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art. 29 - Richiesta di pagamento

Art. 29 - Richiesta di pagamento - Codice deontologico forense 

Articolo vigente

Art. 29 - Richiesta di pagamento

1. L'avvocato, nel corso del rapporto professionale, può chiedere la corresponsione di anticipi, ragguagliati alle spese sostenute e da sostenere, nonché di acconti sul compenso, commisurati alla quantità e complessità delle prestazioni richieste per l'espletamento dell'incarico.

2. L'avvocato deve tenere la contabilità delle spese sostenute e degli acconti ricevuti e deve consegnare, a richiesta del cliente, la relativa nota dettagliata.

3. L'avvocato deve emettere il prescritto documento fiscale per ogni pagamento ricevuto.

4. L'avvocato non deve richiedere compensi o acconti manifestamente sproporzionati all'attività svolta o da svolgere.

5. L'avvocato, in caso di mancato pagamento da parte del cliente, non deve richiedere un compenso maggiore di quello già indicato, salvo ne abbia fatta riserva.

6. L'avvocato non deve subordinare al riconoscimento di propri diritti, o all'esecuzione di prestazioni particolari da parte del cliente, il versamento a questi delle somme riscosse per suo conto.

7. L'avvocato non deve subordinare l'esecuzione di propri adempimenti professionali al riconoscimento del diritto a trattenere parte delle somme riscosse per conto del cliente o della parte assistita.

8. L'avvocato, nominato difensore della parte ammessa al patrocinio a spese dello Stato, non deve chiedere né percepire dalla parte assistita o da terzi, a qualunque titolo, compensi o rimborsi diversi da quelli previsti dalla legge.

9. La violazione dei doveri di cui ai commi da 1 a 5 comporta l'applicazione della sanzione disciplinare della censura. La violazione dei doveri di cui ai commi 6, 7 e 8 comporta l'applicazione della sanzione disciplinare della sospensione dall'esercizio dell'attività professionale da sei mesi a un anno.


PRECEDENTE FORMULAZIONE

art. 43 Richiesta di pagamento (articolo modificato con delibera 27.01.2006 e poi il 18 gennaio 2007)

Durante lo svolgimento del rapporto professionale l’avvocato può chiedere la corresponsione di anticipi ragguagliati alle spese sostenute ed a quelle prevedibili e di acconti sulle prestazioni professionali, commisurati alla quantità e complessità delle prestazioni richieste per lo svolgimento dell’incarico.

I - L’avvocato deve tenere  la contabilità delle spese sostenute e degli acconti ricevuti ed è tenuto a consegnare, a richiesta del cliente, la nota dettagliata delle somme anticipate e delle spese sostenute per le prestazioni eseguite e degli onorari per le prestazioni svolte.

– L’avvocato non deve richiedere compensi manifestamente sproporzionati all’attività svolta.

III – L’avvocato non può richiedere un compenso maggiore di quello già indicato, in caso di mancato spontaneo pagamento, salvo che ne abbia fatto espressa riserva.

IV – L’avvocato non può condizionare al riconoscimento dei propri diritti o all’adempimento di prestazioni professionali il versamento alla parte assistita delle somme riscosse per conto di questa.

[V – E’ consentito all’avvocato concordare onorari forfettari per le prestazioni continuative solo in caso di consulenza e assistenza stragiudiziale, purché siano proporzionali al prevedibile impegno.] comma abrogato 

art. 43 Richiesta di pagamento

Durante lo svolgimento del rapporto professionale l’avvocato può chiedere la corresponsione di anticipi ragguagliati alle spese sostenute ed a quelle prevedibili e di acconti sulle prestazioni professionali, commisurati alla quantità e complessità delle prestazioni richieste per lo svolgimento dell’incarico.

I - L’avvocato deve tenere  la contabilità delle spese sostenute e degli acconti ricevuti ed è tenuto a consegnare, a richiesta del cliente, la nota dettagliata delle somme anticipate e delle spese sostenute per le prestazioni eseguite e degli onorari per le prestazioni svolte.

