Mancata riproposizione di domande all'udienza di precisazione delle conclusioni – Cass. n. 723/2021Procedimento civile - domanda giudiziale – rinuncia - Mancata riproposizione di domande all'udienza di precisazione delle conclusioni - Presunzione di abbandono - Presupposti - Domanda estesa automaticamente all'attore per effetto della chiamata in causa del terzo responsabile - Applicabilità della menzionata presunzione - Sussistenza - Fattispecie.
La mancata riproposizione, in sede di precisazione delle conclusioni, di una domanda in precedenza formulata non autorizza alcuna presunzione di rinuncia in capo a colui che ebbe originariamente a presentarla, essendo necessario, a tale fine,...
Azione revocatoria ordinaria - Pendenza del relativo giudizio - Cass. n. 26520/2020Fallimento ed altre procedure concorsuali - fallimento - effetti - sugli atti pregiudizievoli ai creditori (rapporti con l'azione revocatoria ordinaria) - azione revocatoria ordinaria - Pendenza del relativo giudizio - Fallimento sopravvenuto - Subentro del curatore - Inerzia della curatela nella prosecuzione del giudizio - Creditore originario - Legittimazione e interesse alla domanda - Sussistenza.
Qualora il curatore del fallimento, che sia subentrato nell'azione revocatoria ordinaria già promossa dal creditore individuale nei confronti del debitore "in bonis", ometta di coltivare la...
Domande ed eccezioni dell'appellante non accolte in primo grado - Cass. n. 25840/2020Impugnazioni civili - appello - domande - effetto devolutivo - Domande ed eccezioni dell'appellante non accolte in primo grado - Onere di riproporle in appello - Forma - Mero richiamo alle difese ed alle conclusioni del primo giudizio - Inidoneità - Fattispecie.
In materia di procedimento civile, in mancanza di una norma specifica sulla forma nella quale l'appellante che voglia evitare la presunzione di rinuncia ex art. 346 c.p.c. deve reiterare le domande e le eccezioni non accolte in primo grado, queste possono essere riproposte in qualsiasi forma idonea ad evidenziare la volontà di...
Domande ed eccezioni dell'appellante non accolte in primo grado - Cass. n. 25840/2020Impugnazioni civili - appello - domande - effetto devolutivo - Domande ed eccezioni dell'appellante non accolte in primo grado - Onere di riproporle in appello - Forma - Mero richiamo alle difese ed alle conclusioni del primo giudizio - Inidoneità - Fattispecie.
In materia di procedimento civile, in mancanza di una norma specifica sulla forma nella quale l'appellante che voglia evitare la presunzione di rinuncia ex art. 346 c.p.c. deve reiterare le domande e le eccezioni non accolte in primo grado, queste possono essere riproposte in qualsiasi forma idonea ad evidenziare la volontà di...
Eccezione di merito rigettata o disattesa in primo grado - Cass. n. 24456/2020Impugnazioni civili - appello - eccezioni - non riproposte (decadenza) - Eccezione di merito rigettata o disattesa in primo grado - Erronea qualificazione della doglianza non come appello incidentale, ma come riproposizione - Riqualificazione - Ammissibilità – Fattispecie - impugnazioni civili - appello – incidentale.
In tema di impugnazioni, qualora un'eccezione di merito sia stata respinta in primo grado e la parte comunque vittoriosa per altre ragioni ne abbia devoluto la cognizione al giudice d'appello, erroneamente indicandola come mera riproposizione e non come gravame incidentale...
Eccezione di merito rigettata o disattesa in primo grado -Cass. n. 24456/2020Impugnazioni civili - appello - eccezioni - non riproposte (decadenza) - Eccezione di merito rigettata o disattesa in primo grado - Erronea qualificazione della doglianza non come appello incidentale, ma come riproposizione - Riqualificazione - Ammissibilità – Fattispecie - impugnazioni civili - appello – incidentale.
In tema di impugnazioni, qualora un'eccezione di merito sia stata respinta in primo grado e la parte comunque vittoriosa per altre ragioni ne abbia devoluto la cognizione al giudice d'appello, erroneamente indicandola come mera riproposizione e non come gravame incidentale...
Appello - effetto devolutivo – Cass. n. 22311/2020impugnazioni civili - appello - domande - effetto devolutivo - Domande ed eccezioni dell'appellante non accolte in primo grado - Onere di riproporle in appello - Forma - Mero richiamo alle difese ed alle conclusioni del primo giudizio - Inidoneità.
In materia di procedimento civile, in mancanza di una norma specifica sulla forma nella quale l'appellante che voglia evitare la presunzione di rinuncia ex art. 346 c.p.c. deve reiterare le domande e le eccezioni non accolte in primo grado, queste possono essere riproposte in qualsiasi forma idonea ad evidenziare la volontà di riaprire la...
Declaratoria di inammissibilità dell'appello ex art. 348 ter c.p.c. - Cass. n. 21369/2020Impugnazioni civili - cassazione (ricorso per) - ricorso - forma e contenuto - Declaratoria di inammissibilità dell'appello ex art. 348 ter c.p.c. - Ricorso per cassazione avverso la sentenza di primo grado - Indicazione dei motivi d'appello - Necessità.
Al ricorso per cassazione avverso la sentenza di primo grado ai sensi dell'art. 348 ter, comma 3, c.p.c. si applicano le disposizioni di cui agli artt. 329 e 346 del medesimo codice, sicché la parte deve fornire l'indicazione che la questione sollevata in sede di legittimità era stata devoluta, sia pure nella forma propria dei motivi di...
Procedimento soggetto al rito del lavoro - Parte vittoriosa in primo grado – Cass. 19571/2020Impugnazioni civili - appello - eccezioni - non riproposte (decadenza) - Procedimento soggetto al rito del lavoro - Parte vittoriosa in primo grado - Questioni non esaminate dal primo giudice - Deduzione nella memoria di costituzione tempestivamente depositata - Necessità.
Nel procedimento soggetto al rito del lavoro opera la presunzione di rinuncia da parte del soggetto vittorioso in prime cure alle domande ed eccezioni non accolte, sicchè vi è la necessità per la medesima, con riferimento alle questioni non esaminate dal primo giudice, di dedurle nuovamente nella memoria di costituzione...
