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professionisti‭ ‬-‭ ‬attività medico-chirurgica‭ ‬-‭ ‬Onere probatorio‭ ‬-‭ ‬Riparto‭ ‬Corte di Cassazione,‭ ‬Sez.‭ ‬3,‭ ‬Sentenza n.‭ ‬20547‭ ‬del‭ ‬30/09/2014

Mera limitazione,‭ ‬da parte del paziente danneggiato,‭ ‬alla prova del contratto e dell'insorgenza o aggravamento della patologia‭ ‬-‭ ‬Sufficienza‭ ‬-‭ ‬Incertezza in ordine al nesso causale fra inadempimento e danno‭ ‬-‭ ‬A carico del debitore‭ ‬-‭ ‬Sussistenza‭ ‬-‭ ‬Fattispecie.‭ ‬Corte di Cassazione,‭ ‬Sez.‭ ‬3,‭ ‬Sentenza n.‭ ‬20547‭ ‬del‭ ‬30/09/2014


Nel giudizio di risarcimento del danno conseguente ad attività medico chirurgica,‭ ‬l'attore danneggiato ha l'onere di provare l'esistenza del contratto‭ (‬o il contatto sociale‭) ‬e l'insorgenza‭ (‬o l'aggravamento‭) ‬della patologia e di allegare l'inadempimento qualificato del debitore,‭ ‬astrattamente idoneo a provocare il danno lamentato,‭ ‬restando,‭ ‬invece,‭ ‬a carico del medico e/o della struttura sanitaria la dimostrazione che tale inadempimento non si sia verificato,‭ ‬ovvero che esso non sia stato causa del danno.‭ ‬Ne consegue che qualora,‭ ‬all'esito del giudizio,‭ ‬permanga incertezza sull'esistenza del nesso causale fra condotta del medico e danno,‭ ‬questa ricade sul debitore.‭ (‬Nella specie,‭ ‬la S.C.‭ ‬ha cassato la sentenza di merito che,‭ ‬escludendo il nesso di causalità,‭ ‬aveva rigettato la domanda risarcitoria avanzata dai familiari di una paziente deceduta,‭ ‬in quanto la consulenza tecnica d'ufficio aveva assegnato un identico grado di possibilità alle due cause di morte tecnicamente ipotizzabili,‭ ‬una sola delle quali ascrivibile alla condotta del sanitario,‭ ‬con conseguente stallo in tema di accertamento del nesso causale‭)‬.
Corte di Cassazione,‭ ‬Sez.‭ ‬3,‭ ‬Sentenza n.‭ ‬20547‭ ‬del‭ ‬30/09/2014