obbligazioni nei confronti dei terzi - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 21 giugno 2018, n. 69L’inadempimento delle obbligazioni nei confronti dei terzi - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 21 giugno 2018, n. 69
L’inadempimento delle obbligazioni inerenti l’esercizio della professione forense configura automaticamente l’illecito disciplinare, mentre l’inadempimento delle obbligazioni estranee all’esercizio della professione assume carattere di illecito disciplinare, quando, per modalità o gravità, sia tale da compromettere la fiducia dei terzi nella capacità dell’avvocato...
La (potenziale) rilevanza deontologica della vita privata del professionista - Corte di Cassazione, SS.UU, sentenza n. 4994 del 2 marzo 2018La (potenziale) rilevanza deontologica della vita privata del professionista - Corte di Cassazione, SS.UU, sentenza n. 4994 del 2 marzo 2018
Deve ritenersi disciplinarmente responsabile l’avvocato per le condotte che, pur non riguardando strictu sensu l’esercizio della professione, ledano comunque gli elementari doveri di probità, dignità e decoro (art. 9 ncdf, già art. 5 cod. prev.) e, riflettendosi negativamente sull’attività professionale, compromettono l’immagine dell’avvocatura...
Mandato professionale - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 22 dicembre 2017, n. 220L’inadempimento al mandato professionale (e le false rassicurazioni al cliente)
Integra inadempimento deontologicamente rilevante al mandato (art. 26 ncdf già art. 38 cdf) e violazione doveri di probità, dignità e decoro (art. 9 ncdf, già artt. 5 e 8 cdf) la condotta dell’avvocato che, dopo aver accettato incarichi difensivi ed aver ricevuto dal cliente somme a titolo di anticipi sulle relative competenze, abbia omesso di dare esecuzione al mandato professionale ed abbia fornito all’assistito...
Mandato professionale - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 1° dicembre 2017, n. 198L’inadempimento al mandato professionale (e le false rassicurazioni al cliente)
Integra inadempimento deontologicamente rilevante al mandato (art. 26 ncdf già art. 38 cdf) e violazione doveri di probità, dignità e decoro (art. 9 ncdf, già artt. 5 e 8 cdf) la condotta dell’avvocato che, dopo aver accettato incarichi difensivi ed aver ricevuto dal cliente somme a titolo di anticipi sulle relative competenze, abbia omesso di dare esecuzione al mandato professionale ed abbia fornito all’assistito...
Mandato professionale - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 24 novembre 2017, n. 187L’inadempimento al mandato professionale (e le false rassicurazioni al cliente)
Integra inadempimento deontologicamente rilevante al mandato (art. 26 ncdf già art. 38 cdf) e violazione doveri di probita`, dignita` e decoro (art. 9 ncdf, già artt. 5 e 8 cdf) la condotta dell’avvocato che, dopo aver accettato incarichi difensivi ed aver ricevuto dal cliente somme a titolo di anticipi sulle relative competenze, abbia omesso di dare esecuzione al mandato professionale ed abbia fornito all’...
Mandato professionale - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 24 novembre 2017, n. 189L’inadempimento al mandato professionale (e le false rassicurazioni al cliente)
Integra inadempimento deontologicamente rilevante al mandato (art. 26 ncdf già art. 38 cdf) e violazione doveri di probita`, dignita` e decoro (art. 9 ncdf, già artt. 5 e 8 cdf) la condotta dell’avvocato che, dopo aver accettato incarichi difensivi ed aver ricevuto dal cliente somme a titolo di anticipi sulle relative competenze, abbia omesso di dare esecuzione al mandato professionale ed abbia fornito all’...
Mandato professionale - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 21 novembre 2017, n. 178L’inadempimento al mandato professionale (e le false o mancate comunicazioni al cliente)
Integra inadempimento deontologicamente rilevante al mandato (art. 26 ncdf già art. 38 cdf) e violazione doveri di probità, dignità e decoro (art. 9 ncdf, già artt. 5 e 8 cdf) la condotta dell’avvocato che, dopo aver accettato incarichi difensivi ed aver ricevuto dal cliente somme a titolo di anticipi sulle relative competenze, abbia omesso di dare esecuzione al mandato professionale ed abbia altresì...
L’inadempimento al mandato per assenza all’udienza - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 6 novembre 2017, n. 156L’inadempimento al mandato per assenza all’udienza - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 6 novembre 2017, n. 156
In difetto di una strategia difensiva concordata con il cliente, con relativo onere a carico di chi intenda addurla, pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante ex art. 26 ncdf (già 38 codice previgente) il difensore che non partecipi all’udienza, a nulla rilevando, peraltro, l’eventuale assenza di concrete conseguenze negative per il proprio assistito...