Domanda di costituzione coattiva di servitù – Cass. n. 19555/2020Servitù' - prediali - servitù' coattive - costituzione servitù' coattive -Domanda di costituzione coattiva di servitù - Allegazione, da parte del convenuto, dell'interclusione del fondo per effetto di alienazione o divisione - Qualificazione in termini di eccezione in senso proprio - Esclusione - Mera difesa - Configurabilità - Conseguenze sul piano processuale.
In tema di domanda volta alla costituzione di una servitù coattiva di passaggio, l'allegazione del convenuto di non essere tenuto a subire la servitù in virtù di interclusione del fondo per effetto di alienazione o di divisione ai...
Procedimenti in materia di lavoro e di previdenza- impugnazioni - Cass. n. 15412/2020Procedimenti speciali - procedimenti in materia di lavoro e di previdenza- impugnazioni - Reclamo ex art. 1, comma 58, della l. n. 92 del 2012 – Disciplina - Appello del rito del lavoro - Applicabilità - Fondamento - Conseguenze - Fattispecie.
Nel rito c.d. Fornero, il reclamo previsto dall'art. 1, comma 57, della l. n. 92 del 2012 è nella sostanza un appello, con la conseguenza che, per tutti i profili non regolati da disposizioni specifiche, si applicano le norme sull'appello del rito del lavoro, che realizza il ragionevole equilibrio tra celerità e affidabilità; in particolare, a) la...
Domanda subordinata rimasta assorbita - Riproposizione in appello - Cass. n. 13721/2020Costituzione della repubblica - straniero (condizione dello) -Domanda principale accolta in primo grado - Domanda subordinata rimasta assorbita - Riproposizione in appello - Necessità - Omissione - Conseguenze - Presunzione di rinuncia ex art. 346 c.p.c. - Fattispecie.
L'appellato che abbia ottenuto l'accoglimento della sua domanda principale nel giudizio di primo grado è tenuto, per non incorrere nella presunzione di rinuncia di cui all'art. 346 c.p.c., a riproporre espressamente, in qualsiasi forma indicativa della volontà di sottoporre la relativa questione al giudice d'appello, la...
appello - eccezioni non riproposte (decadenza) - Cass. n. 11653/2020Impugnazioni civili - appello - eccezioni - non riproposte (decadenza) Appello - Eccezioni assorbite - Onere di riproposizione - Appello incidentale - Necessità - Esclusione - Fattispecie.
La parte pienamente vittoriosa nel merito in primo grado, difettando di interesse al riguardo, non ha l'onere di proporre, in ipotesi di gravame formulato dal soccombente, appello incidentale per richiamare in discussione le eccezioni non accolte nella sentenza di primo grado, da intendersi come quelle che risultino superate o non esaminate perché assorbite o anche quelle esplicitamente respinte qualora l...
Impugnazioni civili - appello - domande - effetto devolutivo - Corte di Cassazione, Sez. 3 - , Sentenza n. 121 del 08/01/2020 (Rv. 656628 - 01)Domanda di garanzia condizionata all'accoglimento della domanda principale respinta in primo grado -Devoluzione - Condizioni
In caso di rigetto della domanda principale e conseguente omessa pronuncia sulla domanda condizionata di garanzia, la devoluzione di quest'ultima al giudice investito del gravame sulla domanda principale non richiede la proposizione di appello incidentale, essendo sufficiente la riproposizione della domanda, ai sensi dell'art. 346 c.p.c.
Corte di Cassazione, Sez. 3 - , Sentenza n. 121 del 08/01/2020 (Rv. 656628 - 01)
Riferimenti normativi: Cod_Proc_Civ_art_106,...
Prescrizione civile - termine - Corte di Cassazione, Sez. 3 , Ordinanza n. 32485 del 12/12/2019 (Rv. 656140 - 01)Individuazione da parte del giudice della prescrizione effettivamente applicabile - Potere officioso - Omessa sottoposizione della questione al contraddittorio delle parti - Nullità della sentenza - Fondamento.
Procedimento civile - azione - principio del contraddittorio - In genere.
Provvedimenti del giudice civile – sentenza - In genere.
In tema di prescrizione estintiva, gli elementi costitutivi dell'eccezione sono l'inerzia del titolare del diritto fatto valere in giudizio e la manifestazione della volontà di profittare dell'effetto ad essa ricollegato dall'ordinamento, mentre la...
Prescrizione civile - termine – Corte di Cassazione, Sez. L - , Ordinanza n. 20726 del 31/07/2019 (Rv. 654794 - 01)Domanda di condanna generica - Onere del convenuto di sollevare l'eccezione di prescrizione - Sussistenza - Riproposizione dell'eccezione non accolta in appello - Necessità - Ragioni - Conseguenze.
Anche a fronte di una domanda di condanna in forma generica, il convenuto che assuma che il proprio debito sia in tutto o in parte prescritto ha l'onere di sollevare la relativa eccezione nei termini di legge, a pena di decadenza, e se non accolta, di reiterarla in appello, ai sensi dell'art. 346 c.p.c.; ciò comporta che il giudice di primo grado ha l'obbligo di decidere su tale eccezione che...
Appello - poteri del collegio – Cass. 12875/2019Diversa qualificazione del contratto da parte del giudice d'appello - Ammissibilità - Provvedimenti del giudice civile - "ius superveniens" - ultra ed extra petita - In genere.
Il giudice d'appello può qualificare il rapporto dedotto in giudizio in modo diverso rispetto a quanto prospettato dalle parti o ritenuto dal giudice di primo grado, purché non introduca nel tema controverso nuovi elementi di fatto, lasci inalterati il "petitum" e la "causa petendi" ed eserciti tale potere-dovere nell'ambito delle questioni, riproposte con il gravame, rispetto alle quali la qualificazione...
Ricorso per Cassazione - giudizio di rinvio - procedimento - prove – Cass. 11703/2019Appellante soccombente in primo grado - Onere di reiterazione delle istanze istruttorie relative alle domande non accolte - Esclusione - Fondamento - Appellato vittorioso - Istanze istruttorie non esaminate dal primo giudice - Riproposizione in sede di gravame - Necessità - Modalità.
Nel rito del lavoro, l'appellante che impugna "in toto” la sentenza di primo grado, insistendo per l'accoglimento delle domande, non ha l'onere di reiterare le istanze istruttorie pertinenti a dette domande, ritualmente proposte in primo grado, in quanto detta riproposizione è insita nella istanza di...
