. 2, Ordinanza n. 27405 del 29/10/2018
>>> In relazione all'...
Domanda del coerede nei confronti degli altriProcedimento civile - domanda giudiziale - nuova domanda - impresa familiare - iniziale domanda del coerede nei confronti degli altri al fine di conseguire una quota dell'azienda - successiva richiesta diretta a conseguire gli utili ancora dovuti al momento della cessazione del rapporto di collaborazione - “mutatio libelli” - sussistenza - fondamento. Corte di Cassazione Sez. 2, Ordinanza n. 26274 del 18/10/2018
>>> In relazione ad un'azienda compresa in un asse ereditario e gestita dal "de cuius" in forma di impresa familiare, ove un coerede agisca nei confronti degli altri per...
Vizio della motivazioneImpugnazioni civili - cassazione (ricorso per) - motivi del ricorso - vizi di motivazione - vizio della motivazione ex art. 360, comma 1, n. 5, c.p.c. nella formulazione successiva al d.l. n. 83 del 2012 – censura relativa a fatto pacifico o "non contestato" - deducibilità - esclusione - fondamento. Corte di Cassazione Sez. 2, Ordinanza n. 26274 del 18/10/2018
>>> Il fatto di cui sia stato omesso l'esame, rilevante ai fini dell'art. 360, comma 1, n. 5, c.p.c. (nella formulazione conseguente al d.l. n. 83 del 2012), deve essere stato "oggetto di discussione fra le parti" e, quindi,...
Plurime obbligazioni pecuniarie – pretese creditorieContratti in genere - effetti del contratto - esecuzione di buona fede - plurime obbligazioni pecuniarie relative a rapporto contrattuale complesso – rapporto di durata – pretese creditorie conseguenti – interesse al frazionamento giudiziale – necessità di specifica deduzione - mancanza – conseguenze - fattispecie. Corte di Cassazione Sez. 2, Ordinanza n. 24698 del 08/10/2018
>>> Quando distinti crediti maturati da un soggetto sono inscrivibili nel medesimo ambito oggettivo e fondati su un unico rapporto di durata, il frazionamento del credito è ammesso soltanto se risulti in capo...
Plurime obbligazioni pecuniarie - pretese creditorieContratti in genere - effetti del contratto - esecuzione di buona fede - plurime obbligazioni pecuniarie relative a rapporto contrattuale complesso – rapporto di durata – pretese creditorie conseguenti – interesse al frazionamento giudiziale – necessità di specifica deduzione - mancanza – conseguenze - fattispecie. Corte di Cassazione Sez. 2, Ordinanza n. 24698 del 08/10/2018
>>> Quando distinti crediti maturati da un soggetto sono inscrivibili nel medesimo ambito oggettivo e fondati su un unico rapporto di durata, il frazionamento del credito è ammesso soltanto se risulti in capo...
Deduzione della nullità come motivo d'appelloProcedimento civile - udienza - prima udienza - decisione della causa nel merito da parte del giudice di primo grado, prima che le parti abbiano definito "thema decidendum"e "thema probandum" - deduzione della nullità come motivo d'appello - necessità - onere di specificazione, da parte dell'appellante, del "thema decidendum" e delle prove da assumere - sussistenza. Corte di Cassazione Sez. 2, Ordinanza n. 24402 del 04/10/2018
>>> Qualora venga dedotto il vizio della sentenza di primo grado per avere il tribunale deciso la causa nel merito prima ancora che le parti avessero...
Incompetenza territoriale derogabileProcedimenti sommari - d'ingiunzione - decreto - opposizione – competenza - incompetenza territoriale derogabile - tempestiva eccezione dell’opponente - incompetenza per foro del consumatore non eccepita dalla parte - declaratoria del giudice in assenza di tempestivo rilievo ex officio - esclusione - fondamento. Corte di Cassazione Sez. 6 - 3, Ordinanza n. 23912 del 02/10/2018
>>> La tempestiva e rituale eccezione di incompetenza territoriale derogabile, formulata dall'opponente con l'atto di opposizione a decreto ingiuntivo, non devolve automaticamente al "thema decidendum" la...