– L’avvocato non deve richiedere compensi manifestamente sproporzionati all’attività svolta.

III – L’avvocato non può richiedere un compenso maggiore di quello già indicato, in caso di mancato spontaneo pagamento, salvo che ne abbia fatto espressa riserva.

IV – L’avvocato non può condizionare al riconoscimento dei propri diritti o all’adempimento di prestazioni professionali il versamento alla parte assistita delle somme riscosse per conto di questa.

V – E’ consentito all’avvocato concordare onorari forfettari per le prestazioni continuative solo in caso di consulenza e assistenza stragiudiziale, purché siano proporzionali al prevedibile impegno.

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Compenso eccessivo: l’attività non conteggiata in parcella non scrimina la condotta - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 7 marzo 2016, n. 44Compenso eccessivo: l’attività non conteggiata in parcella non scrimina la condotta - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 7 marzo 2016, n. 44
Compenso eccessivo: l’attività non conteggiata in parcella non scrimina la condotta - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 7 marzo 2016, n. 44 La rilevanza deontologica della richiesta di compenso eccessivo (art. 29 ncdf, già art. 43 cdf), non viene meno qualora l’importo stesso appaia...
Anche l’accordo sul compenso deve rispettare il criterio di proporzionalità - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 7 marzo 2016, n. 44Anche l’accordo sul compenso deve rispettare il criterio di proporzionalità - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 7 marzo 2016, n. 44
Anche l’accordo sul compenso deve rispettare il criterio di proporzionalità - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 7 marzo 2016, n. 44 Il divieto di richiedere compensi manifestamente sproporzionati (art. 29 ncdf, già art. 43 cdf) è posto a tutela del cliente e prescinde dal consenso di...
La riserva di maggiorare l’importo della parcella in caso di mancato spontaneo pagamento - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 7 marzo 2016, n. 39La riserva di maggiorare l’importo della parcella in caso di mancato spontaneo pagamento - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 7 marzo 2016, n. 39
La riserva di maggiorare l’importo della parcella in caso di mancato spontaneo pagamento - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 7 marzo 2016, n. 39 Vìola l’art. 29 ncdf (già art. 43 cdf), l’avvocato che, a causa del mancato spontaneo pagamento delle competenze professionali e senza...
Come stabilire se il compenso è sproporzionato ed eccessivo - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 11 giugno 2015, n. 87Come stabilire se il compenso è sproporzionato ed eccessivo - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 11 giugno 2015, n. 87
Come stabilire se il compenso è sproporzionato ed eccessivo - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 11 giugno 2015, n. 87 Il compenso può ritenersi sproporzionato od eccessivo ex art. 43 codice deontologico (ora, 29 ncdf) solo al termine di un giudizio di relazione condotto con...
omessa fatturazione di compensi percepiti - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 11 marzo 2015, n. 21omessa fatturazione di compensi percepiti - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 11 marzo 2015, n. 21
fatturazione di compensi L’omessa fatturazione di compensi percepiti costituisce illecito disciplinare ai sensi dell’art. 15 codice deontologico (ora, 16 e 29 ncdf). (Nel caso di specie, in applicazione del principio di cui in massima, il CNF ha ritenuto congrua la sanzione disciplinare della...
La riserva di maggiorare l’importo della parcella in caso di mancato spontaneo pagamento - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 22 dicembre 2014, n. 203La riserva di maggiorare l’importo della parcella in caso di mancato spontaneo pagamento - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 22 dicembre 2014, n. 203
La riserva di maggiorare l’importo della parcella in caso di mancato spontaneo pagamento - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 22 dicembre 2014, n. 203 In caso di mancato spontaneo pagamento da parte del cliente, l’avvocato può richiedere un compenso maggiore di quello previamente...
La rilevanza deontologica del compenso eccessivo non è esclusa dal consenso del cliente - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 12 dicembre 2014, n. 181La rilevanza deontologica del compenso eccessivo non è esclusa dal consenso del cliente - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 12 dicembre 2014, n. 181