Domanda giudiziale - Questioni relative alle sanzioni e agli interessi - Corte di Cassazione, Sez. 5 - , Ordinanza n. 4070 del 12/02/2019Procedimento civile - domanda giudiziale - Domanda giudiziale - Questioni relative alle sanzioni e agli interessi - Distinzione delle domande - Sussistenza - Conseguenze.
Con riferimento ad un avviso di accertamento contenente l'irrogazione delle sanzioni e degli interessi del tributo, l'impugnazione del contribuente afferente le prime non ricomprende anche quella degli interessi che, quali accessori del tributo, differiscono ontologicamente dalle sanzioni: ne deriva che il motivo di impugnazione afferente gli interessi, assorbito in primo grado, deve essere oggetto di specifica...
Appello - eccezioni non riproposte (decadenza) - eccezioni assorbite Impugnazioni civili - appello - eccezioni - non riproposte (decadenza) - eccezioni assorbite - onere di riproposizione in appello - sussistenza - limiti e condizioni – fattispecie - Corte di Cassazione, Sez. L, Sentenza n. 28926 del 12/11/2018
Nel giudizio di appello, ai sensi dell'art. 346 c.p.c., va affermata la necessità di riproposizione delle eccezioni che non siano state oggetto di alcun esame, diretto o indiretto del primo giudice, ma non anche di quelle rilevabili d'ufficio, sulle quali, ai sensi dell'art. 345 c.p.c., sussiste per il giudice un obbligo di decidere. (In applicazione...
Eccezioni assorbiteImpugnazioni civili - appello - eccezioni - non riproposte (decadenza) - eccezioni assorbite - onere di riproposizione in appello - sussistenza - limiti e condizioni - fattispecie. Corte di Cassazione Sez. L, Sentenza n. 28926 del 12/11/2018
>>> Nel giudizio di appello, ai sensi dell'art. 346 c.p.c., va affermata la necessità di riproposizione delle eccezioni che non siano state oggetto di alcun esame, diretto o indiretto del primo giudice, ma non anche di quelle rilevabili d'ufficio, sulle quali, ai sensi dell'art. 345 c.p.c., sussiste per il giudice un obbligo di decidere. (In...
Cumulo alternativo soggettivoCosa giudicata civile - effetti del giudicato (preclusioni) - cumulo alternativo soggettivo - accoglimento della domanda nei confronti di un convenuto - appello del soccombente - parte vittoriosa - domanda non accolta - onere di riproposizione ex art. 346 cod. proc. civ. - sussistenza - fattispecie. Corte di Cassazione Sez. 1, Ordinanza n. 28792 del 09/11/2018
>>> Nel caso di domanda proposta, alternativamente, nei confronti di due convenuti, che sia stata accolta nei confronti di uno e rigettata nei confronti dell'altro, l'appello introdotto dal soccombente non comporta la...
Delibera di comparto finalizzata all'assegnazione di immobiliProva civile - documentale (prova) - atto pubblico - in genere - delibera di comparto finalizzata all'assegnazione di immobili ricostruiti in seguito a sisma - errata indicazione dei dati catastali degli immobili oggetto della delibera - azione di accertamento dell'errore materiale - urbanistica - modi di attuazione della disciplina urbanistica - piani regolatori comunali - attuazione dei piani regolatori - comparti edificatori in genere. Corte di Cassazione Sez. 2, Ordinanza n. 28112 del 05/11/2018
>>> Qualora l'indicazione dei dati catastali degli immobili oggetto della delibera...
Sentenza di condanna al risarcimento del dannoImpugnazioni civili - appello - domande - effetto devolutivo - sentenza di condanna al risarcimento del danno - impugnazione del capo relativo all' "an debeatur" - modifica, da parte del giudice del gravame, anche del "quantum debeatur" - ammissibilità - esclusione. Corte di Cassazione Sez. 6 - L, Ordinanza n. 25933 del 16/10/2018
>>> Se una sentenza di condanna al risarcimento del danno viene impugnata dal soccombente soltanto nella parte in cui se ne afferma sussistere la responsabilità, incorre nel vizio di ultrapetizione il giudice del gravame il quale, senza modificare le...
Deduzione della nullità come motivo d'appelloProcedimento civile - udienza - prima udienza - decisione della causa nel merito da parte del giudice di primo grado, prima che le parti abbiano definito "thema decidendum"e "thema probandum" - deduzione della nullità come motivo d'appello - necessità - onere di specificazione, da parte dell'appellante, del "thema decidendum" e delle prove da assumere - sussistenza. Corte di Cassazione Sez. 2, Ordinanza n. 24402 del 04/10/2018
>>> Qualora venga dedotto il vizio della sentenza di primo grado per avere il tribunale deciso la causa nel merito prima ancora che le parti avessero...
Inammissibilità dell’appello - vizi deducibiliImpugnazioni civili - cassazione (ricorso per) - ricorso - forma e contenuto - in genere - declaratoria di inammissibilità dell’appello ex art. 348 ter c.p.c. - ricorso per cassazione avverso la sentenza di primo grado - vizi deducibili - proposizione di nuove questioni giuridiche - ammissibilità - limiti. Corte di Cassazione Sez. 1, Ordinanza n. 23320 del 27/09/2018
>>> Nel caso in cui l'appello sia stato dichiarato inammissibile ex art. 348-ter c.p.c., il ricorso per cassazione avverso la sentenza di primo grado può essere proposto entro i limiti delle questioni già sollevate con...
Impugnazioni civili - appello - eccezioni - non riproposte (decadenza) - Corte di Cassazione, Sez. L, Sentenza n. 21264 del 28/08/2018Eccezione di merito rigettata o disattesa in primo grado - Appello incidentale e mera riproposizione ex art. 346 c.p.c. - Rispettivi ambiti.
In tema di impugnazioni, qualora un'eccezione di merito sia stata respinta in primo grado, in modo espresso o attraverso un'enunciazione indiretta che ne sottenda, chiaramente ed inequivocamente, la valutazione di infondatezza, la devoluzione al giudice d'appello della sua cognizione, da parte del convenuto rimasto vittorioso quanto all'esito finale della lite, esige la proposizione del gravame incidentale, non essendone, altrimenti, possibile il...