Domanda giudiziale - NovitàProcedimento civile - domanda giudiziale - nuova domanda - mero concorso di norme, anche convenzionali - domanda nuova - esclusione - fondamento. Corte di Cassazione Sez. 3, Sentenza n. 23167 del 27/09/2018
>>> La questione relativa alla novità, o meno, di una domanda giudiziale è correlata all'individuazione del bene della vita in relazione al quale la tutela è richiesta, per cui non può esservi mutamento della domanda ove si sia in presenza di un ipotetico concorso di norme, anche solo convenzionali, a presidio dell'unico diritto azionato, presupponendo il cambiamento della...
Modificazione della domandaProcedimento civile - domanda giudiziale – modificazioni - modificazione della domanda ex art. 183 c.p.c. - ammissibilità - limiti - fattispecie. Corte di Cassazione Sez. 3, Ordinanza n. 22540 del 25/09/2018
>>> La modificazione della domanda ex art. 183 c.p.c. è consentita sempre che rimangano immutate le parti del giudizio nonché la vicenda sostanziale oggetto dello stesso. (Nella specie, in un giudizio per risarcimento danni da sinistro stradale, la S.C. ha ritenuto ammissibile la sostituzione dell'originaria domanda del terzo trasportato, tesa a far valere la responsabilità del...
Ingiustificato arricchimento (senza causa)Obbligazioni in genere - nascenti dalla legge - ingiustificato arricchimento (senza causa) - in genere - Modifica della domanda ex art. 183, comma 6, c.p.c. - Possibilità - Oggetto - Limiti - Sostituzione della domanda di adempimento di obbligazione contrattuale con quella di ingiustificato arricchimento – Ammissibilità – Condizioni. procedimento civile - domanda giudiziale – modificazioni. CORTE DI CASSAZIONE, SEZ. U, SENTENZA N. 22404 DEL 13/09/2018
>>> Nel processo introdotto mediante domanda di adempimento contrattuale è ammissibile la domanda di indennizzo per ingiustificato...
Concessione del termine di cui all'art. 184 c.p.c.Procedimento civile - udienza - prima udienza - Termine di cui all'art. 184 c.p.c. - Concessione - Natura discrezionale - Esclusione - Fondamento - Conseguenze - Causa documentale - Diniego del termine - Rigetto della domanda per mancanza della prova documentale - Illegittimità. CORTE DI CASSAZIONE, SEZ. 2, SENTENZA N. 22376 DEL 13/09/2018
>>> La concessione del termine di cui all'art. 184 c.p.c. - nel testo modificato dall'art. 18 della l. n. 353 del 1990, applicabile "ratione temporis" - non è rimessa alla discrezionalità del giudice, ma consegue automaticamente alla richiesta...
legittimazione (poteri del giudice) - ad causamProcedimento civile - legittimazione (poteri del giudice) - ad causam - Titolarità del rapporto controverso - Contestazioni del convenuto - Natura - Mera difesa - Conseguenze. Corte di Cassazione, Sez. 2, Ordinanza n. 20721 del 13/08/2018
Le contestazioni, da parte del convenuto, della titolarità del rapporto controverso dedotta dall'attore hanno natura di mere difese e possono pertanto essere proposte in ogni fase del giudizio.
Corte di Cassazione, Sez. 2, Ordinanza n. 20721 del 13/08/2018
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Contratti in genere - effetti del contratto - esecuzione di buona fede - Corte di Cassazione Sez. 2, Ordinanza n. 17893 del 06/07/2018Plurime obbligazioni pecuniarie relative a rapporto contrattuale complesso – Rapporto di durata – Pretese creditorie conseguenti – Possibilità di frazionamento giudiziale – Limiti - Fattispecie.
Le domande aventi ad oggetto diversi e distinti diritti di credito, benchè relativi ad un medesimo rapporto di durata tra le parti, possono essere proposte in separati processi, ma, ove le suddette pretese creditorie, oltre a far capo ad un medesimo rapporto tra le stesse parti, siano anche, in proiezione, inscrivibili nel medesimo ambito oggettivo di un possibile giudicato o, comunque, fondate...
Prova civile - documentale (prova) - scrittura privata - verificazione - disconoscimento - Corte di Cassazione, Sez. 6 - 1, Ordinanza n. 15780 del 15/06/2018Disconoscimento della scrittura privata - Esercizio della facoltà nella prima udienza o nella prima risposta successiva alla produzione - Omesso deposito della memoria ex art. 184,c.6.n. 3 - decadenza - Esclusione - Ragioni - Fattispecie.