Mandato professionale - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 6 novembre 2017, n. 151L’inadempimento al mandato professionale
Integra inadempimento al mandato deontologicamente rilevante (art. 26 ncdf già art. 38 cdf) la condotta dell’avvocato che, dopo aver accettato incarichi difensivi, abbia omesso di dare esecuzione al mandato professionale nonostante i solleciti.
Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 6 novembre 2017, n. 151
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Il mandato - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 6 novembre 2017, n. 156L’inadempimento al mandato per assenza all’udienza
In difetto di una strategia difensiva concordata con il cliente, con relativo onere a carico di chi intenda addurla, pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante ex art. 26 ncdf (già 38 codice previgente) il difensore che non partecipi all’udienza, a nulla rilevando, peraltro, l’eventuale assenza di concrete conseguenze negative per il proprio assistito giacché ciò non varrebbe a privare di disvalore il comportamento negligente...
Mandato professionale - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 1° giugno 2017, n. 72L’inadempimento al mandato professionale (e le false rassicurazioni al cliente)
Integra inadempimento deontologicamente rilevante al mandato (art. 26 ncdf già art. 38 cdf) e violazione doveri di probita`, dignita` e decoro (art. 9 ncdf, già artt. 5 e 8 cdf) la condotta dell’avvocato che, dopo aver accettato incarichi difensivi ed aver ricevuto dal cliente somme a titolo di anticipi sulle relative competenze, abbia omesso di dare esecuzione al mandato professionale ed abbia fornito all’...
Adempimento del mandato - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 10 maggio 2017, n. 56L’omesso adempimento del mandato
L’avvocato che non esegue il mandato professionale pone in esser un comportamento disciplinarmente rilevante sotto il profilo dell’art. 26 ncdf (già art. 38 cdf), con violazione dei doveri di correttezza e lealtà nei confronti della clientela stessa.
Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 10 maggio 2017, n. 56
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L’inadempimento al mandato per assenza all’udienza - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 22 marzo 2017, n. 19L’inadempimento al mandato per assenza all’udienza - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 22 marzo 2017, n. 19
In difetto di una strategia difensiva concordata con il cliente, con relativo onere a carico di chi intenda addurla, pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante ex art. 26 ncdf (già 38 codice previgente) il difensore che non partecipi all’udienza, a nulla rilevando, peraltro, l’eventuale assenza di concrete conseguenze negative per il proprio assistito...
Assenza all’udienza - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 22 marzo 2017, n. 19L’inadempimento al mandato per assenza all’udienza
In difetto di una strategia difensiva concordata con il cliente, con relativo onere a carico di chi intenda addurla, pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante ex art. 26 ncdf (già 38 codice previgente) il difensore che non partecipi all’udienza, a nulla rilevando, peraltro, l’eventuale assenza di concrete conseguenze negative per il proprio assistito giacché ciò non varrebbe a privare di disvalore il comportamento negligente...
Il mancato, ritardato o negligente compimento degli atti inerenti al mandato professionale - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 9 marzo 2017, n. 11Il mancato, ritardato o negligente compimento degli atti inerenti al mandato professionale - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 9 marzo 2017, n. 11
Costituisce illecito disciplinare, per violazione dell’obbligo di adempiere esattamente al mandato professionale (art. 26 ncdf, già art. 38 codice previgente), la decadenza istruttoria che non trovi giustificazione alcuna in valutazioni di strategia processuale concordata con il cliente (Nel caso di specie, il professionista aveva...
Mandato professionale - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 9 marzo 2017, n. 11Il mancato, ritardato o negligente compimento degli atti inerenti al mandato professionale
Costituisce illecito disciplinare, per violazione dell’obbligo di adempiere esattamente al mandato professionale (art. 26 ncdf, già art. 38 codice previgente), la decadenza istruttoria che non trovi giustificazione alcuna in valutazioni di strategia processuale concordata con il cliente (Nel caso di specie, il professionista aveva omesso di citare dei testimoni, senza peraltro darne previa ed adeguata...
L’inadempimento al mandato per assenza all’udienza - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 24 novembre 2016, n. 338L’inadempimento al mandato per assenza all’udienza - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 24 novembre 2016, n. 338
In difetto di una strategia difensiva concordata con il cliente, con relativo onere a carico di chi intenda addurla, pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante ex art. 26 ncdf (già 38 codice previgente) il difensore di fiducia o d’ufficio che non partecipi all’udienza, a nulla rilevando, peraltro, l’eventuale assenza di concrete conseguenze negative per...