La rilevanza deontologica del compenso eccessivo non è esclusa dal consenso del cliente - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 12 dicembre 2014, n. 181 Il divieto di richiedere compensi manifestamente sproporzionati (art. 43 cdf, ora 29 ncdf) è posto a tutela del cliente e prescinde dal...
Il patto di quota lite non può derogare al divieto deontologico di richiedere compensi manifestamente sproporzionati - Corte di Cassazione, SS.UU, sentenza n. 25012 del 25 novembre 2014Il patto di quota lite non può derogare al divieto deontologico di richiedere compensi manifestamente sproporzionati - Corte di Cassazione, SS.UU, sentenza n. 25012 del 25 novembre 2014
Il patto di quota lite non può derogare al divieto deontologico di richiedere compensi manifestamente sproporzionati - Corte di Cassazione, SS.UU, sentenza n. 25012 del 25 novembre 2014 La proporzione e la ragionevolezza nella pattuizione del compenso rimangono l’essenza comportamentale...
La richiesta di un compenso sproporzionato - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 24 novembre 2014, n. 157La richiesta di un compenso sproporzionato - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 24 novembre 2014, n. 157
La richiesta di un compenso sproporzionato - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 24 novembre 2014, n. 157 L’avvocato che richieda un compenso manifestamente sproporzionato e comunque eccessivo rispetto all’attività documentata, pone in essere un comportamento deontologicamente...
L’accordo sul compenso deve rispettare il criterio di proporzionalità - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 20 marzo 2014, n. 42L’accordo sul compenso deve rispettare il criterio di proporzionalità - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 20 marzo 2014, n. 42
L’accordo sul compenso deve rispettare il criterio di proporzionalità - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 20 marzo 2014, n. 42 L’accordo sul compenso tra avvocato e cliente non può derogare al principio di proporzionalità, dovendo sempre essere correlato all’attività svolta....
L’accordo sul compenso deve rispettare il criterio di proporzionalità - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 19 febbraio 2014, n. 3L’accordo sul compenso deve rispettare il criterio di proporzionalità - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 19 febbraio 2014, n. 3
L’accordo sul compenso deve rispettare il criterio di proporzionalità - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 19 febbraio 2014, n. 3 L’accordo sul compenso tra avvocato e cliente non può derogare al principio di proporzionalità, dovendo sempre essere correlato all’attività svolta....
L’omessa imputazione degli acconti ricevuti - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 8 giugno 2013, n. 96L’omessa imputazione degli acconti ricevuti - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 8 giugno 2013, n. 96
L’omessa imputazione degli acconti ricevuti - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 8 giugno 2013, n. 96 L’avvocato è tenuto a consegnare al cliente, che ne faccia richiesta, la nota dettagliata dell’imputazione dei pagamenti e degli acconti dallo stesso ricevuti (art. 43 cdf)....
La riserva di maggiorare l’importo della parcella in caso di mancato spontaneo pagamento - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 8 giugno 2013, n. 94La riserva di maggiorare l’importo della parcella in caso di mancato spontaneo pagamento - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 8 giugno 2013, n. 94
La riserva di maggiorare l’importo della parcella in caso di mancato spontaneo pagamento - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 8 giugno 2013, n. 94 In caso di mancato spontaneo pagamento da parte del cliente, l’avvocato può richiedere un compenso maggiore di quello previamente...
indebito trattenimento del danaro ricevuto dal cliente per un fine diverso dal pagamento della parcella - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 7 maggio 2013, n. 68indebito trattenimento del danaro ricevuto dal cliente per un fine diverso dal pagamento della parcella - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 7 maggio 2013, n. 68
L’indebito trattenimento del danaro ricevuto dal cliente per un fine diverso dal pagamento della parcella - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 7 maggio 2013, n. 68 Integra illecito disciplinare la condotta dell’avvocato che, in assenza di espressa autorizzazione del cliente, trattenga...
L’indicazione, in precetto, di voci non dovute e manifestamente abnormi - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 27 febbraio 2013, n. 21L’indicazione, in precetto, di voci non dovute e manifestamente abnormi - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 27 febbraio 2013, n. 21
