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autonomo - contratto d'opera - professioni intellettuali – Cass. 13828/2019

Incarico di consulenza affidato a dottore commercialista - Obbligo di diligenza qualificata - Contenuto - Inadempimento - Responsabilità per colpa lieve

Il consulente contabile che, incaricato di assistere le parti in un'operazione di cessione di ramo di azienda, abbia dichiarato il valore dell'avviamento, per la determinazione della base imponibile a fini fiscali, in misura di gran lunga inferiore alla reale capacità di profitto dell'attività produttiva, è tenuto quanto meno ad avvertire i clienti delle conseguenze derivanti da tale dichiarazione non veritiera; in mancanza, egli pone in essere un comportamento non conforme alla diligenza qualificata cui è vincolato per l'incarico professionale, essendo tenuto a fornire alle parti una consulenza funzionale, non solo, al raggiungimento dello scopo dell'operazione, ma anche al rispetto dei doveri imposti dalla normativa fiscale; sicché risponde dei danni originati da tale comportamento anche nella sola ipotesi di colpa lieve.

(Nella fattispecie, la S.C. ha cassato la sentenza gravata che aveva escluso ogni responsabilità del consulente per i danni subiti dal cliente in conseguenza della rettifica, da parte dell'Agenzia delle Entrate, del dichiarato valore di avviamento del ramo di azienda ceduto, sul presupposto che l'errata valutazione dell'avviamento fosse stata concordata tra il professionista e il cliente).

Corte di Cassazione, Sez. 2, Ordinanza n. 13828 del 22/05/2019 (Rv. 654178 - 01)

Riferimenti normativi:

Cod. Civ. art. 1176.2 – Diligenza nell’adempimento