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art. 41 - Rapporto con parte assistita da collega

Art. 41 - Rapporto con parte assistita da collega - codice deontologico forense

Art. 41 - Rapporto con parte assistita da collega

l. L'avvocato non deve mettersi in contatto diretto con la controparte che sappia assistita da altro collega.

2. L'avvocato in ogni stato del procedimento e in ogni grado del giudizio, può avere contatti con le altre parti solo in presenza del loro difensore o con il consenso di questi

3. L’avvocato può indirizzare corrispondenza direttamente alla controparte, inviandone sempre copia per conoscenza al collega che la assiste, esclusivamente per richiedere comportamenti determinati, intimare messe in mora, evitare prescrizioni o decadenze.

4. L'avvocato non deve ricevere la controparte assistita da un collega senza informare quest'ultimo e ottenerne il consenso.

5. La violazione dei doveri e divieti di cui al presente articolo comporta l'applicazione della sanzione disciplinare della censura.


PRECEDENTE FORMULAZIONE

art.27.Obbligo di corrispondere con il collega [legale di controparte].

L'avvocato non può mettersi in contatto diretto con la controparte che sia assistita da altro legale.

* I. - Soltanto in casi particolari, per richiedere determinati comportamenti o intimare messe in mora od evitare prescrizioni o decadenze, la corrispondenza può essere indirizzata direttamente alla controparte, sempre peraltro inviandone copia per conoscenza al legale avversario.

* II. - Costituisce illecito disciplinare il comportamento dell'avvocato che accetti di ricevere la controparte, sapendo che essa è assistita da un collega, senza informare quest'ultimo e ottenerne il consenso.

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con i colleghi – Rapporti con i magistrati – Espressioni sconvenienti ed offensive – Illecito deontologico - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 15 dicembre 2006, n. 152- - - - - - - - - - Pone in essere un comportamento deontologicamente...
Contatti diretti con la controparte – Intervenuta transazione tra le parti – Illecito deontologico - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 26 dicembre 2005, n. 152Contatti diretti con la controparte – Intervenuta transazione tra le parti – Illecito deontologico - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 26 dicembre 2005, n. 152
Norme deontologiche – Dovere di correttezza e probità – Dovere di colleganza – Contatti diretti con la controparte – Intervenuta transazione tra le parti – Illecito deontologico - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 26 dicembre 2005, n. 152 Pone in essere un comportamento...
Rapporti con i terzi – Contatti diretti con la controparte – Illecito deontologico - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 20 maggio 2004, n. 137Rapporti con i terzi – Contatti diretti con la controparte – Illecito deontologico - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 20 maggio 2004, n. 137
Avvocato – Norme deontologiche – Dovere di colleganza – Rapporti con i colleghi – Rapporti con i terzi – Contatti diretti con la controparte – Illecito deontologico - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 20 maggio 2004, n. 137 Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante...
Dovere di colleganza – Contatti diretti con la controparte – Illecito deontologico - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 23 aprile 2004, n. 84Dovere di colleganza – Contatti diretti con la controparte – Illecito deontologico - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 23 aprile 2004, n. 84
Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con i colleghi – Dovere di colleganza – Contatti diretti con la controparte – Illecito deontologico - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 23 aprile 2004, n. 84 Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante perché lesivo del dovere...
Omesso pagamento di prestazioni procuratorie affidate al collega – Illecito deontologico - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 23 maggio 2002, n. 65Omesso pagamento di prestazioni procuratorie affidate al collega – Illecito deontologico - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 23 maggio 2002, n. 65
Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con i colleghi – Rapporti con la controparte – Contatti diretti con la controparte – Espressioni sconvenienti ed offensive – Omesso pagamento di prestazioni procuratorie affidate al collega – Illecito deontologico - Consiglio Nazionale Forense, sentenza...
Rapporti con la controparte – Contatti diretti – Espressioni offensive e minacciose – Illecito deontologico - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 13 maggio 2002, n. 59Rapporti con la controparte – Contatti diretti – Espressioni offensive e minacciose – Illecito deontologico - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 13 maggio 2002, n. 59
Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la controparte – Contatti diretti – Espressioni offensive e minacciose – Illecito deontologico - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 13 maggio 2002, n. 59 Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che contatti...

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