L’indicazione, in precetto, di voci non dovute e manifestamente abnormi - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 27 febbraio 2013, n. 21 L’indicazione di voci non dovute e manifestamente abnormi in un atto di precetto relativo al pagamento di propri compensi professionali, costituisce...
La rilevanza deontologica del compenso eccessivo non è esclusa dal consenso del cliente - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 20 febbraio 2013, n. 9La rilevanza deontologica del compenso eccessivo non è esclusa dal consenso del cliente - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 20 febbraio 2013, n. 9
La rilevanza deontologica del compenso eccessivo non è esclusa dal consenso del cliente - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 20 febbraio 2013, n. 9 Il divieto di richiedere compensi manifestamente sproporzionati (art. 43 C.D.) è posto a tutela del cliente e prescinde dal consenso di...
I limiti deontologici all’accordo con il cliente sul proprio compenso professionale - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 28 dicembre 2012, n. 203I limiti deontologici all’accordo con il cliente sul proprio compenso professionale - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 28 dicembre 2012, n. 203
I limiti deontologici all’accordo con il cliente sul proprio compenso professionale - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 28 dicembre 2012, n. 203 Ferma restando la disciplina dettata dall’art. 2233 c.c., che pone come fonte primaria nella determinazione dei compensi l’accordo tra le...
La richiesta di compensi manifestamente sproporzionati o eccessivi - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 27 dicembre 2012, n. 196La richiesta di compensi manifestamente sproporzionati o eccessivi - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 27 dicembre 2012, n. 196
La richiesta di compensi manifestamente sproporzionati o eccessivi - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 27 dicembre 2012, n. 196 L’avvocato che richieda un compenso manifestamente sproporzionato e comunque eccessivo rispetto all’attività professionale svolta, pone in essere un...
La richiesta di un compenso sproporzionato rispetto a quello riconosciuto alla controparte - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 27 dicembre 2012, n. 197La richiesta di un compenso sproporzionato rispetto a quello riconosciuto alla controparte - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 27 dicembre 2012, n. 197
La richiesta di un compenso sproporzionato rispetto a quello riconosciuto alla controparte - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 27 dicembre 2012, n. 197 L’avvocato che richieda alla propria assistita una compenso assai maggiore (nella specie, di sei volte) rispetto a quello che il...
I limiti deontologici del c.d. palmario - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 27 dicembre 2012, n. 196I limiti deontologici del c.d. palmario - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 27 dicembre 2012, n. 196
I limiti deontologici del c.d. palmario - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 27 dicembre 2012, n. 196 In caso di esito favorevole della lite, è lecita la pattuizione scritta di un compenso ulteriore, purché sia contenuto nei limiti ragionevoli e sia giustificato dal risultato...
La richiesta di compensi manifestamente sproporzionati o eccessivi - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 29 novembre 2012, n. 160La richiesta di compensi manifestamente sproporzionati o eccessivi - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 29 novembre 2012, n. 160
La richiesta di compensi manifestamente sproporzionati o eccessivi - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 29 novembre 2012, n. 160 L’avvocato che richieda un compenso manifestamente sproporzionato e comunque eccessivo rispetto all’attività documentata, pone in essere un comportamento...
La richiesta di compensi sproporzionati ed eccessivi - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 20 febbraio 2012, n. 18La richiesta di compensi sproporzionati ed eccessivi - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 20 febbraio 2012, n. 18
La richiesta di compensi sproporzionati ed eccessivi - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 20 febbraio 2012, n. 18 Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che richieda compensi eccessivi per attività mai svolta, che utilizzi documenti ricevuti in ragione...
Come stabilire se il compenso è sproporzionato ed eccessivo - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 20 febbraio 2012, n. 17Come stabilire se il compenso è sproporzionato ed eccessivo - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 20 febbraio 2012, n. 17