L’obbligo di formazione continua sussiste per il solo fatto dell’iscrizione nell’albo - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 12 novembre 2016, n. 331L’obbligo di formazione continua sussiste per il solo fatto dell’iscrizione nell’albo - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 12 novembre 2016, n. 331
L’obbligo di formazione continua sussiste per il solo fatto dell’iscrizione nell’albo a prescindere se rifletta, o meno, un esercizio in atti dell’attività e perciò anche se quest’ultima, oltre al caso in cui non è svolta, sia marginale, episodica, discontinua (Nel caso di specie, il professionista aveva conseguito zero crediti...
L’inadempimento al mandato per assenza all’udienza - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 20 ottobre 2016, n. 325L’inadempimento al mandato per assenza all’udienza - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 20 ottobre 2016, n. 325
In difetto di una strategia difensiva concordata con il cliente, con relativo onere a carico di chi intenda addurla, pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante ex art. 26 ncdf (già 38 codice previgente) il difensore di fiducia o d’ufficio che non partecipi all’udienza, a nulla rilevando, peraltro, l’eventuale assenza di concrete conseguenze negative per...
L’omesso adempimento del mandato - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 20 ottobre 2016, n. 325L’omesso adempimento del mandato - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 20 ottobre 2016, n. 325
L’avvocato che non esegue il mandato professionale pone in esser un comportamento disciplinarmente rilevante sotto il profilo dell’art. 26 ncdf (già art. 38 cdf), con violazione dei doveri di correttezza e lealtà nei confronti della clientela stessa.
Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 20 ottobre 2016, n. 325
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L’omesso adempimento del mandato - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 27 luglio 2016, n. 252L’omesso adempimento del mandato - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 27 luglio 2016, n. 252
L’avvocato che, pur continuando ad assicurare il cliente dell’avvenuta instaurazione del giudizio e dell’imminenza della sua positiva conclusione, non vi abbia in realtà dato seguito, pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante sotto il duplice profilo dell’art. 38 (ora, art. 26) (inadempimento del mandato, sotto la specie del mancato compimento dell’atto iniziale, con...
L’omesso adempimento del mandato - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 27 luglio 2016, n. 252L’omesso adempimento del mandato - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 27 luglio 2016, n. 252
L’avvocato che, pur continuando ad assicurare il cliente dell’avvenuta instaurazione del giudizio e dell’imminenza della sua positiva conclusione, non vi abbia in realtà dato seguito, pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante sotto il duplice profilo dell’art. 38 (ora, art. 26) (inadempimento del mandato, sotto la specie del mancato compimento dell’atto iniziale, con...
L’inadempimento al mandato per assenza all’udienza - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 25 luglio 2016, n. 220L’inadempimento al mandato per assenza all’udienza - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 25 luglio 2016, n. 220
In difetto di una strategia difensiva concordata con il cliente, con relativo onere a carico di chi intenda addurla, pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante ex art. 26 ncdf (già 38 codice previgente) il difensore di fiducia o d’ufficio che non partecipi all’udienza, a nulla rilevando, peraltro, l’eventuale assenza di concrete conseguenze...
La violazione dell’obbligo di informare il cliente sullo stato della causa - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 10 maggio 2016, n. 140La violazione dell’obbligo di informare il cliente sullo stato della causa - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 10 maggio 2016, n. 140
Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante il professionista che ometta di informare il cliente sullo stato della causa e, di conseguenza, sull’esito della stessa, così venendo meno ai doveri di dignità, correttezza e decoro della professione forense in violazione degli artt. 38, 40 e 42 c.d. (ora, rispettivamente, 26, 27 e 33...
difensore di fiducia che non partecipa all’udienza - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 24 novembre 2014, n. 169L’inadempimento al mandato per assenza all’udienza - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 24 novembre 2014, n. 169
In difetto di una strategia difensiva concordata con il cliente, pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante ex art. 38 cdf (ora, 26 ncdf) il difensore di fiducia che non partecipi all’udienza, a nulla rilevando, peraltro, l’eventuale assenza di concrete conseguenze negative per il proprio assistito giacché ciò non varrebbe a privare di disvalore il...