In tema di disconoscimento della scrittura privata, effettuata la relativa produzione nel termine di cui all'art. 183, comma 6, n. 2 c.p.c., in mancanza del deposito, ad opera della parte contro cui la scrittura è prodotta, della memoria prevista dall'art. 183, sesto comma, n. 3, è tempestivo il disconoscimento operato, ai sensi dell'art. 215, comma 1, c....
Impugnazioni civili - impugnazioni in generale - interesse all'impugnazione - Corte di Cassazione Sez. 6 - 3, Ordinanza n. 15620 del 22/06/2017Nullità della sentenza fondata su documenti tardivamente prodotti - Deduzione - Legittimazione della parte che ne ha effettuato la produzione, ancorché tramite consulente – Esclusione - procedimento civile - atti e provvedimenti in genere - nullita' - sanatoria in genere.
In applicazione dell’art. 157, comma 3, c.p.c., non è legittimata a dedurre la nullità della sentenza, in quanto basata su documenti tardivamente prodotti, la stessa parte che abbia effettuato la relativa produzione, ancorché per il tramite del proprio consulente tecnico.
Corte di Cassazione Sez. 6 - 3, Ordinanza n. 15620...
Transazione - invalidita' - annullabilita' - pretesa temeraria - Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 14294 del 08/06/2017Annullabilità della transazione per consapevolezza della lite temeraria - Opponibilità anche in sede di eccezione di transazione - Fattispecie in tema di domanda di rescissione.
La temerarietà della pretesa comportante l’annullamento della transazione ex art. 1971 c.c., come può essere eccepita dal convenuto per paralizzare la domanda dell'attore che faccia valere come titolo della sua richiesta la transazione stessa, parimenti può essere invocata dall’attore per bloccare gli effetti impeditivi dell’eccezione di transazione sollevata dal convenuto. (Nella specie, la S.C. ha ritenuto che l’...
Competenza civile - regolamento di competenza - Cass. n. 14223/2017Questione di competenza - Decisione positiva senza previo invito a precisare le conclusioni - Regolamento di competenza - Ammissibilità - Condizioni - Fattispecie.
Il regolamento di competenza non è esperibile contro il provvedimento del giudice che, nel disattendere la corrispondente eccezione di parte, affermi la propria competenza - senza rimettere la causa in decisione, invitando previamente le parti a precisare le rispettive integrali conclusioni anche di merito - e disponga la prosecuzione del giudizio innanzi a sé, salvo che il giudice non manifesti, in termini di assoluta e...
Procedimento civile - domanda giudiziale - nuova domanda - Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 13769 del 31/05/2017Regime successivo alla l. n. 353 del 1990 - Preclusioni - Domanda nuova - Tardività - Rilievo d'ufficio - Ammissibilità - Accettazione tacita del contraddittorio - Esclusione.
In seguito all’entrata in vigore della l. n. 353 del 1990, il giudice può rilevare d’ufficio la tardiva proposizione di una domanda nuova, dovendosi escludere, alla luce del regime delle preclusioni introdotto dalla citata legge, che alla mancata opposizione della controparte consegua la tacita accettazione del contraddittorio in ordine a tale domanda.
Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 13769 del 31/05/2017
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Impugnazioni civili - cassazione (ricorso per) - motivi del ricorso - Corte di Cassazione Sez. 6 - 3, Ordinanza n. 12840 del 22/05/2017Ricorso per cassazione fondato sulla violazione del principio di non contestazione - Contenuto - Fattispecie.
Il motivo di ricorso per cassazione con il quale si intenda denunciare l’omessa considerazione, nella sentenza impugnata, della prova derivante dalla assenza di contestazioni della controparte su una determinata circostanza, deve indicare specificamente il contenuto della comparsa di risposta avversaria e degli ulteriori atti difensivi, evidenziando in modo puntuale la genericità o l’eventuale totale assenza di contestazioni sul punto. (Fattispecie in tema di riscatto agrario, nella...
