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imposta sul reddito delle persone fisiche‭ (‬i.r.p.e.f.‭) (‬tributi posteriori alla riforma del‭ ‬1972‭) ‬-‭ ‬redditi di impresa‭ ‬-‭ ‬determinazione del reddito‭ ‬-‭ ‬detrazioni‭ ‬-‭ ‬accantonamenti‭ ‬-‭ ‬quiescenza e previdenza‭ ‬-‭ ‬Corte di Cassazione

Indennità suppletiva di clientela degli agenti di commercio‭ ‬-‭ ‬Accantonamenti‭ ‬-‭ ‬Deducibilità‭ ‬-‭ ‬Fondamento.‭ ‬Corte di Cassazione,‭ ‬Sez.‭ ‬5,‭ ‬Sentenza n.‭ ‬26534‭ ‬del‭ ‬17/12/2014‭


In tema di determinazione del reddito d'impresa,‭ ‬l'art.‭ ‬70‭ (‬ora art.‭ ‬105‭) ‬del d.P.R.‭ ‬22‭ ‬dicembre‭ ‬1986,‭ ‬n.‭ ‬917,‭ ‬il quale disciplina la deducibilità fiscale degli accantonamenti‭ ‬per le indennità di fine rapporto,‭ ‬trova applicazione anche all'indennità suppletiva di clientela spettante agli agenti,‭ ‬da ritenersi inclusa tra le‭ "‬indennità per la cessazione di rapporti di agenzia‭"‬,‭ ‬cui fa riferimento l'art.‭ ‬16‭ (‬ora‭ ‬17‭)‬,‭ ‬primo comma,‭ ‬lettera d‭) ‬del medesimo d.P.R.,‭ ‬richiamato dal terzo comma dell'art.‭ ‬70‭ ‬cit.,‭ ‬dovendosi ritenere che tale locuzione si riferisca a tutta la materia regolata dall'art.‭ ‬1751‭ ‬cod.‭ ‬Civ.,‭ ‬il quale,‭ ‬a seguito delle modifiche apportate dal d.lgs.‭ ‬10‭ ‬settembre‭ ‬1991,‭ ‬n.‭ ‬303,‭ ‬contiene,‭ ‬a decorrere dal‭ ‬1‭ ‬gennaio‭ ‬1993,‭ ‬l'intera disciplina dell'indennità di fine rapporto dell'agente di commercio,‭ ‬essendo venuta meno ogni distinzione fra‭ "‬indennità di scioglimento del contratto‭" (‬obbligatoria perché di origine codicistica‭) ‬ed‭ "‬indennità suppletiva di clientela‭" (‬derivante dalla contrattazione collettiva e fruibile solo a determinate condizioni‭)‬,‭ ‬e non potendosi escludere la deducibilità dei relativi accantonamenti in virtù del carattere aleatorio dell'indennità in parola.
Corte di Cassazione,‭ ‬Sez.‭ ‬5,‭ ‬Sentenza n.‭ ‬26534‭ ‬del‭ ‬17/12/2014‭