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l’avvocato è tenuto ad improntare la propria condotta professionale a lealtà e correttezza - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 6 giugno 2013, n. 86

l’avvocato è tenuto ad improntare la propria condotta professionale a lealtà e correttezza - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 6 giugno 2013, n. 86

L’avvocato è tenuto ad improntare la propria condotta professionale a lealtà e correttezza, evitando comportamenti che compromettano gravemente l’immagine che la classe forense deve mantenere nei confronti della collettività al fine di assicurare responsabilmente la funzione sociale che l’ordinamento le attribuisce.

Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 6 giugno 2013, n. 86