L’inadempimento al mandato per assenza all’udienza - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 7 marzo 2016, n. 28L’inadempimento al mandato per assenza all’udienza - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 7 marzo 2016, n. 28
In difetto di una strategia difensiva concordata con il cliente, pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante ex art. 38 cdf il difensore di fiducia che non partecipi all’udienza, a nulla rilevando, peraltro, l’eventuale assenza di concrete conseguenze negative per il proprio assistito giacché ciò non varrebbe a privare di disvalore il comportamento negligente...
Omesso adempimento del mandato Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 24 luglio 2014, n. 102L’omesso adempimento del mandato Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 24 luglio 2014, n. 102
L’avvocato che, pur continuando ad assicurare il cliente dell’avvenuta instaurazione del giudizio e dell’imminenza della sua positiva conclusione, non vi abbia in realta' dato seguito, pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante sotto il duplice profilo dell’art. 38 (ora, art. 26) (inadempimento del mandato, sotto la specie del mancato compimento dell’atto iniziale, con...
La violazione dell’obbligo di informare il cliente sullo stato della causa - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 24 settembre 2015, n. 147 (2)La violazione dell’obbligo di informare il cliente sullo stato della causa
Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante il professionista che ometta di informare il cliente sullo stato della causa e, di conseguenza, sull’esito della stessa, cosi' venendo meno ai doveri di dignità, correttezza e decoro della professione forense in violazione degli artt. 38, 40 e 42 c.d. (ora, rispettivamente, 26, 27 e 33 ncdf). Deve infatti ritenersi che un rapporto fiduciario, quale e' quello...
La violazione dell’obbligo di informare il cliente sullo stato della causa - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 24 settembre 2015, n. 147La violazione dell’obbligo di informare il cliente sullo stato della causa - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 24 settembre 2015, n. 147
Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante il professionista che ometta di informare il cliente sullo stato della causa e, di conseguenza, sull’esito della stessa, così venendo meno ai doveri di dignità, correttezza e decoro della professione forense in violazione degli artt. 38, 40 e 42 c.d. (ora, rispettivamente, 26, 27 e 33...
La violazione dell’obbligo di informare il cliente sullo stato della causa - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 24 settembre 2015, n. 147La violazione dell’obbligo di informare il cliente sullo stato della causa - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 24 settembre 2015, n. 147
Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante il professionista che ometta di informare il cliente sullo stato della causa e, di conseguenza, sull’esito della stessa, così venendo meno ai doveri di dignità, correttezza e decoro della professione forense in violazione degli artt. 38, 40 e 42 c.d. (ora, rispettivamente, 26, 27 e 33...
L’omesso adempimento del mandato - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 24 luglio 2014, n. 102L’omesso adempimento del mandato - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 24 luglio 2014, n. 102
L’avvocato che, pur continuando ad assicurare il cliente dell’avvenuta instaurazione del giudizio e dell’imminenza della sua positiva conclusione, non vi abbia in realtà dato seguito, pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante sotto il duplice profilo dell’art. 38 (ora, art. 26) (inadempimento del mandato, sotto la specie del mancato compimento dell’atto iniziale, con...
L’omesso adempimento del mandato - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 24 luglio 2014, n. 102L’omesso adempimento del mandato - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 24 luglio 2014, n. 102
L’avvocato che, pur continuando ad assicurare il cliente dell’avvenuta instaurazione del giudizio e dell’imminenza della sua positiva conclusione, non vi abbia in realtà dato seguito, pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante sotto il duplice profilo dell’art. 38 (ora, art. 26) (inadempimento del mandato, sotto la specie del mancato compimento dell’atto iniziale, con...
Inadempimento al mandato professionale - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 10 giugno 2014, n. 82Inadempimento al mandato professionale - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 10 giugno 2014, n. 82
L’avvocato che non esegue il mandato professionale pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante sotto il profilo dell’art. 26 ncdf (già art. 38 cdf), con violazione dei doveri di correttezza e lealtà nei confronti della cliente stesso (Nel caso di specie, in applicazione del principio di cui in massima, il CNF ha ritenuto congrua la sanzione disciplinare della...
inadempimento al mandato per assenza all’udienza Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 27 maggio 2013, n. 80Avvocati – Deontologia – Procedimento - L’inadempimento al mandato per assenza all’udienza Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 27 maggio 2013, n. 80
In difetto di una strategia difensiva concordata con il cliente, pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante ex art. 38 cdf il difensore di fiducia che non partecipi all’udienza, a nulla rilevando, peraltro, l’eventuale assenza di concrete conseguenze negative per il proprio assistito giacché ciò non varrebbe a privare di...