Impugnazioni civili - appello - interesse ad appellare - Corte di Cassazione, Sez. 3, Ordinanza n. 21018 del 23/08/2018Domanda di risarcimento danni cagionati da animali – Prospettazione della responsabilità del convenuto sia quale proprietario che quale fruitore dell’animale - Accoglimento della domanda in base ad uno dei titoli di responsabilità indicati - Impugnazione incidentale dell'attore vittorioso per avvalersi del titolo non esaminato – Necessità – Esclusione – Obbligo di pronuncia del giudice di appello – Sussistenza - Condizioni.
In tema di risarcimento di danni cagionati da animali, l'adduzione indifferenziata, quale titolo di responsabilità del convenuto, sia della qualità di proprietario che...
Impugnazioni civili - appello - domande - in genere - Corte di Cassazione, Sez. 2, Ordinanza n. 20690 del 09/08/2018Vizio di omessa pronuncia su una domanda della parte vincitrice in relazione ad altre domande - Devoluzione al giudice di appello della domanda non esaminata - Mera riproposizione della questione - Inammissibilità - Fondamento.
In tema di impugnazioni, anche il vizio di omessa pronuncia su una domanda della parte vincitrice in relazione ad altre domande deve costituire oggetto di un puntuale motivo di appello incidentale, con il quale si segnali l'errore commesso dal giudice di primo grado, sebbene la specificazione delle ragioni poste a fondamento del motivo possa esaurirsi nell'...
Impugnazioni civili - appello - domande - non riproposte (decadenza) - Corte di Cassazione, Sez. 1, Ordinanza n. 20520 del 03/08/2018Domande dell’appellante non accolte in primo grado - Onere di riproposizione espressa in appello - Richiamo generico agli scritti difensivi del grado precedente - Insufficienza.
Il generico richiamo al contenuto degli scritti difensivi di primo grado non è idoneo a manifestare la volontà della parte di sottoporre nuovamente al giudice del gravame tutte le domande non accolte in primo grado e, quindi, a ritenere assolto l'onere previsto dall'art. 346 c.p.c. di specifica riproposizione in appello di quelle domande, a pena di rinuncia alle stesse.
Corte di Cassazione, Sez. 1, Ordinanza n....
Impugnazioni civili - appello - citazione di appello - motivi - specificità - Corte di Cassazione, Sez. 3 - , Sentenza n. 13768 del 31/05/2018Domanda ritenuta assorbita in primo grado da una decisione preliminare - Impugnazione - Onere dell'appellante di proporre uno specifico motivo di gravame sul merito della domanda - Esclusione - Riproposizione della domanda ai sensi dell'art. 346 c.p.c. - Sufficienza.
L'appellante che impugni la sentenza con la quale il giudice di primo grado non si sia espressamente pronunciato su una domanda dallo stesso formulata (nella specie, condanna al risarcimento del danno per inadempimento), avendola ritenuta assorbita dalla decisione su una questione pregiudiziale di rito (nella specie, rilievo...
Impugnazioni civili - appello - interesse ad appellare - Corte di Cassazione Sez. 2 - , Ordinanza n. 20451 del 28/08/2017Interesse a proporre appello - Soccombenza pratica - Necessità - Soccombenza teorica - Disciplina ex art. 346 c.p.c. - Applicabilità.
Una soccombenza soltanto teorica in primo grado - che ha luogo quando la parte, pur vittoriosa, abbia però visto respingere taluna delle sue tesi od eccezioni, ovvero accogliere le sue conclusioni per ragioni diverse da quelle prospettate - non fa sorgere l'interesse della stessa ad appellare, ma le impone unicamente l'onere di manifestare in maniera esplicita e precisa la propria volontà di riproporre le domande ed eccezioni respinte o dichiarate assorbite...
Impugnazioni civili - appello - citazione di appello - motivi - specificita' - Corte di Cassazione Sez. 2 - , Ordinanza n. 17749 del 19/07/2017Domanda ritenuta assorbita in primo grado da una decisione preliminare - Impugnazione - Onere dell'appellante di proporre uno specifico motivo di gravame sulla questione assorbita - Esclusione - Riproposizione della domanda ai sensi dell'art. 346 c.p.c. - Sufficienza.
L’appellante che impugni la sentenza con la quale il giudice di primo grado non si sia espressamente pronunciato su una domanda (nella specie, condanna al pagamento degli interessi sul prezzo di una compravendita), avendola ritenuta assorbita da un'altra decisione di carattere logicamente preliminare (nella specie, di rigetto...
Impugnazioni civili - impugnazioni in generale – acquiescenza - Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 13780 del 31/05/2017Sentenza di condanna al pagamento di un debito pecuniario con interessi e rivalutazione - Appello del soccombente - Formulazione di specifici motivi solo sulla sussistenza del debito - Conseguenze - Riesame delle statuizioni accessorie relative agli interessi ed alla rivalutazione - Inammissibilità - Fondamento.
Nel caso di sentenza di condanna al pagamento di un debito pecuniario, oltre interessi e rivalutazione, qualora l'appello del soccombente, pur investendo la pronuncia nella sua interezza, contenga specifici motivi solo sulla sussistenza del debito e nessuno, neppure subordinato,...
Procedimento civile - domanda giudiziale – Corte di Cassazione Sez. 3, Sentenza n. 8674 del 04/04/2017Alternativa In genere.
Allorché la parte abbia proposto, nello stesso giudizio, due o più domande alternative, ma tra loro compatibili, ovvero legate da rapporto di subordinazione, l’accoglimento della principale o della domanda alternativa compatibile non obbliga l’attore, che voglia insistere su quella non accolta, a proporre appello incidentale, essendone sufficiente la riproposizione ai sensi dell’art. 346 c.p.c.; diversamente, qualora si tratti di domande incompatibili, ovvero sia stata accolta la subordinata, l’attore che voglia insistere nella domanda alternativa incompatibile non...
impugnazioni civili - appello - eccezioni - non riproposte (decadenza) – Corte di Cassazione Sez. L, Sentenza n. 24124 del 28/11/2016Appello - Eccezioni assorbite - Onere di riproposizione - Appello incidentale - Necessità - Esclusione - Fattispecie.
La parte pienamente vittoriosa nel merito in primo grado, difettando di interesse al riguardo, non ha l'onere di proporre, in ipotesi di gravame formulato dal soccombente, appello incidentale per richiamare in discussione "le eccezioni non accolte nella sentenza di primo grado", da intendersi come quelle che risultino superate o non esaminate perché assorbite o anche quelle esplicitamente respinte qualora l'eccezione mirava a paralizzare una domanda comunque respinta per...