Procedimento civile - domanda giudiziale - modificazioni - Corte di Cassazione Sez. 2 - , Sentenza n. 10622 del 28/04/2017Azione volta al rispetto della normativa sulle distanze da costruzioni - Memorie ex art. 183, comma 5 c.p.c. (applicabile "ratione temporis") - Domanda volta alla tutela dei diritti di veduta - Ammissibilità - Esclusione - Fondamento.
Nel giudizio avente ad oggetto la demolizione di un fabbricato, siccome costruito in violazione delle distanze tra costruzioni, è inammissibile, in quanto nuova, la domanda, proposta con le memorie di cui all'art. 183, comma 5, c.p.c. (nel testo applicabile "ratione temporis"), concernente la violazione della distanza da veduta, trattandosi di domande diverse...
Procedimento civile - eccezione - in genere - Corte di Cassazione Sez. 2 - , Sentenza n. 9913 del 19/04/2017Terreni separati da un fosso - Erezione di un muro sulla relativa linea di mezzeria - "Actio negatoria servitutis" - Inapplicabilità della normativa sulle distanze, stante la natura demaniale del fosso - Rilevabilità di ufficio - Fondamento - Conseguenze.
In tema di “negatoria servitutis” avente ad oggetto la violazione delle disposizioni in materia di distanze tra fondi finitimi, conseguente all’erezione di un muro sulla linea di mezzeria di un fosso che separa due terreni, la deduzione concernente la natura demaniale del fosso stesso integra una mera difesa, rilevabile d’ufficio, inerendo...
Procedimento civile - eccezione - Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 9913 del 19/04/2017Terreni separati da un fosso - Erezione di un muro sulla relativa linea di mezzeria - "Actio negatoria servitutis" - Inapplicabilità della normativa sulle distanze, stante la natura demaniale del fosso - Rilevabilità di ufficio - Fondamento - Conseguenze.
Proprieta' - azioni a difesa della proprieta' - negatoria (nozioni, distinzioni) - prova In genere.
Proprieta' - limitazioni legali della proprieta' - rapporti di vicinato - distanze legali (nozione) - nelle costruzioni - costruzioni (nozione, caratteri, distinzioni) - su terreni non finitimi In genere.
In tema di “negatoria servitutis”...
Procedimento civile - domanda giudiziale - nuova domanda – Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 22573 del 07/11/2016Regime anteriore alla l. n. 353 del 1990 - Riassunzione della causa - Divieto di proporre domande nuove - Violazione - Rilevabilità d'ufficio ad opera del giudice - Limiti - Accettazione del contraddittorio - Condizioni.
Nei giudizi ai quali non si applica la novella recata dalla l. n. 353 del 1990, l'introduzione di una domanda nuova con l'atto di riassunzione ex art. 50 c.p.c. integra una "mutatio libelli" che dà luogo a una nullità rilevabile d'ufficio,sebbene sanabile con l'accettazione del contraddittorio, a condizione che questa intervenga entrol'udienza di precisazione delle...
Impugnazioni civili - "causa petendi et petitum" - Corte di Cassazione, Sez. 1 - , Sentenza n. 21190 del 19/10/2016 BisDomanda di adempimento contrattuale - Successiva domanda in appello di arricchimento senza causa - Inammissibilità - Fondamento.
La domanda di indennizzo per arricchimento senza causa integra, rispetto a quella di adempimento contrattuale originariamente formulata, una domanda nuova ed è, come tale, inammissibile se proposta per la prima volta in appello, ostandovi l'espresso divieto previsto dall'art. 345 c.p.c.
Corte di Cassazione, Sez. 1 - , Sentenza n. 21190 del 19/10/2016 Bis
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Giurisdizione civile - conflitti - di giurisdizione – Sez. U, Ordinanza n. 18567 del 22/09/2016Conflitto negativo di giurisdizione tempestivamente sollevato dal giudice ordinario - Risoluzione in suo favore - Potere della Sezioni Unite di individuare anche il giudice competente - Limiti.
In tema di conflitto negativo di giurisdizione, ove lo stesso sia stato tempestivamente sollevato dal giudice ordinario, giusta l'art. 59, comma 3, della l. n. 69 del 2009, entro la prima udienza fissata per la trattazione del merito, evocativa di quella ex art. 183 c.p.c. che individua, altresì, ai sensi dell'art. 38, comma 3, c.p.c., il momento di preclusione del potere officioso di rilevazione...