Come stabilire se il compenso è sproporzionato ed eccessivo - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 20 febbraio 2012, n. 17 Il compenso può ritenersi sproporzionato od eccessivo ex art. 43 codice deontologico solo al termine di un giudizio di relazione condotto con riferimento a due...
Rapporti con la parte assistita – Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 3 ottobre 2011, n. 152Rapporti con la parte assistita – Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 3 ottobre 2011, n. 152
Rapporti con la parte assistita – Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 3 ottobre 2011, n. 152 Richiesta di pagamento – Compenso manifestamente sproporzionato – Illecito deontologico – Sussistenza – Assenza di dolo – Irrilevanza Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante, in...
Richiesta compenso manifestamente sproporzionato ed eccessivo –Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 12 settembre 2011, n. 142Richiesta compenso manifestamente sproporzionato ed eccessivo –Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 12 settembre 2011, n. 142
Richiesta compenso manifestamente sproporzionato ed eccessivo –Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 12 settembre 2011, n. 142 Contestazione del cliente – Successiva drastica decurtazione – Contegno lesivo del decoro – Illecito deontologico – Sussistenza Pone in essere un contegno...
Richiesta onorario eccessivo – Doveri di lealtà e correttezza –Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 13 dicembre 2010, n. 202Richiesta onorario eccessivo – Doveri di lealtà e correttezza –Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 13 dicembre 2010, n. 202
ìRichiesta onorario eccessivo – Doveri di lealtà e correttezza –Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 13 dicembre 2010, n. 202 Violazione – Diritti – “Corrispondenza informativa” e “Consultazione con il cliente” – Onorari – “Redazione delle difese (comparse conclusionali e repliche)” –...
Rapporti con la parte assistita –Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 16 marzo 2010, n. 11Rapporti con la parte assistita –Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 16 marzo 2010, n. 11
Rapporti con la parte assistita –Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 16 marzo 2010, n. 11 Diritto al pagamento del compenso professionale – Esercizio – Modalità. Ancorché l’avvocato abbia il legittimo diritto di ottenere il pagamento delle proprie spettanze professionali, al professionista...
Tariffe forensi – Richiesta onorario – Mancato pagamento – Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 21 luglio 2009, n. 79Tariffe forensi – Richiesta onorario – Mancato pagamento – Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 21 luglio 2009, n. 79
Tariffe forensi – Richiesta onorario – Mancato pagamento – Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 21 luglio 2009, n. 79 Richiesta di compenso maggiore – Illecito disciplinare Viola l’art. 43 III, c.d.f., l’avvocato che, a causa del mancato spontaneo pagamento delle competenze...
Richiesta onorario eccessivo – Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 13 luglio 2009, n. 73Richiesta onorario eccessivo – Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 13 luglio 2009, n. 73
Avvocato – Norme deontologiche – Richiesta onorario eccessivo – Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 13 luglio 2009, n. 73 Violazione art. 43, sub II, c.d.f. L’avvocato che richieda un compenso manifestamente sproporzionato e comunque eccessivo rispetto all’attività documentata pone in...
Contratto di patrocinio stipulato con un ente pubblico - Conferimento del mandato unitamente ad altri avvocati interni - Cass. n. 17506/2005Contratto di patrocinio stipulato con un ente pubblico - Conferimento del mandato unitamente ad altri avvocati interni - Cass. n. 17506/2005
Contratto di patrocinio stipulato con un ente pubblico - Conferimento del mandato unitamente ad altri avvocati interni . Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 17506 del 30/08/2005 Contratto di patrocinio stipulato con un ente pubblico - Conferimento del mandato unitamente ad altri avvocati...
Conferimento di incarico da svolgere in favore di un terzo - Duplicità di rapporti Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 24010 del 27/12/2004Conferimento di incarico da svolgere in favore di un terzo - Duplicità di rapporti Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 24010 del 27/12/2004
Conferimento di incarico da svolgere in favore di un terzo - Duplicità di rapporti - Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 24010 del 27/12/2004 Conferimento di incarico da svolgere in favore di un terzo - Duplicità di rapporti - Procura rilasciata congiuntamente a due avvocati. Ai fini di...

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