formazione e aggiornamento professionale - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 1° dicembre 2017, n. 204L’intensa attività lavorativa non scrimina l’inadempimento al dovere di formazione e aggiornamento professionale - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 1° dicembre 2017, n. 204
L’obbligo di formazione continua sussiste per il solo fatto dell’iscrizione nell’albo e non subisce deroga né attenuazioni nel caso di impegni professionali ritenuti tanto assorbenti da precludere -in thesi- la stessa possibilità materiale di acquisire i “crediti formativi” richiesti giacché, diversamente...
L’omessa o tardiva fatturazione dei compensi percepiti - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 20 marzo 2018, n. 14L’omessa o tardiva fatturazione dei compensi percepiti - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 20 marzo 2018, n. 14
L’avvocato ha l’obbligo, sanzionato dall’art. 16 ncdf (già art. 15 cod. prev.), di emettere fattura tempestivamente e contestualmente alla riscossione dei compensi, restando irrilevante l’eventuale ritardo nell’adempimento in parola, non preso in considerazione né dal codice deontologico né dalla legge statale (DPR 633/72).
Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 20...
formazione continua Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 1° dicembre 2017, n. 204L’obbligo di formazione continua è posto a tutela della collettività
L’avvocato deve curare costantemente la preparazione professionale, conservando e accrescendo le conoscenze con particolare riferimento ai settori di specializzazione e a quelli di attività prevalente. In particolare, il dovere di competenza di cui all’art. 12 cdf (ora, 14 ncdf) -che costituisce il presupposto dell’obbligo di aggiornamento professionale previsto dall’art. 13 cdf (ora, 15 ncdf)- ha la finalità di garantire la...
Formazione e aggiornamento professionale - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 1° dicembre 2017, n. 204L’intensa attività lavorativa non scrimina l’inadempimento al dovere di formazione e aggiornamento professionale
L’obbligo di formazione continua sussiste per il solo fatto dell’iscrizione nell’albo e non subisce deroga né attenuazioni nel caso di impegni professionali ritenuti tanto assorbenti da precludere -in thesi- la stessa possibilità materiale di acquisire i “crediti formativi” richiesti giacché, diversamente ragionando, detto obbligo finirebbe per dover essere adempiuto con le...
Formazione continua - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 1° giugno 2017, n. 62L’obbligo di formazione continua è posto a tutela della collettività
L’avvocato deve curare costantemente la preparazione professionale, conservando e accrescendo le conoscenze con particolare riferimento ai settori di specializzazione e a quelli di attività prevalente. In particolare, il dovere di competenza di cui all’art. 12 cdf (ora, 14 ncdf) -che costituisce il presupposto dell’obbligo di aggiornamento professionale previsto dall’art. 13 cdf (ora, 15 ncdf)- ha la finalità di garantire la...
L’obbligo di formazione continua sussiste per il solo fatto dell’iscrizione nell’albo - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 12 novembre 2016, n. 331L’obbligo di formazione continua sussiste per il solo fatto dell’iscrizione nell’albo - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 12 novembre 2016, n. 331
L’obbligo di formazione continua sussiste per il solo fatto dell’iscrizione nell’albo a prescindere se rifletta, o meno, un esercizio in atti dell’attività e perciò anche se quest’ultima, oltre al caso in cui non è svolta, sia marginale, episodica, discontinua (Nel caso di specie, il professionista aveva conseguito zero crediti...
impugnazione sottoscrizione in originaleimpugnazione priva della sottoscrizione in originale
È inammissibile, perché priva della sottoscrizione in originale, l’impugnazione proposta al C.N.F. esclusivamente a mezzo fax e non seguita da ulteriore invio di originale nei termini per l’impugnazione stessa.Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 23 luglio 2015, n. 125...
Senza Pec, utenza telefonica, aggiornamento, e . ., l’avvocato viene cancellato dall’albo.Il nuovo Regolamento recante disposizioni per l'accertamento dell'esercizio della professione forense. Pubblicato sulla G.U. n.81 del 7-4-2016 e in vigore dal 22-4-2016
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
DECRETO 25 febbraio 2016, n. 47
Regolamento recante disposizioni per l'accertamento dell'esercizio della professione forense. (16G00056) (GU n.81 del 7-4-2016) Vigente al: 22-4-2016
IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA
Visti gli articoli 1, comma 3, e 21, comma 1, della legge 31 dicembre 2012, n. 247;...
formazione continua - Consiglio Nazionale Forense , sentenza del 14 marzo 2015, n. 53L’obbligo di formazione continua è posto a tutela della collettività - Consiglio Nazionale Forense , sentenza del 14 marzo 2015, n. 53
L’avvocato deve curare costantemente la preparazione professionale, conservando e accrescendo le conoscenze con particolare riferimento ai settori di specializzazione e a quelli di attività prevalente. In particolare, il dovere di competenza di cui all’art. 12 cdf (ora, 14 ncdf) -che costituisce il presupposto dell’obbligo di aggiornamento professionale...
obbligo di formazione - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 23 luglio 2015, n. 123L’obbligo di formazione (assistito da sanzione) è conforme a Costituzione
La previsione regolamentare in tema di obbligo di formazione (con relative sanzioni disciplinari, poste a tutela della sua effettività) non è in contrasto con l’art. 23 né con l’art. 33 della Costituzione non potendosi riconoscere nella stessa né una previsione patrimoniale imposta né una disposizione per la conservazione dell’iscrizione nell’albo professionale ma, esclusivamente, una condizione per l’accesso....
formazione in proprio - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 23 luglio 2015, n. 123obbligo deontologico formazione
La (generica) formazione in proprio non è sufficiente ad assolvere l’obbligo deontologico
L’obbligo di formazione non può ritenersi assolto mediante l’autoreferenziale richiamo ad una generica attività formativa svolta in proprio su materie di interesse.
Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 23 luglio 2015, n. 123
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L’attuale connotazione penalistica delle sanzioni disciplinari, tra “favor rei” e “tempus regit actum” - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 23 luglio 2015, n. 123L’attuale connotazione penalistica delle sanzioni disciplinari, tra “favor rei” e “tempus regit actum” - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 23 luglio 2015, n. 123
L’indubbia natura afflittiva della sanzione disciplinare induce a ritenere applicabile il principio generale del favor rei, per una primaria esigenza di parità sostanziale, costituzionalmente garantita, tra gli incolpati. Conseguentemente, l’art. 11 c. 2 L. 247/2012 (secondo cui l’inadempimento dell’obbligo formativo...
formazione e aggiornamento professionale - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 16 aprile 2014, n. 50Dovere di aggiornamento professionale e di formazione continua - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 16 aprile 2014, n. 50
L’avvocato deve curare costantemente la preparazione professionale, conservando e accrescendo le conoscenze con particolare riferimento ai settori di specializzazione e a quelli di attività prevalente (Nel caso di specie, il professionista veniva sottoposto a procedimento disciplinare per non aver maturato, nel corso dell’anno, alcun credito formativo. In...