Concorrenza (diritto civile) - sleale - atti di concorrenza - correttezza professionale (uso di mezzi non conformi alla) - Cass. n. 3865/2020

Storno di dipendenti - Intento pregiudizievole - Necessità - Caratteri - Indici sintomatici.

CONCORRENZA SLEALE
aTTI DI CONCORRENZA

CORRETTEZZA PROFESSIONALE 

Per la configurabilità di atti di concorrenza sleale contrari ai principi della correttezza professionale, commessi per mezzo dello storno di dipendenti e/o collaboratori, è necessario che l'attività distrattiva delle risorse di personale dell'imprenditore sia stata posta in essere dal concorrente con modalità tali da non potersi giustificare, in rapporto ai principi di correttezza professionale, se non supponendo nell'autore l'intento di recare pregiudizio all'organizzazione ed alla struttura produttiva del concorrente, disgregando in modo traumatico l'efficienza dell'organizzazione aziendale del competitore e procurandosi un vantaggio competitivo indebito; a tal fine assumono rilievo innanzitutto le modalità del passaggio dei dipendenti e collaboratori dall'una all'altra impresa, che non può che essere diretto, ancorché eventualmente dissimulato, per potersi configurare un'attività di storno, la quantità e la qualità del personale stornato, la sua posizione nell'ambito dell'organigramma dell'impresa concorrente, le difficoltà ricollegabili alla sua sostituzione e i metodi adottati per indurre i dipendenti e/o collaboratori a passare all'impresa concorrente.

Corte di Cassazione, Sez. 1, Ordinanza n. 3865 del 17/02/2020 (Rv. 657056 - 01)

Riferimenti normativi: Cod_Civ_art_2301, Cod_Civ_art_2598

corte

cassazione

3865

2020