Impugnazioni civili - cassazione (ricorso per) - motivi del ricorso - questioni nuove – Corte di Cassazione Sez. L, Sentenza n. 20678 del 13/10/2016Tardività delle allegazioni e produzioni documentali in primo grado - Deducibilità per la prima volta in sede di legittimità - Esclusione - Fondamento.
In tema di ricorso per cassazione, la questione della tardività delle allegazioni e dei documenti prodotti in primo grado non può essere proposta per la prima volta in sede di legittimità ma deve risultare sollevata in appello, atteso che la nullità del processo di primo grado è soggetta al principio generale, stabilito nell'art. 161 c.p.c, della conversione delle ragioni d'invalidità in motivo d'impugnazione.
Corte di Cassazione Sez. L,...
Assistenza e beneficenza pubblica - prestazioni assistenziali - in genere – Corte di Cassazione, Sez. 6 - L, Ordinanza n. 17461 del 01/09/2016Pensione d'inabilità ex art. 12 della l. n. 118 del 1971 - Requisiti sanitario e reddituale - Natura - Sentenza di rigetto per assenza del solo requisito reddituale - Appello relativo al requisito sanitario - Necessità - Esclusione - Decisione d'appello di accoglimento in base al solo requisito reddituale - Ricorso per cassazione - Ammissibilità.
Con riferimento alla pensione d'inabilità civile, prevista dall'art. 12 della l. n. 118 del 1971 a favore dei mutilati ed invalidi civili, i requisiti relativi alle condizioni sanitarie e a quelle reddituali integrano fatti costitutivi del diritto...
Impugnazioni civili - appello - incidentale - in genere – Corte di Cassazione, Sez. 5, Sentenza n. 16477 del 05/08/2016Questione preliminare - Mancata notifica di cartella di pagamento - Rigetto esplicito - Parte totalmente vittoriosa nel merito, ma soccombente sulla questione preliminare - Appello incidentale - Necessità - Fondamento.
Nel processo tributario, la parte, totalmente vittoriosa nel merito, rimasta soccombente su una determinata questione (nelle specie, omessa notifica della cartella di pagamento), onde evitare la formazione del giudicato interno, deve necessariamente proporre impugnazione incidentale sul punto, non essendo sufficiente la mera riproposizione della questione in appello, ai sensi...
Procedimento civile - udienza - per la precisazione delle conclusioni - Corte di Cassazione, Sez. 3, Sentenza n. 16290 del 04/08/2016Prova per testi non assunta per ritenuta incapacità a deporre - Mancata richiesta di revoca dell'ordinanza in sede di precisazione delle conclusioni - Conseguenze.
La parte che si sia vista rigettare dal giudice di primo grado le proprie richieste istruttorie (nella specie, la richiesta di prova per testi, per ritenuta incapacità a deporre) ha l'onere di reiterarle al momento della precisazione delle conclusioni poiché, diversamente, le stesse debbono intendersi rinunciate e non possono essere riproposte in appello.
Corte di Cassazione, Sez. 3, Sentenza n. 16290 del 04/08/2016
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impugnazioni civili - impugnazioni in generale - acquiescenza Corte di Cassazione Sez. L, Sentenza n. 11868 del 09/06/2016Individuazione dell'esatta regola di diritto - Preclusioni in sede di gravame - Sussistenza - Fattispecie.
Il potere del giudice di individuare l'esatta regola di diritto applicabile alla fattispecie, deve misurarsi con le preclusioni che derivano, per l'appello, dagli artt. 329 e 346 c.p.c. e, nel ricorso per cassazione, dalla natura del giudizio di legittimità, a critica vincolata, con oggetto delimitato dalle censure sollevate con i singoli motivi. (In applicazione di tale principio, la S.C. ha escluso che nel giudizio di rinvio un lavoratore potesse avvantaggiarsi della ritenuta...
Impugnazioni civili - appello - in genere – Corte di Cassazione Sez. 1, Sentenza n. 9889 del 13/05/2016Parte soccombente su una domanda o un'eccezione - Appello incidentale condizionato - Proposizione - Necessità - Mancata proposizione - Formazione del giudicato implicito - Fattispecie.
Soltanto la parte vittoriosa in primo grado non ha l'onere di proporre appello incidentale per far valere le domande e le eccezioni non accolte e, per sottrarsi alla presunzione di rinuncia ex art. 346 c.p.c., può limitarsi a riproporle, mentre la parte rimasta parzialmente soccombente in relazione ad una domanda od eccezione, di cui intende ottenere l'accoglimento, ha l'onere di proporre appello incidentale,...
Impugnazioni civili - appello - Corte di Cassazione Sez. 1, Sentenza n. 9889 del 13/05/2016Parte soccombente su una domanda o un'eccezione - Appello incidentale condizionato - Proposizione - Necessità - Mancata proposizione - Formazione del giudicato implicito - Fattispecie.
Soltanto la parte vittoriosa in primo grado non ha l'onere di proporre appello incidentale per far valere le domande e le eccezioni non accolte e, per sottrarsi alla presunzione di rinuncia ex art. 346 c.p.c., può limitarsi a riproporle, mentre la parte rimasta parzialmente soccombente in relazione ad una domanda od eccezione, di cui intende ottenere l'accoglimento, ha l'onere di proporre appello incidentale...
Impugnazioni civili - appello - domande - effetto devolutivo – Corte di Cassazione Sez. U, Sentenza n. 7700 del 19/04/2016Domanda di garanzia condizionata all'accoglimento della domanda principale respinta in primo grado - Devoluzione - Condizioni.
In caso di rigetto della domanda principale e conseguente omessa pronuncia sulla domanda di garanzia condizionata all'accoglimento, la devoluzione di quest'ultima al giudice investito dell'appello sulla domanda principale non richiede la proposizione di appello incidentale, essendo sufficiente la riproposizione della domanda ai sensi dell'art. 346 c.p.c.
Corte di Cassazione Sez. U, Sentenza n. 7700 del 19/04/2016
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Impugnazioni civili - appello - domande - effetto devolutivo – Corte di Cassazione Sez. U, Sentenza n. 7700 del 19/04/2016Domanda di garanzia condizionata all'accoglimento della domanda principale respinta in primo grado - Devoluzione - Condizioni.
