Il patto di quota lite non può derogare al divieto deontologico di richiedere compensi manifestamente sproporzionati - Corte di Cassazione, SS.UU, sentenza n. 25012 del 25 novembre 2014
La proporzione e la ragionevolezza nella pattuizione del compenso rimangono l’essenza comportamentale richiesta all’avvocato, indipendentemente dalle modalità di determinazione del corrispettivo a lui spettante, sicché l’eventuale patto di quota lite non può comunque derogare al divieto deontologico di richiedere compensi manifestamente sproporzionati.
Corte di Cassazione, SS.UU, sentenza n. 25012 del 25 novembre 2014