Dovere di diligenza - Inadempimento al mandato - Consiglio Nazionale Forense, decisione del 12-10-2011, n. 161Esercizio dell'attività professionale mediante l'ausilio di collaboratori - Dovere di verifica e controllo - Responsabilità disciplinare - Responsabilità personale - Gravità dell'inadempimento - Rilevanza - Adeguatezza della sanzione
La condotta che consista nell'aver omesso l'adempimento del mandato e nell'aver ciononostante fornito false assicurazioni alla parte assistita senza averne verificato la corrispondenza alla realtà integra la violazione di doveri essenziali dell'avvocato, anche...
assenza ingiustificata dell’avvocato ad un’udienza - Cassazione Civile, sez. Unite, 13 giugno 2011, n. 12903L’assenza ingiustificata dell’avvocato ad un’udienza non costituisce abbandono di difesa - Cassazione Civile, sez. Unite, 13 giugno 2011, n. 12903
In sede di procedimento disciplinare a carico degli avvocati, il Consiglio nazionale forense non è vincolato alla definizione dell’illecito quale scaturisce dal testo delle disposizioni del codice deontologico forense, avendo queste ultime natura di fonti solo integrative dei precetti normativi; ne consegue che non costituisce violazione del...
Dovere di fedeltà – Dovere di verità - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 22 ottobre 2010, n. 103Avvocato – Norme deontologiche – Dovere di fedeltà – Dovere di verità - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 22 ottobre 2010, n. 103
Laddove un’avvocato si trovi nella condizione di non poter seguire allo stesso tempo verità e mandato, leggi e cliente, la sua scelta deve privilegiare il più alto e pregnante dovere radicato sulla dignità professionale, ossia l’ossequio alla verità ed alle leggi spinto fino all’epilogo della rinunzia al mandato in virtù di un tale giusto motivo,...
Rapporti con la parte assistita – Dovere di fedeltà e correttezza – Inadempimento doveri professionali – Illecito in re ipsa - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 16 luglio 2008, n. 75Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Dovere di fedeltà e correttezza – Inadempimento doveri professionali – Illecito in re ipsa - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 16 luglio 2008, n. 75
Gli artt. 6, 7, 8 e 38 c.d.f., imponendo lealtà, correttezza, fedeltà, diligenza e sollecitudine nel compimento dei propri doveri professionali, rendono di per sé censurabile ogni tipo di ingiustificata omissione ed inadempimento. (Rigetta il ricorso avverso decisione...
Rapporti con la parte assistita – Omesso svolgimento del mandato - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 29 maggio 2003, n. 118Rapporti con la parte assistita – Omesso svolgimento del mandato - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 29 maggio 2003, n. 118
Omesse informazioni al cliente – Illecito deontologico.
Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante, perché lesivo del dovere di diligenza, correttezza e probità propri della classe forense, l’avvocato che, dopo aver assunto un incarico defensionale e aver percepito un acconto, non svolga il mandato ricevuto, non informi correttamente i clienti...
Rapporti con la parte assistita –Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 11 dicembre 1998, n. 212Rapporti con la parte assistita –Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 11 dicembre 1998, n. 212
Omesso espletamento del mandato – Omesse informazioni al cliente – Omesse informazioni al collega dominus – Falsità del professionista – Abbandono di difesa – Illecito deontologico.
Pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante perché lesivo del dovere di diligenza l’avvocato che ometta di espletare i mandati ricevuti, dia false informazioni al cliente ed al collega dominus sullo...
prescrizione - Azione disciplinare - Mandato - Adempimento non correttoAzione disciplinare - Prescrizione -Mandato - Adempimento non corretto - C.N.F. 21 Aprile 1990, n. 33.
Azione disciplinare - Prescrizione -Mandato - Adempimento non corretto -
1-Il termine di prescrizione quinquennale dell'azione disciplinare sancito dall'art. 51 r.d.l. 27 novembre 1933, n. 1578, non inizia a decorrere fino a quando si sia protratta la condotta del professionista, commissiva od omissiva, passibile di sanzione.
2- Il professionista che esegua malatamente il mandato...
Rapporti con i clienti – Dovere di verità, correttezza e diligenza –Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 19 settembre 1989, n. 124Rapporti con i clienti – Dovere di verità, correttezza e diligenza –Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 19 settembre 1989, n. 124
Omessa esecuzione di mandato, notizie false al cliente ed altri addebiti – Sospensione.
Il professionista che, ricevuto ed accettato dal cliente mandato ad agire in giudizio con la fiduciaria apposizione di firme in bianco a margine di fogli uso bollo, successivamente non dia corso all’incarico, lasciando così prescrivere i diritti di credito del cliente e...