In caso di rigetto della domanda principale e conseguente omessa pronuncia sulla domanda di garanzia condizionata all'accoglimento, la devoluzione di quest'ultima al giudice investito dell'appello sulla domanda principale non richiede la proposizione di appello incidentale, essendo sufficiente la riproposizione della domanda ai sensi dell'art. 346 c.p.c.
Corte di Cassazione Sez. U, Sentenza n. 7700 del 19/04/2016
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impugnazioni civili - appello - incidentale Corte di Cassazione Sez. 1, Sentenza n. 4047 del 01/03/2016Appello incidentale della parte totalmente vittoriosa in primo grado – Proposizione di questione preliminare di merito - Qualificazione - Gravame condizionato - Esame - Condizioni - Insussistenza - Conseguenze.
L'appello incidentale che investa una questione preliminare di merito, proposto dalla parte totalmente vittoriosa in primo grado, ha natura di gravame condizionato, indipendentemente da ogni espressa indicazione, sicché, ove la suddetta questione (nella specie, carenza di legittimazione passiva) sia stata oggetto di decisione esplicita o implicita ad opera del primo giudice,...
Impugnazioni civili - appello - domande - effetto devolutivo – Corte di Cassazione, Sez. L, Sentenza n. 18542 del 21/09/2015Dichiarazione di nullità del ricorso introduttivo della lite in primo grado - Ultrapetizione - Fondamento. Corte di Cassazione, Sez. L, Sentenza n. 18542 del 21/09/2015
Incorre nel vizio di ultrapetizione la sentenza d'appello che dichiari la nullità per genericità del ricorso introduttivo della lite in primo grado, mai richiesta dalla parte appellata, né dedotta nel giudizio di secondo grado, atteso che l'ambito del giudizio di appello, data la sua natura di "revisio prioris instantiae", è rigorosamente circoscritto alle questioni specificamente dedotte con i motivi di impugnazione,...
Impugnazioni civili - impugnazioni in generale - incidentali - in genere – Corte di Cassazione Sez. 1, Sentenza n. 16171 del 30/07/2015Parte vittoriosa - Inammissibilità - Mezzi esperibili. Corte di Cassazione Sez. 1, Sentenza n. 16171 del 30/07/2015
La parte vittoriosa non può proporre impugnazione incidentale, che presuppone la soccombenza, ma può chiedere al giudice del gravame di fornire, fermo restando il dispositivo, una soluzione giuridicamente più corretta, risollevando, in caso di appello, le medesime questioni ex art. 346 c.p.c., ovvero, innanzi alla Corte di cassazione, sollecitando il potere di correzione della motivazione ex art. 384 c.p.c.
Corte di Cassazione Sez. 1, Sentenza n. 16171 del 30/07/2015
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impugnazioni civili - appello - domande - effetto devolutivo - Corte di Cassazione Sez. L, Sentenza n. 2051 del 30/01/2014Convenuto vittorioso in primo grado - Domanda (subordinata) di garanzia nei confronti di terzo chiamato - Riproposizione in appello - Impugnazione incidentale - Necessità - Esclusione - Riproposizione, ex art. 346 cod. proc. civ., della domanda non esaminata o respinta dal primo giudice - Corte di Cassazione Sez. L, Sentenza n. 2051 del 30/01/2014
Qualora l'appellato miri all'accoglimento della propria domanda nei confronti del chiamato in garanzia, per l'ipotesi in cui venga accolta la domanda principale proposta nei suoi confronti dall'attore rimasto soccombente in primo grado, non è...
impugnazioni civili - appello - interesse ad appellare - Corte di Cassazione, Sez. 3, Sentenza n. 9980 del 08/05/2014Processo con pluralità di convenuti - Domanda riconvenzionale di un convenuto nei confronti dell'attore - Adesione di altro convenuto alle pretese di quest'ultimo - Impugnazione dell'attore - Autonoma impugnazione del convenuto in posizione adesiva - Inammissibilità - Fondamento. Corte di Cassazione, Sez. 3, Sentenza n. 9980 del 08/05/2014
Nel caso di processo con pluralità di convenuti, il convenuto che non si sia opposto alla pretesa dell'attore e, anzi, abbia aderito alle ragioni di quest'ultimo rispetto alla domanda riconvenzionale contro il medesimo proposta da altro convenuto, senza...
impugnazioni civili - appello - incidentale Corte di Cassazione, Sez. 3, Sentenza n. 3613 del 17/02/2014Domanda risarcitoria - Chiamata del terzo da parte del convenuto quale responsabile del danno - Soccombenza del terzo - Appello del terzo - Appello incidentale condizionato nei confronti dell'originario convenuto da parte dell'attore vittorioso - Superfluità. Corte di Cassazione, Sez. 3, Sentenza n. 3613 del 17/02/2014
Nel caso di cosiddetto litisconsorzio "alternativo", sussistente allorché il convenuto nel giudizio di danno chiami in causa un terzo, assumendo che questi debba ritenersi in via esclusiva tenuto al risarcimento domandato dall'attore, quest'ultimo deve ritenersi vittorioso...
Cassazione (ricorso per) - ricorso incidentale – Sez. 6 - 2, Sentenza n. 7523 del 14/04/2015Sentenza sfavorevole alla parte vittoriosa limitatamente a questione preliminare o pregiudiziale - Proposizione di ricorso incidentale - Necessità - Fondamento. Sez. 6 - 2, Sentenza n. 7523 del 14/04/2015
In tema di giudizio per cassazione, qualora la sentenza impugnata con ricorso principale abbia, sia pur implicitamente, risolto in senso sfavorevole alla parte vittoriosa una questione preliminare o pregiudiziale, l'intimato, che intenda sottoporre all'esame della Corte tale questione, in considerazione della struttura del procedimento di legittimità, non può limitarsi a riproporre la stessa...
Appello - Domanda principale accolta in primo grado – Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 7457 del 14/04/2015Domanda subordinata rimasta assorbita - Riproposizione in appello - Necessità - Omissione - Conseguenze - Presunzione di rinuncia ex art. 346 cod. proc. civ. Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 7457 del 14/04/2015
L'appellato che ha visto accogliere nel giudizio di primo grado la sua domanda principale è tenuto, per non incorrere nella presunzione di rinuncia di cui all'art. 346 cod. proc. civ., a riproporre espressamente, in qualsiasi forma indicativa della volontà di sottoporre la relativa questione al giudice d'appello, la domanda subordinata non esaminata dal primo giudice, non...