Competenza civile - incompetenza - rilevabilità d'ufficio – Cass. n. 18383/2016Art. 38, comma 3, c.p.c. - Termine per il rilievo d'ufficio dell'incompetenza - Modalità di esercizio del potere - Condizioni - Conseguenze.
Il rilievo officioso dell'incompetenza territoriale ex art. 38, comma 3, c.p.c. va svolto in modo chiaro ed inequivocabile, onde stimolare il contraddittorio e l'esercizio consapevole del diritto di difesa, e non oltre l'udienza ex art. 183 c.p.c., non potendo valere allo scopo, qualora l'eccezione sia stata sollevata da una parte (nella specie, peraltro, tardivamente), il rinvio ripetuto della causa, con la concessione dei termini di cui all'art. 183...
Procedimenti speciali - scioglimento di comunioni - in genere – Sez. 2, Sentenza n. 14756 del 19/07/2016Istanza di attribuzione ex art. 720 c.c. - Proposizione in corso di causa - Ammissibilità - Condizioni.
In tema di scioglimento della comunione, l'istanza di attribuzione ex art. 720 c.c., pur tendenzialmente soggetta alle preclusioni processuali, può essere avanzata per la prima volta in corso di giudizio, e anche in grado di appello, ogni volta che le vicende soggettive dei condividenti o quelle attinenti alla consistenza oggettiva e qualitativa della massa denotino l'insorgere di una situazione di non comoda divisibilità del bene, così da prevenirne la vendita, che rappresenta l'"extrema...
Procedimento civile - domanda giudiziale - rinuncia – Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 11157 del 30/05/2016Conclusioni delle parti - Abbandono di alcune domande - Effetti processuali - Riproposizione di tali domande in separato giudizio - Ammissibilità.
L'abbandono, in sede di precisazione delle conclusioni, di alcune domande ha esclusivamente un effetto processuale, impedendo al giudice di decidere su esse, ma non pregiudica né il diritto sostanziale né il diritto d'azione, sicché la parte, salvo non vi abbia esplicitamente rinunciato, può successivamente riproporle in un separato giudizio.
Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 11157 del 30/05/2016
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Prescrizione civile - termine - Corte di Cassazione Sez. 1, Sentenza n. 9993 del 16/05/2016Prescrizione - Indicazione di un diverso termine di decorrenza - Eccezione in senso lato - Rilevabilità d'ufficio - Conseguenze.
La deduzione relativa all'applicabilità di uno specifico termine di prescrizione (nella specie, quello indicato al comma 3 dell'art. 2947 c.c.) integra una controeccezione in senso lato, la cui rilevazione può avvenire anche d'ufficio, nel rispetto dei termini di operatività delle preclusioni relative al "thema decidendum" previsti nell'art. 183 c.p.c., qualora sia fondata su nuove allegazioni di fatto, mentre se sia basata su fatti storici già allegati entro i...
Procedimento civile - domanda giudiziale - nuova domanda – Corte di Cassazione Sez. 1, Sentenza n. 9333 del 09/05/2016Mero concorso di norme, anche convenzionali - Domanda nuova - Esclusione - Fondamento - Fattispecie.
La questione relativa alla novità, o meno, di una domanda giudiziale è correlata all'individuazione del bene della vita in relazione al quale la tutela è richiesta, per cui non può esservi mutamento della domanda ove si sia in presenza di un ipotetico concorso di norme, anche solo convenzionali, a presidio dell'unico diritto azionato, presupponendo il cambiamento della domanda la mutazione del corrispondente diritto, non già della sua qualificazione giuridica. Ne consegue che se l'attore...
Prova civile - onere della prova - Corte di Cassazione, Sez. 1, Sentenza n. 17385 del 01/09/2015Questione attinente alla titolarità del diritto controverso - Eccezione in senso stretto - Necessità - Esclusione - Mera difesa - Possibilità - Condizioni - Fattispecie. Corte di Cassazione, Sez. 1, Sentenza n. 17385 del 01/09/2015
La questione relativa alla titolarità del diritto controverso, pur attenendo al merito e non alla legittimazione "ad causam", non costituisce eccezione in senso stretto ma mera difesa tutte le volte in cui non comporti la deduzione di un fatto nuovo (estintivo, modificativo o impeditivo) non dedotto dall'attore, sostanziandosi, invece, in questioni di diritto...