Civile - udienza - prima udienza – Corte di Cassazione Sez. 3, Sentenza n. 23162 del 31/10/2014Decisione della causa nel merito da parte del giudice di primo grado, prima che le parti abbiano definito il "thema decidendum" e il "thema probandum" - Deduzione della nullità come motivo d'appello - Necessità - Onere di specificazione, da parte dell'appellante, del "thema decidendum" e delle prove da assumere - Sussistenza - Compito del giudice d'appello - Rimessione in termini - Necessità.
Qualora venga dedotto il vizio della sentenza di primo grado per avere il tribunale deciso la causa nel merito prima ancora che le parti avessero definito il "thema decidendum" e il "thema probandum",...
Impugnazioni civili - appello - eccezioni - non riproposte (decadenza) – Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 2730 del 06/02/2014Eccezione di usucapione sollevata in primo grado - Mancata riproposizione da parte dell'appellato contumace - Rilevabilità d'ufficio dal giudice del gravame - Esclusione - Fondamento.
L'eccezione di usucapione, sollevata in primo grado e non riproposta dall'appellato rimasto contumace non è rilevabile d'ufficio dal giudice del gravame, atteso che, alla luce del principio di parità delle parti nel processo e dell'effetto devolutivo dell'appello, non può attribuirsi all'appellato contumace una posizione di maggiore favore rispetto all'appellante.
Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 2730...
Impugnazioni civili - appello - domande - effetto devolutivo – Corte di Cassazione Sez. L, Sentenza n.2051 del 30/01/2014Convenuto vittorioso in primo grado - Domanda (subordinata) di garanzia nei confronti di terzo chiamato - Riproposizione in appello - Impugnazione incidentale - Necessità - Esclusione - Riproposizione, ex art. 346 cod. proc. civ., della domanda non esaminata o respinta dal primo giudice - Sufficienza - Fondamento.
Qualora l'appellato miri all'accoglimento della propria domanda nei confronti del chiamato in garanzia, per l'ipotesi in cui venga accolta la domanda principale proposta nei suoi confronti dall'attore rimasto soccombente in primo grado, non è necessaria la proposizione di appello...
Impugnazioni civili - appello - domande - effetto devolutivo – Corte di Cassazione Sez. 3, Sentenza n. 15107 del 17/06/2013Convenuto vittorioso in primo grado - Domanda (subordinata) di garanzia nei confronti del terzo chiamato - Riproposizione in appello - Impugnazione incidentale - Necessità.
Qualora l'appellato miri all'accoglimento della propria domanda nei confronti del chiamato in garanzia, per l'ipotesi in cui venga accolta la domanda principale proposta nei suoi confronti dall'attore rimasto soccombente in primo grado, non è sufficiente la riproposizione, ex art. 346 cod. proc. civ., della domanda non esaminata o respinta dal primo giudice, ma deve essere proposto appello incidentale condizionato,...
Impugnazioni civili - appello - prove - Corte di Cassazione Sez. 6 - 2, Ordinanza n. 10748 del 27/06/2012Istanze istruttorie non accolte in corso di giudizio - Riproposizione in sede di precisazione delle conclusioni - Necessità - Conseguenze - Tacita rinuncia della parte - Configurabilità - Compromissione dei diritti fondamentali di difesa e del diritto ad un giusto processo - Esclusione - Fondamento. Istanze istruttorie non accolte in corso di giudizio - Riproposizione in sede di precisazione delle conclusioni - Necessità - Conseguenze - Tacita rinuncia della parte - Configurabilità - Compromissione dei diritti fondamentali di difesa e del diritto ad un giusto processo - Esclusione - Fondamento...
Civile - legittimazione - ad causam - " - Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 8175 del 23/05/2012Legitimatio ad causam" e titolarità attiva o passiva del rapporto - Nozioni - Differenze - Questione attinente alla titolarità del rapporto controverso - Appllicabilità "ratione temporis" del secondo comma dell'art. 345 cod. proc. civ., nel testo anteriore alle modifiche apportate dalla legge n. 353 del 1990 - Conseguenze - Proponibilità della questione in appello - Configurabilità - Condizioni e modalità - Fattispecie.
Legitimatio ad causam" e titolarità attiva o passiva del rapporto - Nozioni - Differenze - Questione attinente alla titolarità del rapporto controverso - Appllicabilità "...
Procedimento civile - domanda giudiziale - riconvenzionale – Corte di Cassazione Sez. 3, Sentenza n. 4233 del 16/03/2012Domanda riconvenzionale ed eccezione riconvenzionale - Nozioni - Differenze - Conseguenze - Rigetto della domanda riconvenzionale - Mancata impugnazione - Decadenza dalla riproposta eccezione riconvenzionale avente uguale fondamento - Esclusione - Fondamento.
Mentre con la domanda riconvenzionale il convenuto, traendo occasione dalla domanda contro di lui proposta, oppone una controdomanda e chiede un provvedimento positivo, sfavorevole all'attore, che va oltre il mero rigetto della domanda attrice, mediante l'eccezione riconvenzionale egli, pur deducendo fatti modificativi, estintivi o...
Civile - domanda giudiziale - riconvenzionale – Corte di Cassazione Sez. 3, Sentenza n. 4233 del 16/03/2012Domanda riconvenzionale ed eccezione riconvenzionale - Nozioni - Differenze - Conseguenze - Rigetto della domanda riconvenzionale - Mancata impugnazione - Decadenza dalla riproposta eccezione riconvenzionale avente uguale fondamento - Esclusione - Fondamento.
Mentre con la domanda riconvenzionale il convenuto, traendo occasione dalla domanda contro di lui proposta, oppone una controdomanda e chiede un provvedimento positivo, sfavorevole all'attore, che va oltre il mero rigetto della domanda attrice, mediante l'eccezione riconvenzionale egli, pur deducendo fatti modificativi, estintivi o...
impugnazioni civili - appello - domande - non riproposte (decadenza) – Corte di Cassazione Sez. 3, Sentenza n. 3253 del 02/03/2012Domanda di risarcimento in via alternativa - Accoglimento della domanda nei confronti di uno dei convenuti - Onere di appello incidentale - Esclusione. Corte di Cassazione Sez. 3, Sentenza n. 3253 del 02/03/2012
Proposta una domanda di risarcimento del danno aquiliano nei confronti di due debitori in via alternativa, l'accoglimento nei confronti di uno soltanto non comporta soccombenza dell'attore; ne consegue che ove la sentenza sia appellata dal danneggiante soccombente, in appello il danneggiato potrà limitarsi a riproporre la domanda di condanna di tutti e due gli originari convenuti,...
Appello - domande - non riproposte (decadenza) - Corte di Cassazione Sez. 3, Sentenza n. 3253 del 02/03/2012Domanda di risarcimento in via alternativa - Accoglimento della domanda nei confronti di uno dei convenuti - Onere di appello incidentale - Esclusione.
Proposta una domanda di risarcimento del danno aquiliano nei confronti di due debitori in via alternativa, l'accoglimento nei confronti di uno soltanto non comporta soccombenza dell'attore; ne consegue che ove la sentenza sia appellata dal danneggiante soccombente, in appello il danneggiato potrà limitarsi a riproporre la domanda di condanna di tutti e due gli originari convenuti, senza necessità di proporre appello incidentale avverso il...
Cosa giudicata civile - effetti del giudicato (preclusioni) – Corte di Cassazione Sez. U, Ordinanza n. 25246 del 16/10/2008Questione di giurisdizione decisa sfavorevolmente in primo grado - Modi di riproposizione in appello dalla parte vittoriosa nel merito - Appello incidentale - Necessità - Mera riproposizione ai sensi dell'art. 346 cod. proc. civ. - Esclusione - Fondamento.
La parte risultata vittoriosa nel merito nel giudizio di primo grado, al fine di evitare la preclusione della questione di giurisdizione risolta in senso ad essa sfavorevole, è tenuta a proporre appello incidentale, non essendo sufficiente ad impedire la formazione del giudicato sul punto la mera riproposizione della questione, ai sensi...
Civile - udienza - prima udienza - Corte di Cassazione Sez. 1, Sentenza n. 9169 del 09/04/2008Decisione della causa nel merito, da parte del giudice di primo grado, prima che le parti abbiano definito il "thema decidendum" e il "thema probandum" - Deduzione della nullità come motivo d'appello - Necessità - Onere di specificazione, da parte dell'appellante, del "thema decidendum" e delle prove da assumere - Sussistenza - Compito del giudice d'appello - Rimessione in termini - Necessità.
Qualora venga dedotto il vizio della sentenza di primo grado per avere il tribunale deciso la causa nel merito prima ancora che le parti avessero definito il "thema decidendum" e il "thema probandum", l...
udienza - prima udienza – Corte di Cassazione Sez. 1, Sentenza n. 9169 del 09/04/2008Decisione della causa nel merito, da parte del giudice di primo grado, prima che le parti abbiano definito il "thema decidendum" e il "thema probandum" - Deduzione della nullità come motivo d'appello - Necessità - Onere di specificazione, da parte dell'appellante, del "thema decidendum" e delle prove da assumere - Sussistenza - Compito del giudice d'appello - Rimessione in termini - Necessità. Corte di Cassazione Sez. 1, Sentenza n. 9169 del 09/04/2008
Qualora venga dedotto il vizio della sentenza di primo grado per avere il tribunale deciso la causa nel merito prima ancora che le parti...
Impugnazioni civili - appello - domande - non riproposte (decadenza) – Corte di Cassazione Sez. U, Sentenza n. 3717 del 19/02/2007Soccombenza in primo grado sulla questione di giurisdizione - Prospettazione in appello della medesima questione - Onere dell'appello incidentale - Insussistenza - Riproposizione della questione ai sensi dell'art. 346 cod. proc. civ. - Necessità.
La parte vittoriosa nel merito, la quale, in caso di gravame del soccombente, chieda la conferma della decisione impugnata, eventualmente anche in base ad una diversa soluzione delle questioni proposte nel precedente grado di giudizio, difetta di interesse alla proposizione dell'impugnazione incidentale ed ha soltanto l'onere di riproporre dette...
Impugnazioni civili - appello - eccezioni - non riproposte (decadenza) – Corte di Cassazione Sez. 3, Sentenza n. 2146 del 31/01/2006Domande ed eccezioni respinte o ritenute assorbite o comunque non esaminate - Proposizione di appello incidentale sul punto - Necessità - Esclusione - Mera riproposizione - Sufficienza - Formale proposizione di appello incidentale - Inammissibilità dello stesso - Onere del giudice di esame delle questioni - Sussistenza.
Non occorre che la parte proponga appello incidentale per ottenere dal giudice di secondo grado l'esame di questioni che quello di primo grado non ha esaminato perché le ha ritenute assorbite, essendo a questo fine sufficiente che la parte riproponga le questioni in qualsiasi...
impugnazioni civili - appello - eccezioni - non riproposte (decadenza) – Corte di Cassazione Sez. 3, Sentenza n. 2146 del 31/01/2006Domande ed eccezioni respinte o ritenute assorbite o comunque non esaminate - Proposizione di appello incidentale sul punto - Necessità - Esclusione - Mera riproposizione - Sufficienza - Formale proposizione di appello incidentale - Inammissibilità dello stesso - Onere del giudice di esame delle questioni - Sussistenza. Corte di Cassazione Sez. 3, Sentenza n. 2146 del 31/01/2006
Non occorre che la parte proponga appello incidentale per ottenere dal giudice di secondo grado l'esame di questioni che quello di primo grado non ha esaminato perché le ha ritenute assorbite, essendo a questo fine...
Impugnazioni civili - appello - in genere – Corte Cassazione, Sez. 3, Sentenza n. 745 del 24/01/2000Estromissione dell'obbligato solidale a titolo autonomo nel giudizio di primo grado - Mancata impugnazione nei suoi confronti - Conseguente formazione del giudicato.
In caso di estromissione da parte del giudice di primo grado dell'obbligato solidale a titolo autonomo, l'attore che non abbia proposto appello nei suoi confronti non può dolersi in sede di giudizio di cassazione della mancata pronuncia sul punto da parte del giudice di appello essendo la questione anzidetta coperta da giudicato.
Corte Cassazione, Sez. 3, Sentenza n. 745 del 24/01/2000
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