Competenza civile - regolamento di competenza - conflitto (regolamento d'ufficio) - Cass. n. 16143/2015Declaratoria di incompetenza - Conflitto sollevato dal giudice successivamente adito - Esaurimento della fase di trattazione - Inammissibilità - Fattispecie. Sez. 6 - 3, Ordinanza n. 16143 del 30/07/2015
In materia di regolamento di competenza d'ufficio, il giudice indicato come competente da quello originariamente adito, ed innanzi al quale la causa sia stata riassunta, può rilevare, a sua volta, la propria incompetenza non oltre la prima udienza di trattazione, essendogli altrimenti preclusa la possibilità di sollevare il conflitto di competenza. (Nella specie, la S.C. ha ritenuto il...
Procedimento civile - domanda giudiziale - modificazioni – Corte di Cassazione Sez. U, Sentenza n. 12310 del 15/06/2015Modifica della domanda ex art. 183 cod. proc. civ. - Possibilità - Oggetto - Limiti - Sostituzione della domanda ex art. 2932 cod. civ. con quella di accertamento dell'avvenuto effetto traslativo - Ammissibilità. Corte di Cassazione Sez. U, Sentenza n. 12310 del 15/06/2015
Procedimento civile - domanda giudiziale - nuova domanda - Corte di Cassazione Sez. U, Sentenza n. 12310 del 15/06/2015
Contratti in genere - contratto preliminare (compromesso) - esecuzione specifica dell'obbligo di concludere il contratto - Corte di Cassazione Sez. U, Sentenza n. 12310 del 15/06/2015
La modificazione...
procedimento civile - udienza - prima udienza - Corte di Cassazione, Sez. 1, Sentenza n. 18583 del 03/09/2014Fissazione dell'udienza di trattazione - Omessa assegnazione al convenuto del termine ex art. 180 cod. proc. civ. nella formulazione previgente alla riforma introdotta con la legge n. 80 del 2005 - Conseguenze - Nullità della sentenza - Esclusione - Condizioni. Corte di Cassazione, Sez. 1, Sentenza n. 18583 del 03/09/2014
La mancata assegnazione al convenuto del termine, ex art. 180, secondo comma, cod. proc. civ. (nel testo, utilizzabile "ratione temporis", anteriore alla modifica operata dalla legge 14 maggio 2005, n. 80), per proporre le eccezioni processuali e di merito non rilevabili d...
contratti in genere - scioglimento del contratto - risoluzione del contratto - per inadempimento - rapporti tra domanda di risoluzione e di adempimento – Corte di Cassazione, Sez. U, Sentenza n. 8510 del 11/04/2014Facoltà di mutamento della domanda di adempimento in quella di risoluzione - Estensione anche alla domanda di risarcimento del danno conseguente alla risoluzione - Ammissibilità. Corte di Cassazione, Sez. U, Sentenza n. 8510 del 11/04/2014
La parte che, ai sensi dell'art. 1453, secondo comma, cod. civ., chieda la risoluzione del contratto per inadempimento nel corso del giudizio dalla stessa promosso per ottenere l'adempimento, può domandare, contestualmente all'esercizio dello "ius variandi", oltre alla restituzione della prestazione eseguita, anche il risarcimento dei danni derivanti...
Impugnazioni civili - cassazione (ricorso per) - provvedimenti dei giudici ordinari (impugnabilità) - ordinanze – Corte di Cassazione Sez. 6 - 3, Ordinanza n. 8968 del 05/05/2015Ordinanza confermativa di diniego di declaratoria di estinzione ex art. 306 cod. proc. civ. con contestuale fissazione del prosieguo del giudizio - Ricorso straordinario per cassazione - Inammissibilità - Fondamento. Corte di Cassazione Sez. 6 - 3, Ordinanza n. 8968 del 05/05/2015
È inammissibile, per carenza di definitività del provvedimento impugnato, avente natura meramente interlocutoria, il ricorso straordinario per cassazione proposto, ex art. 111, settimo comma, Cost., avverso l'ordinanza con cui il tribunale, disattendendo la relativa istanza di revoca, abbia confermato il diniego di...